Savino Daleno
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Calcio

"L'angolo del capitano, puntata numero 26: Savino Daleno commenta Benevento-Barletta

La vecchia bandiera biancorossa analizza il pareggio a reti bianche dell'ultimo turno

E' composto da volti "storici" del Barletta Calcio il gruppo di editorialisti sportivi di Barlettalife.it. Oltre all'ex presidente Francesco Sfrecola, al quale è affidato il commento sul pre-partita di ogni match del sodalizio di via Vittorio Veneto, oggi, come si verifica da settimane e per tutti i post partita fino al termine del campionato, tocca ad un ex-capitano storico della formazione biancorossa, Savino Daleno. Molto legato all'ambiente biancorosso, Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso; quest'estate si era anche allenato con il club, prima di firmare con il Terlizzi, formazione di Eccellenza. Ora sulle colonne virtuali di Barlettalife.it esiste un appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". Un commento che prosegue in un momento complicato, nel quale al calciatore nato 38 anni fa a Barletta è contestato un tentativo di illecito sportivo, poi fallito, messo in atto durante l'esperienza a Matera (Viribus Unitis-Irsinese Matera 0-0), che ha portato alla squalifica per 3 anni di Daleno e a 2 punti di penalizzazione per il club lucano. In attesa che la giustizia completi il suo corso passando per il TNAS, Daleno commenta sulle nostre colonne il pareggio dei biancorossi al "Vigorito" di Benvento, buon "test" in vista del doppio scontro con l'Andria.

«Il pareggio di Benevento ha confermato innanzitutto la buona condizione fisica e mentale da parte dei ragazzi nel preparare questi playout. Anche sul campo del Benevento il Barletta ha dimostrato di stare bene sotto tutti i punti di vista. Ora però ci dobbiamo preparare benissimo a questa delicata doppia sfida con l'Andria e cercare di venire fuori alla grande. Siamo ben consci che dobbiamo necessariamente vincere una delle due partite, quindi dobbiamo prepararci bene. Sarà una battaglia di 180 minuti. Chi avrà i nervi saldi, la spunterà. È un derby molto sentito dalle due tifoserie che sono gemellate, ma vale sempre il vecchio adagio "mors tua, vita mea"».

«Domenica contro il Benevento mister Orlandi ha fatto bene a ruotare tanti giocatori perchè adesso si può avere bisogno di tutti. Considerando il gran caldo che farà nelle due partite, si può aver bisogno anche dell'ultima ruota nel carro dell'organico. Dunque il mister ha fatto bene a far mettere un pò di benzina nel serbatoio di questi ragazzi e a non demotivali. In queste partite, le motivazioni possono fare la differenza. Chi è entrato in campo ha risposto bene, si è fatto trovare pronto. Questo significa anche che il Barletta ha un buon gruppo, che nessuno si è estraniato e che tutti stanno lottando per la salvezza. Questo dato è fondamentale, perchè di fronte troveremo un'avversaria agguerrita. Ma gli ultimi nostri risultati hanno portato tanta spensieratezza e tanta rabbia. Adesso tutti hanno una buona autostima, non si può che sperare bene per questi playout».

«Avendo potuto scegliere l'avversario per i playout, di sicuro non avrei scelto l'Andria. Perchè secondo me ha un organico superiore alle altre concorrenti. A questo ci aggiungiamo che anche loro provengono da una vittoria importantissima per quello che riguarda il morale. Adesso secondo me la medaglia si è girata: vista la situazione societaria, chi non ha niente da perdere è l'Andria, perchè i giocatori avranno sempre una scusa pronta. Ecco perchè per noi sarà più difficile: loro da questo punto di vista giocheranno spensierati. Al Barletta non manca niente a livello societario, non manca niente a livello di pubblico, la Città ci tiene tantissimo alla salvezza. Per l'Andria, anche se si dovesse salvare sul campo, dopo c'è un punto interrogativo che riguarda il futuro. Però i giocatori senza dubbio ci tengono a salvarsi sul campo, lasciando poi tutto a chi verrà. La sentenza nei confronti dell'Andria è una vera presa in giro, soprattutto per chi ha sempre rispettato le regole. Mi dispiace che parliamo dell'Andria perchè è una squadra dove ho militato e sono stato in giro. Però è una presa in giro nei confronti di tutto il mondo del calcio. Permettono così a tutti di fare imbrogli. Dare 8 punti nel prossimo campionato dove, se l'Andria dovesse salvarsi, non ci sarebbero retrocessioni, puzza tanto di presa in giro. È stata commesso quest'anno l'illecito e bisognava scontarlo in questa stagione. Però, chi comanda fa legge, noi stiamo solo a guardare nella speranza che il Barletta sul campo si faccia rispettare».

«Credo che i playout siano partite che si caricano da sole. Qui è in ballo tutta una stagione, è in ballo tutto il futuro di una società, è in ballo anche il futuro dei ragazzi. Sono due finale, il mister le preparerà come nelle ultime settimane. A volte ha anche lasciato i giocatori tranquilli, perchè sono giovani e non devono sentire troppo la pressione. Toccherà a qualche giocatore d'esperienza trasmettere loro qualcosa di importante. Mi auguro che abbiano la testa libera da ogni problema per affrontare queste partite. Sarà una doppia sfida davvero difficilissima, e non soltanto per il valore dell'Andria».

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