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Calcio
Quadri: «Pronto per essere leader a Barletta, piazza di grande tradizione»
L'esperto centrocampista biancorosso allo "start" del ritiro di Cascia
Barletta - giovedì 17 luglio 2014
Nel Barletta che verrà sarà una delle chiocce grazie ai suoi 31 anni e alla sua esperienza calcistica maturata sui campi di mezza Italia, con una parentesi bulgara. Parliamo di Alberto Quadri: centrocampista centrale di piede destro classe 1983, passato tra A, B, C1, C2 e serie A bulgara con Inter, Spezia, Mantova, Padova, Montichiari, Pizzighettone, Avellino, Perugia, Taranto, Monza, Psfc Chernomorets Burgas, Campobasso e Catanzaro, il centrocampista nato a Brescia è stato ieri protagonista della conferenza stampa quadripartita (con Fall, Floriano e Mantovani) che ha aperto ufficialmente le danze della stagione biancorossa con il raduno al "Cosimo Puttilli".
Alberto, sei uno dei calciatori di maggiore esperienza in rosa. Ti senti pronto per indossare, se il mister lo deciderà, la fascia di capitano? L'anno scorso l'ha avuta per sei mesi Riccardo Allegretti, centrocampista come te.
«Non lo so, questo lo deciderà il mister. Sicuramente il ruolo del capitano è importante e deve essere riconosciuto dalla squadra: ho già indossato la fascia in altre piazze e non avrei alcun problema a farlo. Ho una certa esperienza e darei una mano anche ai ragazzi più giovani per farli crescere. Allegretti è stato ed è un calciatore importante: a Barletta ha lasciato il segno, e spero di poter entrare nei cuori biancorossi come ha fatto lui».
Come è stato il tuo approccio con la piazza?
«Sono felice di vestire la maglia del Barletta e di avere la possibilità di disputare un torneo avvincente, quale si prospetta essere il prossimo so di giungere in una piazza importante, con storia, tradizione e fame di calcio».
Come hai accettato l'offerta del Barletta?
«E' stato importante l'impatto con la dirigenza. Il presidente ed il direttore sportivo sin dal primo approccio mi hanno trasmesso l'entusiasmo con il quale si apprestano a vivere l'avventura alla guida del club».
Che ricordi hai dell'esperienza di Catanzaro e degli incroci con il Barletta?
«Ricordo il calore dei tifosi biancorossi-sottolinea Quadri-in Calabria ho vinto il torneo di Seconda Divisione ed ho vissuto la stagione successiva nella categoria superiore. Per me è stata un'esperienza molto intensa. Ho affrontato due volte il Barletta nella stagione 2012-2013: ricordo una squadra giovane ma con buone qualità, così come bella fu la festa con i tifosi. Al ritorno ero entrato nel secondo tempo con un'abbondante fasciatura perchè avevo tre punti in testa, frutto di una scarpata ricevuta in allenamento».
Chi conoscevi già dei tuoi attuali compagni?
«Li conosco più o meno tutti per averli affrontati, poi ho avuto molti ex compagni che hanno giocato a Barletta e mi hanno parlato tutti davvero molto bene di Barletta. Dico solo che sono qui per dare il massimo e regalare le migliori soddisfazioni ai nostri tifosi».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Alberto, sei uno dei calciatori di maggiore esperienza in rosa. Ti senti pronto per indossare, se il mister lo deciderà, la fascia di capitano? L'anno scorso l'ha avuta per sei mesi Riccardo Allegretti, centrocampista come te.
«Non lo so, questo lo deciderà il mister. Sicuramente il ruolo del capitano è importante e deve essere riconosciuto dalla squadra: ho già indossato la fascia in altre piazze e non avrei alcun problema a farlo. Ho una certa esperienza e darei una mano anche ai ragazzi più giovani per farli crescere. Allegretti è stato ed è un calciatore importante: a Barletta ha lasciato il segno, e spero di poter entrare nei cuori biancorossi come ha fatto lui».
Come è stato il tuo approccio con la piazza?
«Sono felice di vestire la maglia del Barletta e di avere la possibilità di disputare un torneo avvincente, quale si prospetta essere il prossimo so di giungere in una piazza importante, con storia, tradizione e fame di calcio».
Come hai accettato l'offerta del Barletta?
«E' stato importante l'impatto con la dirigenza. Il presidente ed il direttore sportivo sin dal primo approccio mi hanno trasmesso l'entusiasmo con il quale si apprestano a vivere l'avventura alla guida del club».
Che ricordi hai dell'esperienza di Catanzaro e degli incroci con il Barletta?
«Ricordo il calore dei tifosi biancorossi-sottolinea Quadri-in Calabria ho vinto il torneo di Seconda Divisione ed ho vissuto la stagione successiva nella categoria superiore. Per me è stata un'esperienza molto intensa. Ho affrontato due volte il Barletta nella stagione 2012-2013: ricordo una squadra giovane ma con buone qualità, così come bella fu la festa con i tifosi. Al ritorno ero entrato nel secondo tempo con un'abbondante fasciatura perchè avevo tre punti in testa, frutto di una scarpata ricevuta in allenamento».
Chi conoscevi già dei tuoi attuali compagni?
«Li conosco più o meno tutti per averli affrontati, poi ho avuto molti ex compagni che hanno giocato a Barletta e mi hanno parlato tutti davvero molto bene di Barletta. Dico solo che sono qui per dare il massimo e regalare le migliori soddisfazioni ai nostri tifosi».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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