
Calcio
"Il Barletta visto dalla curva": prospettive diverse in salsa biancorossa
Barlettalife commenta in maniera pittoresca il 4-0 al Viareggio
Barletta - mercoledì 8 maggio 2013
12.43
Il Barletta Calcio è una passione. Non importa se si lotta per la salvezza o se lo stadio "Puttilli" fa venire in mente tanti aggettivi meno uno, "accogliente", bastano 11 ragazzi che danno l'anima per tutta la partita e cercano di onorare nel miglior modo possibile quei colori di cui i tifosi e il presidente sono tanto orgogliosi. Smaltito per bene il sostanzioso pranzo domenicale, tutti gli appassionati hanno raggiunto lo stadio comunale per godersi Barletta - Viareggio. Nonostante la bellissima giornata e un sole cocente, i tanti supporters delle furie biancorosse hanno preferito rinunciare alle prime tintarelle, sostenendo a gran voce per tutti i 90 minuti la propria squadra per l'orgoglio della maglia onorando la città.
Il match
Pronti, via, Barletta in attacco sia sul campo che sugli spalti. Passano pochi minuti, Dezi serve Cicerelli con una palla deliziosa in profondità, l'esterno classe 1994 fugge alla guardia di Crescenzi e con una sorta di "trivela" serve Dall Oglio, che controlla al volo e deposita in rete. Passano 25 minuti e i biancorossi mettono al sicuro il risultato: straripante discesa di Molina a destra, cross sul secondo palo dove La Mantia assiste di testa Dezi, il cui acuto da un metro batte ancora una volta l'estremo difensore bianconero. Il Viareggio ha l'opportunità di riaprire il match con un rigore al quanto dubbio, ma Giuseppe Giovinco si fa ipnotizzare da Liverani e il risultato resta fermo sul 2 a 0. Sulla partita cala di fatto il sipario: Palla a La Mantia, che riceve sui 30 metri, si gira e con un destro forte e angolato mette a segno una grandissima rete. Nei minuti finali c'è anche la gioia per Carretta, 4 a 0 game, set and match.
Mino e Giacomo
Il rotondo successo di domenica sui viareggini ha una doppia, speciale dedica: il 4 maggio ricorreva infatti il quinto anniversario dalla scomparsa di Mino e Giacomo, due tifosi doc della curva biancorossa morti in un incidente stradale nel 2008. Una splendida coreografia sugli spalti, il mazzo di fiori depositato da capitan Allegretti ai piedi della curva nord e il 4-0 arrivato sul campo sono stati il miglior modo per onorarne la memoria.
Manca una sola giornata al termine di questa annata, dopo di che ci saranno i playout a decidere chi dovrà scendere nell'inferno della Seconda Divisione e chi rimarrà nel purgatorio della Prima Divisione.
Il match
Pronti, via, Barletta in attacco sia sul campo che sugli spalti. Passano pochi minuti, Dezi serve Cicerelli con una palla deliziosa in profondità, l'esterno classe 1994 fugge alla guardia di Crescenzi e con una sorta di "trivela" serve Dall Oglio, che controlla al volo e deposita in rete. Passano 25 minuti e i biancorossi mettono al sicuro il risultato: straripante discesa di Molina a destra, cross sul secondo palo dove La Mantia assiste di testa Dezi, il cui acuto da un metro batte ancora una volta l'estremo difensore bianconero. Il Viareggio ha l'opportunità di riaprire il match con un rigore al quanto dubbio, ma Giuseppe Giovinco si fa ipnotizzare da Liverani e il risultato resta fermo sul 2 a 0. Sulla partita cala di fatto il sipario: Palla a La Mantia, che riceve sui 30 metri, si gira e con un destro forte e angolato mette a segno una grandissima rete. Nei minuti finali c'è anche la gioia per Carretta, 4 a 0 game, set and match.
Mino e Giacomo
Il rotondo successo di domenica sui viareggini ha una doppia, speciale dedica: il 4 maggio ricorreva infatti il quinto anniversario dalla scomparsa di Mino e Giacomo, due tifosi doc della curva biancorossa morti in un incidente stradale nel 2008. Una splendida coreografia sugli spalti, il mazzo di fiori depositato da capitan Allegretti ai piedi della curva nord e il 4-0 arrivato sul campo sono stati il miglior modo per onorarne la memoria.
Manca una sola giornata al termine di questa annata, dopo di che ci saranno i playout a decidere chi dovrà scendere nell'inferno della Seconda Divisione e chi rimarrà nel purgatorio della Prima Divisione.
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