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Calcio
Lecce-Barletta, la storia di 350 innamorati
Grande tifo sugli spalti del "Via del mare"
Barletta - lunedì 8 settembre 2014
8.58
Prendi un abitudinario sabato pomeriggio settembrino, prendi una giornata non proprio soleggiata, con il tempo che fa le bizze, prendi un derby di inizio campionato a due ore di macchina da Barletta. Aggiungici l'entusiasmo ritrovato di una piazza che per due anni ha soltanto sofferto inseguendo le vittorie (che non sono mai arrivate) di una squadra senza né capo né coda, e il risultato è presto detto. Lecce-Barletta non è stato solo e soltanto il derby dei protagonisti in campo, non è stato solo quello della rete (viziata da un probabile fuorigioco passivo di un compagno) di Della Rocca, non è stato solamente il derby delle grandi parate di Caglioni e Liverani. La festa, il derby "vero" si è giocato sugli spalti, tra due tifoserie dalla storia così distante ma pur sempre molto calorose. Al "Via del Mare" ci si attendeva un buon seguito di tifosi biancorossi, ma nessuno poteva pronosticare la presenza di circa 350 persone provenienti dalla Città della Disfida. Questa è la storia di 350 innamorati, che alle 15 sono partiti da Barletta alla volta di Lecce, per vivere da vicino le emozioni del primo derby stagionale, della prima trasferta in biancorosso.
L'ingresso dei tifosi biancorossi sugli spalti dello stadio salentino è stato davvero da brividi. Un gruppo compatto ma eterogeneo, capace di incitare la squadra dal 1' al 90', al di là del risultato e dei facili entusiasmi di qualche minoranza già prontamente spenti. Da Barletta sono partiti 4 pullman e diverse macchine, grande dimostrazione di amore nei confronti di una maglia che è stata poco "sudata": il lungo "plotone biancorosso" ha raggiunto il "Via del mare" e ha supportato a dovere una squadra che in campo ci ha messo l'anima per avere la meglio su un avversario descritto come una corazzata e dalle immense potenzialità tecniche e tattiche. Nonostante la sconfitta, i 350 tifosi biancorossi sono tornati a Barletta con un ricordo importante, il ricordo dell'ennesima impresa al fianco di una squadra che sta dimostrando in campo di meritare questo affetto, a rappresentare l'ennesimo atto di stima nei confronti del presidente Perpignano e del suo staff, che hanno costruito un gruppo ed un progetto a partire dalle delusioni (e, perché no, proprio dalle ceneri) delle scorse stagioni. La storia d'amore riprende, a breve verranno scritti altri capitoli, senza fasciarsi la testa per un risultato negativo, né tanto meno esaltandosi per una vittoria. Il Barletta c'è, i suoi tifosi anche, non se ne erano mai andati, e questo è un segnale importante in vista di una stagione che si preannuncia lunga e molto difficile.
L'ingresso dei tifosi biancorossi sugli spalti dello stadio salentino è stato davvero da brividi. Un gruppo compatto ma eterogeneo, capace di incitare la squadra dal 1' al 90', al di là del risultato e dei facili entusiasmi di qualche minoranza già prontamente spenti. Da Barletta sono partiti 4 pullman e diverse macchine, grande dimostrazione di amore nei confronti di una maglia che è stata poco "sudata": il lungo "plotone biancorosso" ha raggiunto il "Via del mare" e ha supportato a dovere una squadra che in campo ci ha messo l'anima per avere la meglio su un avversario descritto come una corazzata e dalle immense potenzialità tecniche e tattiche. Nonostante la sconfitta, i 350 tifosi biancorossi sono tornati a Barletta con un ricordo importante, il ricordo dell'ennesima impresa al fianco di una squadra che sta dimostrando in campo di meritare questo affetto, a rappresentare l'ennesimo atto di stima nei confronti del presidente Perpignano e del suo staff, che hanno costruito un gruppo ed un progetto a partire dalle delusioni (e, perché no, proprio dalle ceneri) delle scorse stagioni. La storia d'amore riprende, a breve verranno scritti altri capitoli, senza fasciarsi la testa per un risultato negativo, né tanto meno esaltandosi per una vittoria. Il Barletta c'è, i suoi tifosi anche, non se ne erano mai andati, e questo è un segnale importante in vista di una stagione che si preannuncia lunga e molto difficile.
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