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Calcio
"L'angolo del capitano", puntata numero 24: Savino Daleno commenta Barletta-Prato
La vecchia bandiera biancorossa commenta la bella vittoria per 3-0 contro i lanieri
Barletta - martedì 16 aprile 2013
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E' composto da volti "storici" del Barletta Calcio il gruppo di editorialisti sportivi di Barlettalife.it. Oltre all'ex presidente Francesco Sfrecola, al quale è affidato il commento sul pre-partita di ogni match del sodalizio di via Vittorio Veneto, oggi, come si verifica da settimane e per tutti i post partita fino al termine del campionato, tocca ad un ex-capitano storico della formazione biancorossa, Savino Daleno. Molto legato all'ambiente biancorosso, Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso; quest'estate si era anche allenato con il club, prima di firmare con il Terlizzi, formazione di Eccellenza. Ora sulle colonne virtuali di Barlettalife.it esiste un appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". Un commento che prosegue in un momento complicato, nel quale al calciatore nato 38 anni fa a Barletta è contestato un tentativo di illecito sportivo, poi fallito, messo in atto durante l'esperienza a Matera (Viribus Unitis-Irsinese Matera 0-0), che ha portato alla squalifica per 3 anni di Daleno e a 2 punti di penalizzazione per il club lucano. In attesa che la giustizia completi il suo corso passando per il TNAS, Daleno commenta sulle nostre colonne la prima vittoria della gestione Orlandi. Contro un Prato fortemente rimeggiato a causa di infortuni e squalifiche, il Barletta Calcio ha raccolto un convincente 3-0, grazie alle reti di La Mantia, Allegretti e Dezi.
«Dopo le brutte prestazioni offerte dal Barletta, non ultima quella di Pagani, i ragazzi hanno risposto alla grande con un risultato secco. Si è vista una squadra compatta, una squadra che voleva a tutti i costi ottenere il risultato pieno, e di conseguenza si è visto anche un bel gioco. Ieri gli episodi sono girati anche a nostro favore. C'è dunque di che essere felici, ma senza esaltarsi perché c'è da raggiungere ancora il primo obiettivo, i playout. Domenica ha segnato anche La Mantia, speriamo che questo gol gli restituisca un po' di fiducia e di morale. Credo che se La Mantia si riprende, può essere un giocatore importante per la parte finale del campionato e per la griglia dei playout. Ecco perché sono contento della sua rete e della sua prestazione, ma anche di tutta la squadra. La difesa è cresciuta nelle ultime 4-5 partite, ma domenica insieme al reparto arretrato sono cresciuti anche gli altri reparti, e questo mi è piaciuto molto».
«L'unica nota stonata di giornata è la vittoria della Carrarese a Catanzaro. Non ci voleva, ma questo è il campionato di Prima Divisione, dove a parte le prime 4-5 in classifica che hanno più valori rispetto agli altri, le altre se la giocano alla pari. Ieri è toccato alla Carrarese fare un colpaccio, in passato è toccato al Barletta vincere a Perugia e con quei 3 punti il Perugia sarebbe primo. Non dobbiamo lamentarci, ma pensare alla situazione del Sorrento che ora è lontano 3 punti. E siccome negli scontri diretti stiamo messi meglio, abbiamo quindi 4 punti di vantaggio sui campani. Domenica prossima c'è la sosta, ma la condizione fisica dei ragazzi è sicuramente buona. La vittoria contro il Prato è maturata per la buona condizione dei ragazzi, ma molto è dato dal fatto di essere passati in vantaggio e di aver gestito la partita in rimessa come piace a mister Orlandi».
«Dopo la sosta ci attende lo scontro diretto con la Carrarese, sarà una partita da non perdere. Andiamo lì a Carrara convinti di giocare su 2 risultati. Se dovessimo riuscire a fare il colpaccio in Toscana i playout sarebbero al sicuro. Ma non butterei a mare anche un pareggio, perché poi abbiamo un'altra finale in casa contro il Viareggio. L'importante è non perdere in trasferta, per poi giocarsi le chance di salvezza in casa. Ecco perché bisogna lavorare bene in queste 2 settimane, anche perché ora la condizione fisica non si può migliorare. Domenica il Barletta ha dimostrato di stare bene. Dobbiamo solo continuare su questa squadra. Speriamo di non tornare indietro. Nonostante tutto, però, dobbiamo mantenere i piedi per terra, perché in questa stagione ne abbiamo avute tante di delusioni. Ma se il Barletta è quello di domenica, si da continuità e si può ambire a quella gioia a cui tutti i tifosi guardano: la salvezza. Che poi arrivi direttamente o con i playout poco importa. L'importante è preservare la categoria. La strada è purtroppo quella dei playout, speriamo che sia quella giusta, anche perché il Barletta ha una società solida, a differenza di tante altre che ci precedono, e dobbiamo sfruttare anche questa situazione. Vi rubo infine qualche secondo per salutare mio fratello, che è da poco diventato papà della piccola Angelica».
«Dopo le brutte prestazioni offerte dal Barletta, non ultima quella di Pagani, i ragazzi hanno risposto alla grande con un risultato secco. Si è vista una squadra compatta, una squadra che voleva a tutti i costi ottenere il risultato pieno, e di conseguenza si è visto anche un bel gioco. Ieri gli episodi sono girati anche a nostro favore. C'è dunque di che essere felici, ma senza esaltarsi perché c'è da raggiungere ancora il primo obiettivo, i playout. Domenica ha segnato anche La Mantia, speriamo che questo gol gli restituisca un po' di fiducia e di morale. Credo che se La Mantia si riprende, può essere un giocatore importante per la parte finale del campionato e per la griglia dei playout. Ecco perché sono contento della sua rete e della sua prestazione, ma anche di tutta la squadra. La difesa è cresciuta nelle ultime 4-5 partite, ma domenica insieme al reparto arretrato sono cresciuti anche gli altri reparti, e questo mi è piaciuto molto».
«L'unica nota stonata di giornata è la vittoria della Carrarese a Catanzaro. Non ci voleva, ma questo è il campionato di Prima Divisione, dove a parte le prime 4-5 in classifica che hanno più valori rispetto agli altri, le altre se la giocano alla pari. Ieri è toccato alla Carrarese fare un colpaccio, in passato è toccato al Barletta vincere a Perugia e con quei 3 punti il Perugia sarebbe primo. Non dobbiamo lamentarci, ma pensare alla situazione del Sorrento che ora è lontano 3 punti. E siccome negli scontri diretti stiamo messi meglio, abbiamo quindi 4 punti di vantaggio sui campani. Domenica prossima c'è la sosta, ma la condizione fisica dei ragazzi è sicuramente buona. La vittoria contro il Prato è maturata per la buona condizione dei ragazzi, ma molto è dato dal fatto di essere passati in vantaggio e di aver gestito la partita in rimessa come piace a mister Orlandi».
«Dopo la sosta ci attende lo scontro diretto con la Carrarese, sarà una partita da non perdere. Andiamo lì a Carrara convinti di giocare su 2 risultati. Se dovessimo riuscire a fare il colpaccio in Toscana i playout sarebbero al sicuro. Ma non butterei a mare anche un pareggio, perché poi abbiamo un'altra finale in casa contro il Viareggio. L'importante è non perdere in trasferta, per poi giocarsi le chance di salvezza in casa. Ecco perché bisogna lavorare bene in queste 2 settimane, anche perché ora la condizione fisica non si può migliorare. Domenica il Barletta ha dimostrato di stare bene. Dobbiamo solo continuare su questa squadra. Speriamo di non tornare indietro. Nonostante tutto, però, dobbiamo mantenere i piedi per terra, perché in questa stagione ne abbiamo avute tante di delusioni. Ma se il Barletta è quello di domenica, si da continuità e si può ambire a quella gioia a cui tutti i tifosi guardano: la salvezza. Che poi arrivi direttamente o con i playout poco importa. L'importante è preservare la categoria. La strada è purtroppo quella dei playout, speriamo che sia quella giusta, anche perché il Barletta ha una società solida, a differenza di tante altre che ci precedono, e dobbiamo sfruttare anche questa situazione. Vi rubo infine qualche secondo per salutare mio fratello, che è da poco diventato papà della piccola Angelica».
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