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Calcio
Mantovani: «Barletta più libero mentalmente, che emozione la rete al Lecce »
Tempo di bilanci per il centrocampista a segno nel derby perso per 1-2
Barletta - lunedì 10 febbraio 2014
8.30
Arrivato a Barletta in estate come vice-Dezi, cresciuto in autunno dopo un avvio stentato, nonostante l'esordio in gare ufficiali con gol in Coppa Italia Lega Pro al "Tursi" di Martina Franca. Jacopo Mantovani, centrocampista classe 1991 in forza al Barletta Calcio, protagonista di 17 presenze e un buon rendimento sin qui in biancorosso aveva aperto ieri le danze del derby del "Puttilli" contro il Lecce superando Perucchini con un bel destro a giro a conclusione di uno slalom al limite dell'area, esplodendo di gioia sotto la curva barlettana. Una prodezza balistica valsa poco in termini di punteggio, che ha però sancito la maturazione dell'ex centrocampista del Renato, il quale si è soffermato sul presente in sala stampa.
Fari puntati sul minuto 34 della sfida ai salentini che per "Manto", come lo chiamano i compagni, è coinciso con il primo centro della sua carriera in Prima Divisione. «Sono davvero contento per il primo gol in campionato con la maglia del Barletta, è stata davvero una bella emozione, ma mi resta l'amaro in bocca per il risultato. Contro una squadra molto forte e quadrata abbiamo fatto bene, bisogna ripartire dal primo tempo disputato contro il Lecce per avviarci verso un bel finale di stagione. Speriamo di toglierci tante soddisfazioni e ripartire da questo modo di stare in campo e aggredire l'avversario». Il centrocampista emiliano appare più a suo agio con il 4-3-3: "Io ho sempre giocato con questo modulo e mi trovo molto bene in questi schemi, mi diverto perché sono nel vivo della manovra: oggi forse la squadra stava meglio ed è risaltata di più la prestazione».
Nel primo tempo Lecce contratto e Barletta molto spigliato dalla mediana in su: «Siamo stati molto aggressivi, e anche i nuovi arrivati come Innocenti e Ganz ci hanno dato una mano in questo, al di là dei singoli avevamo preparato bene la gara. Sapevamo che l'ambiente ci teneva, perchè certe partite sono belle da giocare e vanno giocate con coraggio e sfrontatezza". Un Barletta che da qualche tempo a questa parte gioca con maggiore scioltezza, altro lato della medaglia di un torneo senza grossi stimoli di classifica:«Non avevamo niente da perdere e quindi anche le minori responsabilità e la spigliatezza sono venute da sé- ha spiegato Mantovani, in cresciuta negli ultimi tempi- La fiducia da parte dei compagni e del mister l'ho sempre avuta, da solo non posso fare molto. Le mie prestazioni sono migliorate, è vero, ma posso fare ancora meglio. Come squadra abbiamo trovato fiducia e siamo venuti fuori da un momento in cui tutto andava male: inizialmente c'era forse troppa apprensione per un campionato in cui non c'è il rischio di retrocedere. E' vero che è un torneo con una formula particolare, nel quale a volte possono mancare le motivazioni: nel girone B ci sono tante grandi squadre, contro le quali ti vuoi mettere in mostra e contro cui ti viene in mente la loro storia»».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fari puntati sul minuto 34 della sfida ai salentini che per "Manto", come lo chiamano i compagni, è coinciso con il primo centro della sua carriera in Prima Divisione. «Sono davvero contento per il primo gol in campionato con la maglia del Barletta, è stata davvero una bella emozione, ma mi resta l'amaro in bocca per il risultato. Contro una squadra molto forte e quadrata abbiamo fatto bene, bisogna ripartire dal primo tempo disputato contro il Lecce per avviarci verso un bel finale di stagione. Speriamo di toglierci tante soddisfazioni e ripartire da questo modo di stare in campo e aggredire l'avversario». Il centrocampista emiliano appare più a suo agio con il 4-3-3: "Io ho sempre giocato con questo modulo e mi trovo molto bene in questi schemi, mi diverto perché sono nel vivo della manovra: oggi forse la squadra stava meglio ed è risaltata di più la prestazione».
Nel primo tempo Lecce contratto e Barletta molto spigliato dalla mediana in su: «Siamo stati molto aggressivi, e anche i nuovi arrivati come Innocenti e Ganz ci hanno dato una mano in questo, al di là dei singoli avevamo preparato bene la gara. Sapevamo che l'ambiente ci teneva, perchè certe partite sono belle da giocare e vanno giocate con coraggio e sfrontatezza". Un Barletta che da qualche tempo a questa parte gioca con maggiore scioltezza, altro lato della medaglia di un torneo senza grossi stimoli di classifica:«Non avevamo niente da perdere e quindi anche le minori responsabilità e la spigliatezza sono venute da sé- ha spiegato Mantovani, in cresciuta negli ultimi tempi- La fiducia da parte dei compagni e del mister l'ho sempre avuta, da solo non posso fare molto. Le mie prestazioni sono migliorate, è vero, ma posso fare ancora meglio. Come squadra abbiamo trovato fiducia e siamo venuti fuori da un momento in cui tutto andava male: inizialmente c'era forse troppa apprensione per un campionato in cui non c'è il rischio di retrocedere. E' vero che è un torneo con una formula particolare, nel quale a volte possono mancare le motivazioni: nel girone B ci sono tante grandi squadre, contro le quali ti vuoi mettere in mostra e contro cui ti viene in mente la loro storia»».
(Twitter: @GuerraLuca88)

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