
Calcio
Parla Martino: "Se qualcosa a gennaio non è andato per il verso giusto, sono io il responsabile"
Il ds biancorosso in conferenza questo pomeriggio al "Puttilli" ha parlato di mercato
Barletta - martedì 12 febbraio 2013
18.35
A 11 giorni dalla chiusura del calciomercato, il ds del Barletta Calcio, Gabriele Martino, ha parlato questo pomeriggio presso la Sala Stampa del "Cosimo Puttilli". Parole attese, da parte del protagonista del controverso calciomercato invernale, che non ha portato in dote al sodalizio biancorosso, reduce dai ko contro Nocerina e Avellino, non tutti i rinforzi necessari e sperati. Parole che arrivano a distanza di una settimana e mezzo dalla fine delle trattative, come spiegato dallo stesso Martino, affiancato in conferenza dal numero uno del sodalizio di via Veneto, Roberto Tatò: "Ho peccato di comunicazione con la stampa dopo la chiusura del calciomercato- ha esordito Martino- E' successo sia perchè eravamo alla vigilia del match di Nocera Inferiore, sia perchè era un momento frenetico. Sono a Barletta da 40 giorni circa, nei quali ho lavorato: penso che sia però un tempo insufficiente per esprimere giudizi nei miei confronti e per tirare le somme. Sono pochi se pensiamo al lavoro che c'era da fare e alle direttrici sulle quali intervenire. Ho cercato di analizzare in questo periodo i bisogni che il Barletta ha. Ora spero di poter iniziare a lavorare secondo i miei criteri e le mie idee".
Sulla crisi
"Io sono convinto che il Barletta uscirà dalla crisi e lo farà da solo, non senza aver bussato alle porte delle componenti importanti di questa vicenda: uscirà dalla crisi solo se queste porte verranno aperte, ma sarà difficile. Solo dopo si potrà iniziare a collaborare e costruire qualcosa di diverso e importante: sono stati 40 giorni durante i quali anche la squadra ha dato prove diverse. Si è espressa discretamente contro il Catanzaro, benissimo contro Perugia e Pisa, male a Nocera. Contro l'Avellino, è arrivata una prestazione di grosso livello, ma ci è mancata la concentrazione nel finale. Io resto convinto di riuscire a poter dare parecchio, ma se coaguliamo tutti il concetto dell'assieme. Siamo in una situazione difficile, e dobbiamo uscirne tutti insieme. Se abbiamo tutti l'obiettivo di avere il Barletta in questa categoria in questa stagione, dobbiamo stringerci".
Sulla qualità della rosa
"Non credo che la nostra squadra sia inferiore ad alcune che ci precedono: qualcuna l'ho vista dal vivo, e sicuramente quando ci esprimiamo al meglio delle nostre potenzialità ci esprimiamo meglio di queste squadre. Per quanto riguarda il mercato, non è vero che siamo stati fermi: basta guardare quanti movimenti ci sono stati in Lega Pro, e quanti di questi sono stati fatti dal Barletta. Abbiamo messo in rosa calciatori entusiasti, che tra le loro caratteristiche hanno anche la componente della serietà professionale, oltre alle qualità tecniche. Il nostro sarà un percorso che porterà al risultato definitivo, con sufficienti motivi per ritenere che potrà essere un finale che arride ai nostri colori".
Sulle vie per uscire dalla crisi
"Io sono fiducioso nella rosa. Ma se ci sono le componenti importanti, come la tifoseria, della quale capisco appieno le motivazioni, e dell'ambiente, che include anche la stampa. A me piacerebbe coltivare l'idea che dopo questi quattro mesi di difficoltà, se manterremo la categoria, potremo divertirci. Sabato il nostro pubblico è stato splendido, da elogiare: è venuto allo stadio in quella giornata con quel tempo, per aver saputo trascinare la squadra".
Cosa non va
"Contro l'Avellno i ragazzi hanno giocato per 70 minuti con grande coraggio: per 20 abbiamo avuto paura, e abbiamo perso. Così, da una vittoria che sembrava potesse essere raggiunta, dopo un tempo e mezzo in cui avevamo messo sotto la seconda forza della classifica, è cambiata completamente la condizione psicologica delle due squadre. Molte volte non è questione di tattica, ma di atteggiamento mentale".
Sugli errori di mercato
"Io non vado a guardare in casa degli altri, su cosa ha fatto il Sorrento o altre. Di quel poco che abbiamo fatto sono soddisfatto, potevamo e volevamo fare di più. Non è che non l'abbiamo fatto per incuria o superficialità, magari abbiamo sbagliato a concentrarci su un obiettivo e non su un altro. Abbiamo puntato elementi come Sinigaglia, gente di categoria e di sicuro rendimento: può darsi che sia stato io a muovermi in ritardo, può darsi che sono gli eventi di calciomercato a condizionarti".
Sulla questione-mercato interviene anche il presidente Tatò: "Siamo andati su tanti calciatori, non siamo stati certo fermi. Se però avessimo dovuto prendere una punta con le stesse qualità tecniche dei calciatori a nostra disposizione, allora non ne sarebbe valsa la pena. L'abbiamo cercato con 6-7 soluzioni: sono stati fatti tutti i passaggi necessari, e all'ultimo momento, è notorio, sono saltati per motivi temporali dei contratti importanti: è arrivata tardi la risposta positiva dei calciatori. Danti alle 18.50 per esempio ha dato l'ok, e non ci sono stati purtroppo i tempi necessari. Da parte nostra non c'è stata nè mancanza di volontà, nè scarsa lungimiranza. Non ci siamo fermati ancora, con Schulmeister stiamo facendo l'impossibile per capire di norme FIFA, e le questioni di transfer: non ci fermiamo di fronte a ostacoli. Il nocciolo della discordia è il rafforzamento? Per me è stato fatto. Pippa è una richiesta del calciatore, Prutsch e Camilleri sono arrivati allenati. Sono o non sono rafforzamenti? Noi riteniamo assolutamente di sì: ora sarà il campo a farci capire se la nostra scelta è stata indovinata o meno. Ovviamente da parte mia c'è rabbia per delle trattative non realizzate, ma ci sono state tante componenti. I nostri rafforzamenti sono stati cinque da novembre e di questo non credo nessuno possa dirmi cose diverse".
Su Schulmeister
"Verificheremo nei prossimi giorni entrambe le componenti: la nostra voglia di tesserarlo e la sua volontà di sposare l'idea Barletta. Ha giocato nel campionato di B olandese fino al 17 dicembre, quindi è in uno stato di forma migliore di altri e viene da un torneo che non è certo di basso livello. Inoltre ha la voglia di lottare che ben si confà al momento del Barletta: ha voglia di fare bene e misurarsi con la realtà di Barletta. E' venuto prima degli altri nella lista degli svincolati. Sarà valutato entro giovedì o venerdì".
Su Novelli
"Il mister deve avere tutta la preoccupazione del rettangolo di gioco e deve pensare a mettere bene in campo i calciatori che ha. Il processo di rafforzamento della squadra l'abbiamo fatto io e il direttore- precisa Tatò- lui deve solo pensare a mettere bene in campo la squadra". Martino aggiunge di essere convinto che "mister Novelli possa tirare fuori qualcosa di più dalla rosa, personalmente ritengo che in queste categorie non ce ne siano tanti più bravi. Credo che lui potrà restare il fattore di forza fino alla fine del campionato".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Sulla crisi
"Io sono convinto che il Barletta uscirà dalla crisi e lo farà da solo, non senza aver bussato alle porte delle componenti importanti di questa vicenda: uscirà dalla crisi solo se queste porte verranno aperte, ma sarà difficile. Solo dopo si potrà iniziare a collaborare e costruire qualcosa di diverso e importante: sono stati 40 giorni durante i quali anche la squadra ha dato prove diverse. Si è espressa discretamente contro il Catanzaro, benissimo contro Perugia e Pisa, male a Nocera. Contro l'Avellino, è arrivata una prestazione di grosso livello, ma ci è mancata la concentrazione nel finale. Io resto convinto di riuscire a poter dare parecchio, ma se coaguliamo tutti il concetto dell'assieme. Siamo in una situazione difficile, e dobbiamo uscirne tutti insieme. Se abbiamo tutti l'obiettivo di avere il Barletta in questa categoria in questa stagione, dobbiamo stringerci".
Sulla qualità della rosa
"Non credo che la nostra squadra sia inferiore ad alcune che ci precedono: qualcuna l'ho vista dal vivo, e sicuramente quando ci esprimiamo al meglio delle nostre potenzialità ci esprimiamo meglio di queste squadre. Per quanto riguarda il mercato, non è vero che siamo stati fermi: basta guardare quanti movimenti ci sono stati in Lega Pro, e quanti di questi sono stati fatti dal Barletta. Abbiamo messo in rosa calciatori entusiasti, che tra le loro caratteristiche hanno anche la componente della serietà professionale, oltre alle qualità tecniche. Il nostro sarà un percorso che porterà al risultato definitivo, con sufficienti motivi per ritenere che potrà essere un finale che arride ai nostri colori".
Sulle vie per uscire dalla crisi
"Io sono fiducioso nella rosa. Ma se ci sono le componenti importanti, come la tifoseria, della quale capisco appieno le motivazioni, e dell'ambiente, che include anche la stampa. A me piacerebbe coltivare l'idea che dopo questi quattro mesi di difficoltà, se manterremo la categoria, potremo divertirci. Sabato il nostro pubblico è stato splendido, da elogiare: è venuto allo stadio in quella giornata con quel tempo, per aver saputo trascinare la squadra".
Cosa non va
"Contro l'Avellno i ragazzi hanno giocato per 70 minuti con grande coraggio: per 20 abbiamo avuto paura, e abbiamo perso. Così, da una vittoria che sembrava potesse essere raggiunta, dopo un tempo e mezzo in cui avevamo messo sotto la seconda forza della classifica, è cambiata completamente la condizione psicologica delle due squadre. Molte volte non è questione di tattica, ma di atteggiamento mentale".
Sugli errori di mercato
"Io non vado a guardare in casa degli altri, su cosa ha fatto il Sorrento o altre. Di quel poco che abbiamo fatto sono soddisfatto, potevamo e volevamo fare di più. Non è che non l'abbiamo fatto per incuria o superficialità, magari abbiamo sbagliato a concentrarci su un obiettivo e non su un altro. Abbiamo puntato elementi come Sinigaglia, gente di categoria e di sicuro rendimento: può darsi che sia stato io a muovermi in ritardo, può darsi che sono gli eventi di calciomercato a condizionarti".
Sulla questione-mercato interviene anche il presidente Tatò: "Siamo andati su tanti calciatori, non siamo stati certo fermi. Se però avessimo dovuto prendere una punta con le stesse qualità tecniche dei calciatori a nostra disposizione, allora non ne sarebbe valsa la pena. L'abbiamo cercato con 6-7 soluzioni: sono stati fatti tutti i passaggi necessari, e all'ultimo momento, è notorio, sono saltati per motivi temporali dei contratti importanti: è arrivata tardi la risposta positiva dei calciatori. Danti alle 18.50 per esempio ha dato l'ok, e non ci sono stati purtroppo i tempi necessari. Da parte nostra non c'è stata nè mancanza di volontà, nè scarsa lungimiranza. Non ci siamo fermati ancora, con Schulmeister stiamo facendo l'impossibile per capire di norme FIFA, e le questioni di transfer: non ci fermiamo di fronte a ostacoli. Il nocciolo della discordia è il rafforzamento? Per me è stato fatto. Pippa è una richiesta del calciatore, Prutsch e Camilleri sono arrivati allenati. Sono o non sono rafforzamenti? Noi riteniamo assolutamente di sì: ora sarà il campo a farci capire se la nostra scelta è stata indovinata o meno. Ovviamente da parte mia c'è rabbia per delle trattative non realizzate, ma ci sono state tante componenti. I nostri rafforzamenti sono stati cinque da novembre e di questo non credo nessuno possa dirmi cose diverse".
Su Schulmeister
"Verificheremo nei prossimi giorni entrambe le componenti: la nostra voglia di tesserarlo e la sua volontà di sposare l'idea Barletta. Ha giocato nel campionato di B olandese fino al 17 dicembre, quindi è in uno stato di forma migliore di altri e viene da un torneo che non è certo di basso livello. Inoltre ha la voglia di lottare che ben si confà al momento del Barletta: ha voglia di fare bene e misurarsi con la realtà di Barletta. E' venuto prima degli altri nella lista degli svincolati. Sarà valutato entro giovedì o venerdì".
Su Novelli
"Il mister deve avere tutta la preoccupazione del rettangolo di gioco e deve pensare a mettere bene in campo i calciatori che ha. Il processo di rafforzamento della squadra l'abbiamo fatto io e il direttore- precisa Tatò- lui deve solo pensare a mettere bene in campo la squadra". Martino aggiunge di essere convinto che "mister Novelli possa tirare fuori qualcosa di più dalla rosa, personalmente ritengo che in queste categorie non ce ne siano tanti più bravi. Credo che lui potrà restare il fattore di forza fino alla fine del campionato".
(Twitter: @GuerraLuca88)
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