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Calcio
Il colpo di Tabacco: mente lontana dal campo, c'è da assicurare il futuro
Quarta puntata dell'esclusivo editoriale di Barlettalife.it
Barletta - sabato 26 aprile 2014
Da qualche settimana la redazione sportiva di Barlettalife.it si è arricchita di un altro editorialista storico per il calcio barlettano: all'ex capitano Savino Daleno e all'ex presidente Francesco Sfrecola si è aggiunto infatti Matteo Tabacco, "penna" trentennale dello sport cittadino. Nato nel 1960, cresciuto con le passioni del giornalismo e ovviamente per l'amato Barletta, Tabacco è entrato agli inizi degli anni '80 a contatto con il mondo del calcio nelle vesti di corrispondente della carta stampata, prima con il Corriere dello Sport nel 1984, e poi ai giorni nostri con la Gazzetta dello Sport. Il suo quarto "Colpo di Ta(ba)cco" è dedicato al futuro biancorosso, diviso tra una domenica di riposo e un futuro da decifrare:
«Una settimana passata lontano dagli odori e dalle emozioni che vengono dal campo. Odori ed emozioni che, purtroppo, in questa deludente stagione, non si è mai riusciti a sentire, a provare. Le festività pasquali, la sosta di campionato e la scomparsa di Franco Di Cosola hanno sortito una sorta di "stand-by" non tanto su quello che accade in campionato, quello ormai è andato da tempo, ma sul conto alla rovescia per sapere il futuro societario della squadra biancorossa che ha avuto una pausa, ma nelle ultime ore ha ripreso maledettamente a camminare.
A poco più di due mesi dalla "dead-line" dettata da Roberto Tatò non sembrano esserci novità. Uso il condizionale perchè sono sicuro che qualcuno, qualcosa, magari sottotraccia, si è mosso, si sta muovendo. C'è chi non hai mai nascosto le sue intenzioni di rilevare la società (Di Cosola), forse qualcuno magari senza la luce dei riflettori si sta avvicinando alla scrivania di Tatò per trattare la società (ma qui nomi francamente non ne ho). Non sappiamo come andrà a finire, ma credo che sia per terminare il tempo dell'attesa. Domenica 4 Maggio finisce (finalmente!!!) il nostro campionato e dal giorno dopo bisognerà correre, darsi da fare. Chi ha in mente di prendere il Barletta e farlo continuare, deve rompere gli indugi e farsi avanti, mentre lo stesso Tatò, deve agevolare la buona riuscita della trattativa, magari accollandosi l'oneroso, inconcepibile e inutile contratto con l'ex d.g. Martino. Di contorno tutti, ma proprio tutti, devono sempre stare sul pezzo.
Amministratori comunali, stampa e tifosi devono fare sentire il fiato della passione sul collo a chi dovrà decidere il futuro della nostra squadra. I prossimi sessanta giorni saranno i più delicati degli ultimi venti anni. Non dobbiamo mollare, non dobbiamo perdere la partita più importante. La nostra passione, i nostri sogni, le nostre emozioni calcistiche non devono sparire».
[Matteo Tabacco]
«Una settimana passata lontano dagli odori e dalle emozioni che vengono dal campo. Odori ed emozioni che, purtroppo, in questa deludente stagione, non si è mai riusciti a sentire, a provare. Le festività pasquali, la sosta di campionato e la scomparsa di Franco Di Cosola hanno sortito una sorta di "stand-by" non tanto su quello che accade in campionato, quello ormai è andato da tempo, ma sul conto alla rovescia per sapere il futuro societario della squadra biancorossa che ha avuto una pausa, ma nelle ultime ore ha ripreso maledettamente a camminare.
A poco più di due mesi dalla "dead-line" dettata da Roberto Tatò non sembrano esserci novità. Uso il condizionale perchè sono sicuro che qualcuno, qualcosa, magari sottotraccia, si è mosso, si sta muovendo. C'è chi non hai mai nascosto le sue intenzioni di rilevare la società (Di Cosola), forse qualcuno magari senza la luce dei riflettori si sta avvicinando alla scrivania di Tatò per trattare la società (ma qui nomi francamente non ne ho). Non sappiamo come andrà a finire, ma credo che sia per terminare il tempo dell'attesa. Domenica 4 Maggio finisce (finalmente!!!) il nostro campionato e dal giorno dopo bisognerà correre, darsi da fare. Chi ha in mente di prendere il Barletta e farlo continuare, deve rompere gli indugi e farsi avanti, mentre lo stesso Tatò, deve agevolare la buona riuscita della trattativa, magari accollandosi l'oneroso, inconcepibile e inutile contratto con l'ex d.g. Martino. Di contorno tutti, ma proprio tutti, devono sempre stare sul pezzo.
Amministratori comunali, stampa e tifosi devono fare sentire il fiato della passione sul collo a chi dovrà decidere il futuro della nostra squadra. I prossimi sessanta giorni saranno i più delicati degli ultimi venti anni. Non dobbiamo mollare, non dobbiamo perdere la partita più importante. La nostra passione, i nostri sogni, le nostre emozioni calcistiche non devono sparire».
[Matteo Tabacco]
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