
Calcio
Prima Divisione, girone B: vicina la fine per l'Ascoli
Due milioni di "buco", poche ore per salvare il club piceno
Barletta - lunedì 16 dicembre 2013
17.23
Prima vittima illustre della stagione 2013/2014 in Lega Pro, e che vittima. L'Ascoli Calcio è sul piede del fallimento per un debito totale di oltre 2 milioni di euro. questa mattina la visita presso la Procura di Ascoli dell'ex amministratore unico Costantino Nicoletti e dell'ex responsabile dell'area tecnica Raffaele Auriemma ha sancito la fine di 115 gloriosi anni di storia: una crisi nera senza tonalità di bianco, quella del club piceno, che ha avuto oggi l'amaro epilogo dopo tre istanze di fallimento e un'assemblea, quella dei soci in programma questa mattina, andata deserta. Una crisi finanziaria che porterà Nicoletti a depositare presso la cancelleria fallimentare del Tribunale di Ascoli ''gli ultimi tre bilanci approvati dalla società, con i relativi modelli unici''.
Domani mattina, quindi, potrebbe essere fissata la dead-line di una storia nata nel 1898. La famiglia del patron Benigni è alla ricerca del coup-de-thèatre, ma appare francamente difficile che il club trovi una via d'uscita da questa disperata situazione. 11 punti nell'attuale classifica del girone B di Prima Divisione Lega Pro, un passato glorioso da terrore delle "big" di serie A tra gli anni '70 e gli anni '80, trascorsi recenti in serie B: tutto cancellato dalla crisi. Ora la vecchia società sarà messa nelle mani di un curatore fallimentare mentre una nuova ne sorgerà sulle sue ceneri mantenendo- negli obiettivi societari- categoria e parco giocatori. La ricerca dal deus ex machina per il calcio ascolano è partita.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Domani mattina, quindi, potrebbe essere fissata la dead-line di una storia nata nel 1898. La famiglia del patron Benigni è alla ricerca del coup-de-thèatre, ma appare francamente difficile che il club trovi una via d'uscita da questa disperata situazione. 11 punti nell'attuale classifica del girone B di Prima Divisione Lega Pro, un passato glorioso da terrore delle "big" di serie A tra gli anni '70 e gli anni '80, trascorsi recenti in serie B: tutto cancellato dalla crisi. Ora la vecchia società sarà messa nelle mani di un curatore fallimentare mentre una nuova ne sorgerà sulle sue ceneri mantenendo- negli obiettivi societari- categoria e parco giocatori. La ricerca dal deus ex machina per il calcio ascolano è partita.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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