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Calcio
Il colpo di Tabacco: una trattativa, tante voci e lo spettro di quel 1995
Sesto appuntamento con l'esclusivo editoriale targato Barlettalife.it
Barletta - venerdì 9 maggio 2014
0.58
Da qualche settimana la redazione sportiva di Barlettalife.it si è arricchita di un altro editorialista storico per il calcio barlettano: all'ex capitano Savino Daleno e all'ex presidente Francesco Sfrecola si è aggiunto infatti Matteo Tabacco, "penna" trentennale dello sport cittadino. Nato nel 1960, cresciuto con le passioni del giornalismo e ovviamente per l'amato Barletta, Tabacco è entrato agli inizi degli anni '80 a contatto con il mondo del calcio nelle vesti di corrispondente della carta stampata, prima con il Corriere dello Sport nel 1984, e poi ai giorni nostri con la Gazzetta dello Sport. Il "Colpo di Ta(ba)cco" di oggi è dedicato al futuro biancorosso, senza dimenticare il Grosseto e un tesserato maremmano che evoca cattivissimi ricordi:
«L'ultima domenica di una stagione pessima in tutti sensi ha portato in dono una conferenza stampa, forse l'ultima, di Tatò. Niente di nuovo rispetto a quello che già si conosceva. L'unica novità è stata l'ammissione dello stesso Tatò di un misterioso "mister x" potenzialmente interessato a conoscere i conti della società biancorossa. Bene, questo indizio ha scatenato poi un susseguirsi vertiginoso di nomi di imprenditori indicati come possibili acquirenti del Barletta. Francamente non pensavo che nel giro di qualche giorno potessero venir fuori tanti nomi, ovviamente tutti prontamente smentiti dagli stessi e che non è giusto riportare perchè parleremo del nulla. E allora si torna sempre sullo stesso nome. Pasquale Di Cosola che, finalmente, è riuscito ad incontrare ufficialmente Tatò in una situazione particolare, nuova nel panorama calcistico nazionale. Infatti, insieme ai due "contendenti" erano presenti all'incontro alcuni rappresentanti del club di tifosi "I Biancorossi" che hanno assistito in qualità di "testimoni", diciamo così all'inizio della trattativa. Un fatto pioneristico, che ha aperto molte discussioni.
C'è chi afferma che le trattative, di qualsiasi genere esse siano, debbano essere condotte solo dall'acquirente e da chi vuole cedere. Altri sottolineano che è giusto dare spazio ai tifosi, nel ruolo di "uditori" per poi rendere pubblica la discussione. Non voglio entrare in merito alla questione ma vorrei sottolineare due aspetti credo importanti. Il primo è che la controparte, Di Cosola, per una questione di correttezza, doveva essere avvisato da Tatò che all'incontro avrebbero partecipato anche i tifosi e, nello stesso tempo, all'ascolto e visione della trattativa, dovevano essere presenti anche i rappresentanti dei gruppi organizzati, perchè sono tifosi e che tifosi anche loro.... Com'era facile prevedere, l'incontro è stato interlocutorio e le parti si incontreranno nuovamente nei prossimi giorni. E' giusto, però, fare una riflessione. Siamo a 50 giorni dalla fatidica scadenza del tempo limite.
Al momento fatti concreti non se ne vedono. E allora dobbiamo analizzare quello che abbiamo in questo momento. Una società "dimissionaria", una persona o gruppo interessato a rilevarla e basta. Il resto sono solo voci di gente tirata in ballo, forse, anche a loro insaputa. Facendo un rapido calcolo matematico ad oggi sono stati indicati 12/13 imprenditori "interessati" al Barletta. Ovviamente tutti stranamente misteriosi...E allora, e non finirò mai di sottolinearlo, attenzione a non prendere di petto e con giusta considerazione una situazione che potrebbe protrarsi nel tempo e scivolare nel drammatico, sportivamente parlando ovviamente, buio di un nuovo fallimento. Lo dirò fino alla noia. Io venti e passa anni fa c'ero e quando parlavi con imprenditori, sindaco e assessori era sempre "tutto a posto" poi sappiamo tutti com'è finita....».
[Matteo Tabacco]
«L'ultima domenica di una stagione pessima in tutti sensi ha portato in dono una conferenza stampa, forse l'ultima, di Tatò. Niente di nuovo rispetto a quello che già si conosceva. L'unica novità è stata l'ammissione dello stesso Tatò di un misterioso "mister x" potenzialmente interessato a conoscere i conti della società biancorossa. Bene, questo indizio ha scatenato poi un susseguirsi vertiginoso di nomi di imprenditori indicati come possibili acquirenti del Barletta. Francamente non pensavo che nel giro di qualche giorno potessero venir fuori tanti nomi, ovviamente tutti prontamente smentiti dagli stessi e che non è giusto riportare perchè parleremo del nulla. E allora si torna sempre sullo stesso nome. Pasquale Di Cosola che, finalmente, è riuscito ad incontrare ufficialmente Tatò in una situazione particolare, nuova nel panorama calcistico nazionale. Infatti, insieme ai due "contendenti" erano presenti all'incontro alcuni rappresentanti del club di tifosi "I Biancorossi" che hanno assistito in qualità di "testimoni", diciamo così all'inizio della trattativa. Un fatto pioneristico, che ha aperto molte discussioni.
C'è chi afferma che le trattative, di qualsiasi genere esse siano, debbano essere condotte solo dall'acquirente e da chi vuole cedere. Altri sottolineano che è giusto dare spazio ai tifosi, nel ruolo di "uditori" per poi rendere pubblica la discussione. Non voglio entrare in merito alla questione ma vorrei sottolineare due aspetti credo importanti. Il primo è che la controparte, Di Cosola, per una questione di correttezza, doveva essere avvisato da Tatò che all'incontro avrebbero partecipato anche i tifosi e, nello stesso tempo, all'ascolto e visione della trattativa, dovevano essere presenti anche i rappresentanti dei gruppi organizzati, perchè sono tifosi e che tifosi anche loro.... Com'era facile prevedere, l'incontro è stato interlocutorio e le parti si incontreranno nuovamente nei prossimi giorni. E' giusto, però, fare una riflessione. Siamo a 50 giorni dalla fatidica scadenza del tempo limite.
Al momento fatti concreti non se ne vedono. E allora dobbiamo analizzare quello che abbiamo in questo momento. Una società "dimissionaria", una persona o gruppo interessato a rilevarla e basta. Il resto sono solo voci di gente tirata in ballo, forse, anche a loro insaputa. Facendo un rapido calcolo matematico ad oggi sono stati indicati 12/13 imprenditori "interessati" al Barletta. Ovviamente tutti stranamente misteriosi...E allora, e non finirò mai di sottolinearlo, attenzione a non prendere di petto e con giusta considerazione una situazione che potrebbe protrarsi nel tempo e scivolare nel drammatico, sportivamente parlando ovviamente, buio di un nuovo fallimento. Lo dirò fino alla noia. Io venti e passa anni fa c'ero e quando parlavi con imprenditori, sindaco e assessori era sempre "tutto a posto" poi sappiamo tutti com'è finita....».
[Matteo Tabacco]
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