
Calcio
La Mantia: «A Barletta sto bene, a Perugia a testa alta»
Il centravanti biancorosso uomo in più nel 2014 ieri ospite di "Goal su Goal"
Barletta - mercoledì 5 marzo 2014
12.48
Atteso in estate dopo la sua riconferma, rimpianto (soprattutto da mister Nevio Orlandi) in autunno dopo l'infortunio, esaltato in inverno come ritrovato valore per la squadra. Parliamo di Andrea La Mantia: domenica scorsa contro la Paganese il centravanti classe 1991 in forza al Barletta Calcio ha messo a segno la seconda rete in campionato, entrambe decisive e messe a segno nel finale come già avvenuto contro il Frosinone. Due centri, sei punti: una media esaltante nello stantìo Barletta edizione 2013/2014, aggrappato a un presente ricco di speranze e proiettato verso un futuro che attende certezze dentro e fuori dal rettangolo verde.
Ieri sera La Mantia è stato ospite dei salotti di "Goal su Goal" su Amica 9 Tv per analizzare la vittoria sugli azzurrostellati campani, che ha portato i biancorossi a quota 21: «Alla fine contava vincere, l'importante è che il mio gol sia servito alla vittoria della squadra. Abbiamo fatto un primo tempo ad alti ritmi, andando in doppio vantaggio, poi forse ci siamo cullati delle reti di Mantovani e Innocenti. Per fortuna non abbiamo mollato e alla fine abbiamo portato a casa tre punti. La squadra è viva, questo è il segnale più importante". "Fisicamente non sono ancora al top, è normale, ma fino a che arrivano i gol e riesco a stare in campo senza soffrire, vuol dire che posso stare in campo». In avanti migliora l'intesa con Ganz: «C'è feeling in campo, sa giocare a calcio, fa i movimenti giusti e ci completiamo».
Nessuna distrazione dettata dal momento societario, assicura La Mantia: «Noi calciatori quando scendiamo in campo non pensiamo mai a questi fattori: la società è presente, con il direttore Martino in primis. La situazione attuale non ci pesa e non può essere un alibi: noi dobbiamo solo giocare le nostre partite fino alla fine, sperando magari che il presidente ci ripensi a fine stagione». Per il futuro Barletta resta ipotesi molto gradita per l'attaccante cresciuto nel Frosinone: «La prospettiva di salire di categoria è quella di tutti i giocatori. Io ho un altro anno di contratto con il club, ho accettato volentieri di tornarci in estate, mi hanno sempre dato fiducia qui e questo è davvero fondamentale per un calciatore. Resterei volentieri a Barletta».
Otto turni al termine dell'anno (sette eccezion fatta per la partita con la Nocerina, che i biancorossi vinceranno per 3-0 a tavolino), 21 punti in classifica e alcuna velleità di playoff, ma per La Mantia le motivazioni per chiudere bene ci sono tutte: «Bisogna trovarle, per obiettivi personali e di squadra. Certo, quando non ci sono obiettivi precisi non è facile, ma noi cerchiamo di dare il massimo partita dopo partita, anche per conquistare la riconferma a Barletta per la prossima stagione. Non contiamo mica le giornate che mancano alla fine del torneo». Domenica prossima il Barletta va a Perugia: «Loro non sono in un momento facile, andremo là a testa alta e cercando di giocarci la partita: so che nell'ultimo mese hanno raccolto solo 2 punti in 4 partite, i fattori di un calo possono essere tanti e da fuori si possono solo ipotizzare. Forse si sono sentiti appagati dopo la vittoria di Lecce. Saremo noi a dover cercare di non chiuderci e ripartire. Al momento la classifica rispecchia i valori di partenza in vetta, il Frosinone è primo e ha un'ottima rosa».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ieri sera La Mantia è stato ospite dei salotti di "Goal su Goal" su Amica 9 Tv per analizzare la vittoria sugli azzurrostellati campani, che ha portato i biancorossi a quota 21: «Alla fine contava vincere, l'importante è che il mio gol sia servito alla vittoria della squadra. Abbiamo fatto un primo tempo ad alti ritmi, andando in doppio vantaggio, poi forse ci siamo cullati delle reti di Mantovani e Innocenti. Per fortuna non abbiamo mollato e alla fine abbiamo portato a casa tre punti. La squadra è viva, questo è il segnale più importante". "Fisicamente non sono ancora al top, è normale, ma fino a che arrivano i gol e riesco a stare in campo senza soffrire, vuol dire che posso stare in campo». In avanti migliora l'intesa con Ganz: «C'è feeling in campo, sa giocare a calcio, fa i movimenti giusti e ci completiamo».
Nessuna distrazione dettata dal momento societario, assicura La Mantia: «Noi calciatori quando scendiamo in campo non pensiamo mai a questi fattori: la società è presente, con il direttore Martino in primis. La situazione attuale non ci pesa e non può essere un alibi: noi dobbiamo solo giocare le nostre partite fino alla fine, sperando magari che il presidente ci ripensi a fine stagione». Per il futuro Barletta resta ipotesi molto gradita per l'attaccante cresciuto nel Frosinone: «La prospettiva di salire di categoria è quella di tutti i giocatori. Io ho un altro anno di contratto con il club, ho accettato volentieri di tornarci in estate, mi hanno sempre dato fiducia qui e questo è davvero fondamentale per un calciatore. Resterei volentieri a Barletta».
Otto turni al termine dell'anno (sette eccezion fatta per la partita con la Nocerina, che i biancorossi vinceranno per 3-0 a tavolino), 21 punti in classifica e alcuna velleità di playoff, ma per La Mantia le motivazioni per chiudere bene ci sono tutte: «Bisogna trovarle, per obiettivi personali e di squadra. Certo, quando non ci sono obiettivi precisi non è facile, ma noi cerchiamo di dare il massimo partita dopo partita, anche per conquistare la riconferma a Barletta per la prossima stagione. Non contiamo mica le giornate che mancano alla fine del torneo». Domenica prossima il Barletta va a Perugia: «Loro non sono in un momento facile, andremo là a testa alta e cercando di giocarci la partita: so che nell'ultimo mese hanno raccolto solo 2 punti in 4 partite, i fattori di un calo possono essere tanti e da fuori si possono solo ipotizzare. Forse si sono sentiti appagati dopo la vittoria di Lecce. Saremo noi a dover cercare di non chiuderci e ripartire. Al momento la classifica rispecchia i valori di partenza in vetta, il Frosinone è primo e ha un'ottima rosa».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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