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Calcio
Quadri: «Stiamo trovando coesione, la fascia di capitano non è un problema»
Il centrocampista biancorosso pronto a indossare i panni del leader
Barletta - mercoledì 6 agosto 2014
21.15
In mezzo al campo è già clima-campionato in casa Barletta Calcio: anche questo pomeriggio, nel test vinto per 6-2 contro la Rappresentativa Interregionale Aic, a mettersi in luce è stato Alberto Quadri, già leader biancorosso con i piedi e con la testa, come confermato nei 65 minuti disputati oggi. Classe 1983, esperienze tra A, B, C1, C2 e serie A bulgara con Inter, Spezia, Mantova, Padova, Montichiari, Pizzighettone, Avellino, Perugia, Taranto, Monza, Psfc Chernomorets Burgas, Campobasso e Catanzaro, il centrocampista nato a Brescia è uno dei tesserati più esperti in dote al sodalizio di via Vittorio Veneto, e in quel di Ruvo ha tracciato ai microfoni di Barlettaviva.it il bilancio dei lavori biancorossi:
Alberto Quadri, quarto test stagionale e buon successo per il Barletta. Che bilancio trai da questa amichevole?
«E' stato un buon allenamento, dobbiamo sfruttare queste partite per mettere benzina nelle gambe e creare quella coesione necessaria tra noi, essendoci tanti volti nuovi. In questo momento stiamo sostenendo un intenso lavoro fisico, ma l'importante è provare le giocate che il mister ci chiede di fare in allenamento. Ora è è fondamentale raggiungere quella compattezza di squadra che è l'arma principale da trovare quando ci sono tanti nuovi arrivi come in questo Barletta».
A centrocampo sin qui sei di fatto l'unico volto nuovo. Come procede l'affiatamento con i tuoi nuovi compagni?
«Bene, stiamo lavorando con tranquillità e in questo siamo aiutati dal fatto che siamo un buon gruppo che lavora volentieri insieme. Stiamo dando tutti il massimo per raggiungere il prima possibile la salvezza, quando arriverà il campionato saremo pronti a dare battaglia ovunque».
In campo sei sempre pronto a spronare i compagni e con Radi sei una sorta di allenatore aggiunto. Quanto conta il vostro apporto in questo gruppo?
«E' importante il ruolo di tutti, dal magazziniere al presidente. Ognuno deve avere un ruolo preciso in un gruppo e osservarlo, avendo rispetto dei propri compiti e mettendo il suo a disposizione della squadra. E' questo che fa funzionare la squadra».
Oggi hai anche colpito il palo su punizione: il tiro dalla distanza è una soluzione in dote ad Alberto Quadri?
«Diciamo che qualche gol su punizione l'ho fatto. Su calcio piazzato abbiamo tante soluzioni, sono bravi anche Venitucci, Floriano e Radi: l'importante è che la palla vada dentro.
Anche oggi siete stati seguiti da una buona porzione di tifosi: quanto sono importanti per voi e cosa vi attendete dalla presentazione di domani?
«Speriamo che sia una bella festa. I tifosi sicuramente ci saranno vicini se vedranno una squadra capace di lottare e dare quello che chiedono. Ci hanno già colpito con il sostegno datoci nel primo giorno di allenamento in sede: ora sta a noi dare il massimo, ma stiamo lavorando bene per questo».
Capitolo-capitano: il cerchio si stringe a te, Radi, Stendardo e Liverani. Saresti pronto a indossare la fascia?
«Sicuramente sì, ma non è una priorità o un problema. Decideranno il mister e il gruppo: ci sono tanti ragazzi bravi ed esperti, non è assolutamente un problema quello della fascia. Ovviamente se sarò il capitano del Barletta, sarò felice e onorato di esserlo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Alberto Quadri, quarto test stagionale e buon successo per il Barletta. Che bilancio trai da questa amichevole?
«E' stato un buon allenamento, dobbiamo sfruttare queste partite per mettere benzina nelle gambe e creare quella coesione necessaria tra noi, essendoci tanti volti nuovi. In questo momento stiamo sostenendo un intenso lavoro fisico, ma l'importante è provare le giocate che il mister ci chiede di fare in allenamento. Ora è è fondamentale raggiungere quella compattezza di squadra che è l'arma principale da trovare quando ci sono tanti nuovi arrivi come in questo Barletta».
A centrocampo sin qui sei di fatto l'unico volto nuovo. Come procede l'affiatamento con i tuoi nuovi compagni?
«Bene, stiamo lavorando con tranquillità e in questo siamo aiutati dal fatto che siamo un buon gruppo che lavora volentieri insieme. Stiamo dando tutti il massimo per raggiungere il prima possibile la salvezza, quando arriverà il campionato saremo pronti a dare battaglia ovunque».
In campo sei sempre pronto a spronare i compagni e con Radi sei una sorta di allenatore aggiunto. Quanto conta il vostro apporto in questo gruppo?
«E' importante il ruolo di tutti, dal magazziniere al presidente. Ognuno deve avere un ruolo preciso in un gruppo e osservarlo, avendo rispetto dei propri compiti e mettendo il suo a disposizione della squadra. E' questo che fa funzionare la squadra».
Oggi hai anche colpito il palo su punizione: il tiro dalla distanza è una soluzione in dote ad Alberto Quadri?
«Diciamo che qualche gol su punizione l'ho fatto. Su calcio piazzato abbiamo tante soluzioni, sono bravi anche Venitucci, Floriano e Radi: l'importante è che la palla vada dentro.
Anche oggi siete stati seguiti da una buona porzione di tifosi: quanto sono importanti per voi e cosa vi attendete dalla presentazione di domani?
«Speriamo che sia una bella festa. I tifosi sicuramente ci saranno vicini se vedranno una squadra capace di lottare e dare quello che chiedono. Ci hanno già colpito con il sostegno datoci nel primo giorno di allenamento in sede: ora sta a noi dare il massimo, ma stiamo lavorando bene per questo».
Capitolo-capitano: il cerchio si stringe a te, Radi, Stendardo e Liverani. Saresti pronto a indossare la fascia?
«Sicuramente sì, ma non è una priorità o un problema. Decideranno il mister e il gruppo: ci sono tanti ragazzi bravi ed esperti, non è assolutamente un problema quello della fascia. Ovviamente se sarò il capitano del Barletta, sarò felice e onorato di esserlo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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