.jpg)
Calcio
Ippedico: «Barletta all'avanguardia, curioso per esordio settore giovanile»
Il responsabile dei babies biancorossi alla vigilia dei campionati
Barletta - venerdì 12 settembre 2014
14.08
Dopo tre mesi di provini, selezioni, scremature e qualche polemica legata allo spostamento della sede di allenamento e gara al "Comunale" di Ruvo di Puglia, struttura esclusivamente dedicata, è pronto ad avviare il motore sul campo il Settore Giovanile del Barletta Calcio: tra domani e domenica le formazioni "Berretti", "Allievi" e "Giovanissimi" esordiranno nei rispettivi tornei. Alla vigilia abbiamo ascoltato il responsabile del settore giovanile biancorosso, Vito Ippedico:
Vito Ippedico, dopo tre mesi si arriva alla prova del campo.
«Non ci interessa molto il risultato: noi lavoriamo fondamentalmente in orbita-prima squadra. E' chiaro che i risultati servono, ma è importante formare giovani. Abbiamo cambiato tanto, soprattutto tra i Giovanissimi Nazionali, che è una squadra che ho dovuto rifondare ex novo. Il lavoro alla lunga paga, quindi se lavoreremo bene i risultati pagheranno. Preferisco non arrivare alle qualificazioni, ma dare due giocatori alla prima squadra».
Sul piano dell'organizzazione, a che punto è la Lega Pro con il settore giovanile?
«C'è purtroppo molta confusione: il calendario "Berretti" è arrivato in settimana, mentre ad esempio con gli "Allievi" giocheremo ad Arezzo nel secondo turno e l'abbiamo saputo solo dopo il ripescaggio dei toscani. Non abbiamo avuto difficoltà per il primo turno, perché sotto l'aspetto logistico siamo ampiamente organizzati».
Inizialmente aveva suscitato polemiche la collocazione della sede del settore giovanile in quel di Ruvo. Oggi qual è la situazione?
«Oggi molti genitori vorrebbero la sede sotto casa: io posso solo dire che il Barletta è oggi uno dei pochi club di Lega Pro che ha uno stadio a sua completa disposizione per il settore giovanile. Avere uno stadio di ultima generazione per sé è fondamentale: se non abbiamo le strutture come possiamo lavorare bene? Il vero valore aggiunto del Barletta oggi è avere una sede del settore giovanile. Guardiamoci intorno: Matera, Foggia, Martina Franca non hanno questo privilegio, anche il Bari ha diversi campi ma non una struttura del genere. Se ci fermiamo per una distanza di 20 chilometri da casa, allora non si può fare calcio».
Come va il suo rapporto con il club?
«Sono in costante contatto con la società, in particolare con il ds Rizzieri: già alcuni giocatori sono stati testati con la prima squadra durante le amichevoli infrasettimanali. Io e il presidente Perpignano siamo in contatto ogni giorno, è un rapporto che procede bene, di cui sono molto soddisfatto».
A fine stagione Vito Ippedico sarà contento se…
«Sarò contento se mi qualificherò alla fase finale con le tre squadre, ma sarò super-felice di aver vinto la mia scommessa se almeno un giocatore approderà in Prima Squadra».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Vito Ippedico, dopo tre mesi si arriva alla prova del campo.
«Non ci interessa molto il risultato: noi lavoriamo fondamentalmente in orbita-prima squadra. E' chiaro che i risultati servono, ma è importante formare giovani. Abbiamo cambiato tanto, soprattutto tra i Giovanissimi Nazionali, che è una squadra che ho dovuto rifondare ex novo. Il lavoro alla lunga paga, quindi se lavoreremo bene i risultati pagheranno. Preferisco non arrivare alle qualificazioni, ma dare due giocatori alla prima squadra».
Sul piano dell'organizzazione, a che punto è la Lega Pro con il settore giovanile?
«C'è purtroppo molta confusione: il calendario "Berretti" è arrivato in settimana, mentre ad esempio con gli "Allievi" giocheremo ad Arezzo nel secondo turno e l'abbiamo saputo solo dopo il ripescaggio dei toscani. Non abbiamo avuto difficoltà per il primo turno, perché sotto l'aspetto logistico siamo ampiamente organizzati».
Inizialmente aveva suscitato polemiche la collocazione della sede del settore giovanile in quel di Ruvo. Oggi qual è la situazione?
«Oggi molti genitori vorrebbero la sede sotto casa: io posso solo dire che il Barletta è oggi uno dei pochi club di Lega Pro che ha uno stadio a sua completa disposizione per il settore giovanile. Avere uno stadio di ultima generazione per sé è fondamentale: se non abbiamo le strutture come possiamo lavorare bene? Il vero valore aggiunto del Barletta oggi è avere una sede del settore giovanile. Guardiamoci intorno: Matera, Foggia, Martina Franca non hanno questo privilegio, anche il Bari ha diversi campi ma non una struttura del genere. Se ci fermiamo per una distanza di 20 chilometri da casa, allora non si può fare calcio».
Come va il suo rapporto con il club?
«Sono in costante contatto con la società, in particolare con il ds Rizzieri: già alcuni giocatori sono stati testati con la prima squadra durante le amichevoli infrasettimanali. Io e il presidente Perpignano siamo in contatto ogni giorno, è un rapporto che procede bene, di cui sono molto soddisfatto».
A fine stagione Vito Ippedico sarà contento se…
«Sarò contento se mi qualificherò alla fase finale con le tre squadre, ma sarò super-felice di aver vinto la mia scommessa se almeno un giocatore approderà in Prima Squadra».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta j.jpg)






.jpg)

.jpg)