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Calcio
Mantovani: «Cerchiamo di lavorare bene, senza farci influenzare da fattori esterni»
Il centrocampista del Barletta Calcio ieri sera ospite di Goal su Goal
Barletta - mercoledì 22 gennaio 2014
0.11
Arrivato in estate come vice-Dezi, lentamente si è confermato più propenso alla fase difensiva che all'incursione in area avversaria, nonostante l'esordio in gare ufficiali con gol in Coppa Italia Lega Pro al "Tursi" di Martina Franca. Jacopo Mantovani, centrocampista classe 1991 in forza al Barletta Calcio, protagonista di 14 presenze e un rendimento sufficiente sin qui in biancorosso, è stato ieri sera ospite della trasmissione televisiva Goal su Goal per rispondere ad alcuni temi "caldi" oggi in via Vittorio Veneto.
Una piazza che non è logicamente soddisfatta dei risultati sul campo, quella di Barletta, nella quale Mantovani sembra essersi comunque ben ambientato: «L'ambiente sin qui è stato abbastanza tranquillo, abbiamo dei grandi tifosi e speriamo di potergli regalare presto le soddisfazioni che meritano, in queste ultime partite abbiamo innestato la marcia giusta». Sulla posizione in campo: «Ho sempre fatto la mezz'ala, ma mi sto abituando bene anche a giocare a due in coppia con Legras. Mi sto trovando abbastanza bene in questa posizione, mi diverto perchè sono nel vivo del gioco: diciamo che sto bene in entrambi i ruoli. Con mister Orlandi ho un ottimo rapporto, sia sul piano umano che su quello professionale».
Biancorossi oggi terzultimi nel girone B di Prima Divisione, dove ormai la squadra è priva di obiettivi di classifica: «Sappiamo che tipo di campionato è, stiamo vedendo come stia salendo il Lecce, che è una formazione di categoria superiore. Con le loro qualità in questo torneo non possono che far bene. Al tempo stesso è un torneo falsato, nel quale a volte possono mancare le motivazioni: nel girone B ci sono tante grandi squadre, contro le quali ti vuoi mettere in mostra e contro cui ti viene in mente la storia». Un Barletta che a Prato ha rimediato il sesto pari a reti bianche dell'anno dopo la vittoria, la prima al "Puttilli", contro l'Ascoli: «Contro i marchigiani vlevamo vincere a tutti i costi oggi e ce l'abbiamo fatta. C'è una crescita a livello collettivo- spiega Mantovani anche a Prato abbiamo ben figurato davanti a un avversario che esprime un buon gioco e ha in rosa tanti giocatori importanti per la categoria».
Un Barletta diviso tra le incertezze societarie, i silenzi di patron Tatò e il prossimo addio di capitan Allegretti, frutto dei dissidi tra il calciatore e il dg Martino. Mantovani glissa sugli effetti di fattori esterni sul gruppo: «Nello spogliatoio cerchiamo di tenerci fuori da queste cose. Noi sappiamo che dobbiamo fare il nostro sul campo e non farci influenzare dai fattori esterni».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Una piazza che non è logicamente soddisfatta dei risultati sul campo, quella di Barletta, nella quale Mantovani sembra essersi comunque ben ambientato: «L'ambiente sin qui è stato abbastanza tranquillo, abbiamo dei grandi tifosi e speriamo di potergli regalare presto le soddisfazioni che meritano, in queste ultime partite abbiamo innestato la marcia giusta». Sulla posizione in campo: «Ho sempre fatto la mezz'ala, ma mi sto abituando bene anche a giocare a due in coppia con Legras. Mi sto trovando abbastanza bene in questa posizione, mi diverto perchè sono nel vivo del gioco: diciamo che sto bene in entrambi i ruoli. Con mister Orlandi ho un ottimo rapporto, sia sul piano umano che su quello professionale».
Biancorossi oggi terzultimi nel girone B di Prima Divisione, dove ormai la squadra è priva di obiettivi di classifica: «Sappiamo che tipo di campionato è, stiamo vedendo come stia salendo il Lecce, che è una formazione di categoria superiore. Con le loro qualità in questo torneo non possono che far bene. Al tempo stesso è un torneo falsato, nel quale a volte possono mancare le motivazioni: nel girone B ci sono tante grandi squadre, contro le quali ti vuoi mettere in mostra e contro cui ti viene in mente la storia». Un Barletta che a Prato ha rimediato il sesto pari a reti bianche dell'anno dopo la vittoria, la prima al "Puttilli", contro l'Ascoli: «Contro i marchigiani vlevamo vincere a tutti i costi oggi e ce l'abbiamo fatta. C'è una crescita a livello collettivo- spiega Mantovani anche a Prato abbiamo ben figurato davanti a un avversario che esprime un buon gioco e ha in rosa tanti giocatori importanti per la categoria».
Un Barletta diviso tra le incertezze societarie, i silenzi di patron Tatò e il prossimo addio di capitan Allegretti, frutto dei dissidi tra il calciatore e il dg Martino. Mantovani glissa sugli effetti di fattori esterni sul gruppo: «Nello spogliatoio cerchiamo di tenerci fuori da queste cose. Noi sappiamo che dobbiamo fare il nostro sul campo e non farci influenzare dai fattori esterni».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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