​Perpignano e i primi passi nel Barletta che verrà

Colloquio preliminare, manifestazioni di interesse, contatti, uscite in pubblico, fino all'invio della copia del contratto e alla presentazione in sede. In una settimana l'accordo tra Roberto Tatò e Giuseppe Perpignano per il passaggio di quote dell'intero pacchetto azionario del Barletta Calcio nelle mani dell'immobiliarista ligure si è trasformata da una semplice idea in una concreta realtà: da ieri, 21 maggio, il Barletta Calcio ha un nuovo presidente. Arriva dalla Liguria, ha 48 anni, viene dalla guida del RapalloBogliasco ed è alla prima esperienza nel calcio "pro" e avrà in Tatò il numero uno ad honorem del club. «Un ragazzo smart, decisamente più giovane di me» l'ha definito Tatò. L'era-Perpignano, che spazza così via di colpo ogni dubbio sull'avvenire biancorosso, è ai nastri di partenza: ecco i punti da cui riparte il club di via Vittorio Veneto.

Una base di soci in allargamento
La firma era stata ipotizzata per giovedì, ma i tempi dell'accordo sono stati anticipati di 24 ore, probabilmente anche per evitare inserimenti di imprenditori (baresi, secondo le nostre indiscrezioni) che avevano contattato Tatò per il club nelle ultime ore. Le parti hanno sigillato il loro matrimonio con la firma del preliminare di cessione delle quote. Entro la metà di giugno verrà formalmente completata l'operazione, in cui Perpignano ha rilevato l'intero pacchetto societario, pur provando a coinvolgere Tatò nel mantenere il 20% delle quote, ipotesi respinta dall'ormai ex patron che ha confermato la sua scelta di prendere un break dal mondo del calcio. Ora per il nuovo numero uno biancorosso sarà tempo di allargare la base economica con nuovi soci: qualcuno sarebbe già in rampa di lancio dalla Liguria, mentre attraverso un referente in zona da un paio di giorni sono stati avviati i contatti con alcuni esponenti dell'imprenditoria locale. «Per me essere qua è un sogno che si avvera, ma forse anche più di un sogno- ha spiegato Perpignano- Vengo da un campetto di bambini, poi sono salito in Seconda Categoria, Eccellenza e serie D. Ho provato il grande salto con il Bogliasco ma non sono riuscito, ed allora la voglia di fare calcio mi ha portato quira manteniamo la calma, teniamo la categoria e creiamo entusiasmo. Andiamo allo stadio per divertirci e vedere una squadra che gioca un bel calcio, da lì si comincia». Piedi per terra e tanta voglia di progettare, con una base di soci da allargare.

Contratti sotto valutazione
«Mi accollerò tutti i contratti in essere, compreso quello del direttore sportivo, poi valuterò i calciatori contrattualizzati e capirò chi potrà servirci o meno». Così Perpignano ha risposto alle domande dei cronisti che gli chiedevano della sua posizione circa i contratti in essere in seno al club oltre il 30 giugno 2014, 11 tenendo conto dei calciatori e dell'ex dg Gabriele Martino. Una risposta solida, che ha stemperato uno dei principali dubbi del dopo-Tatò. Ora sarà tempo di scelte e "scremature", per capire chi potrà essere utile ed economicamente sostenibile per il progetto di Lega Pro biancorossa 2014/2015, in quello che si prospetta un campionato da urlo. Lo staff tecnico è "under construction", con i nomi di Sesia e Rizzieri ancora in pole per i ruoli di allenatore e direttore sportivo, mentre è pressochè certa la presenza dell'avvocato barlettano Davide Cascella, presente anche in sede di trattativa, nei panni di direttore generale.

Tatò riferimento sul territorio, asse con Genova attivo
La presenza di Roberto Tatò anche nel Barletta che verrà sta a significare da un lato la riconoscenza del nuovo presidente verso colui che ha realizzato il passaggio di quote a costo zero, eccezion fatta per contratti in essere e obbligazioni, ma al tempo stesso è sintomo di una ricerca di link con il territorio. Tatò si occuperà fino alla formalizzazione della cessione del club delle ultime situazioni riguardanti crediti e debiti delle società. Ogni adempimento sarà fatto di comune accordo: in primis ci saranno i primi obblighi per l'iscrizione al campionato richiesti dalla Lega Pro, con uno sfondo rappresentato dai lavori previsti per il restyling del "Cosimo Puttilli": «Darò una mano affinchè il nuovo patron si possa inserire rapidamente all'interno del contesto cittadino e sportivo barlettano, in primis nel rifacimento dello stadio comunale che avrà il via a giugno» ha assicurato Tatò. Intanto gli incontri con il sindaco Cascella sono destinati a proseguire e la traiettoria con Genova, sponda Sampdoria, resta viva, anche in chiave-calciomercato.

Ok all'azionariato popolare, Perpignano impressionato dal "calore di Barletta"
«Ho già incontrato qualcuno e sono assolutamente favorevole al sostegno dei tifosi per andare avanti». Perpignano ha aperto così ufficialmente le porte all'azionariato popolare, iniziativa portata avanti dal Barletta Club "I Biancorossi" e che sin qui ha portato in dote 10mila euro e l'ipotesi di ingresso di un tifoso tesserato per il club nel Consiglio di Amministrazione del Barletta che verrà. Ora il club inizia a intravedere un nuovo orizzonte, questo è certo, e tante restano i miglioramenti da attuare e le tessere da aggiungere al mosaico: di certo si riparte da un rinnovato entusiasmo, da una nuova proprietà per una società in vendita «a condizioni da sogno, con debiti zero e messa sul piatto d'argento» (Perpignano dixit) e da una piazza e una tifoseria che attendono solo di poter ribollire di passione.
(Twitter: @GuerraLuca88)