Il Barletta 2013-2014 dalla A alla Z

Una delle stagioni peggiori della storia del Barletta tra i professionisti, forse la più brutta. La stagione dei record negativi, della fine dell'era Tatò, di Martino ed Orlandi dei tanti gol subiti e dei pochi fatti e delle tante, troppe sconfitte. Questo è in breve il 2013-2014 del Barletta, definita a più riprese una "via crucis" e che vogliamo provare a ripercorrere per l'ultima volta scorrendo un curioso alfabeto.

A come Addii: La stagione è ufficialmente terminata ed è arrivato il tempo degli addii. In attesa di quello definitivo del presidente Tatò, i primi ad aver lasciato la squadra sono: Fabrizio Di Bella, Andrea Pippa, Fabio Romeo, Matteo Vaccarecci e mister Carrara. La sensazione è che questi siano solo i primi di una lunga serie.

B come Benevento: Benevento-Barletta 4-2 e Barletta-Benevento 1-6. Le sfide contro i sanniti hanno rappresentato per i biancorossi un vero e proprio incubo, in una stagione che complessivamente non può che definirsi, altrettanto da incubo.

C come Cinque: Sono appena 5 su 32 gare disputate le vittorie raccolte dal Barletta nella stagione conclusasi una settimana fa.

D come Di Bella: Ventotto presenze e 2483 minuti giocati. Fabrizio Di Bella è stato uno dei calciatori più presenti e tra i pochi positivi del Barletta 2013-2014. Dopo due anni il difensore romano ha salutato la città della Disfida, che lo ha ringraziato per l'impegno profuso.

E come Entusiasmo: Se c'è una parola che sicuramente ha perso il proprio diritto di cittadinanza qui a Barletta è certamente entusiasmo. Dopo una stagione logorante come quella 2013-2014, con la speranza che si risolva la questione societaria, l'obiettivo di chi guiderà il Barletta sarà certamente far ritornare entusiasmo ad una piazza che davvero lo merita.

F come Futuro: Di Cosola, mister X, o chissà chi. Chi sarà il nuovo proprietario del Barletta calcio? Il presidente Tatò ha ormai abdicato, il 30 giugno 2014, data ultima per iscrivere la squadra alla nuova Lega Pro Unica si avvicina e la soluzione sembra ancora lontana. Quello sul futuro del Barletta calcio è un difficile rebus, la soluzione si spera sia positiva.

G come Golden Boy: La stagione 2013-2014 del Barletta sarà ricordata anche come stagione dei golden boy mancati. Prima Cicerelli, eletto un po' troppo frettolosamente ad icona del Barletta calcio e poi Guglielmi, salito agli onori della cronaca a soli 16 anni e lanciato nel calcio professionistico un po' a bruciapelo, sono i simboli di una stagione che si vuole al più presto dimenticare.

H come Horror: L'abbiamo detto e ridetto, ed è arrivato il momento di scriverlo per l'ultima volta. La stagione 2013-2014 del Barletta può definirsi con un solo e perentorio termine, ovvero horror. Niente la definisce in maniera più chiara ed esaustiva.

I come Ilari: Con 5 reti in 26 presenze, Carlo Ilari è il miglior marcatore biancorosso del 2013-2014.

L come Liverani: Con 30 presenze su 32 all'attivo, Luca Liverani è il calciatore maggiormente impiegato del Barletta 2013-2014.

M come Martino: Gabriele Martino è stato forse il maggiore responsabile dello sfacelo di questa stagione. Scelte di mercato sbagliate, scarsa ammissione dei propri errori e feeling mai nato con la piazza. La sua avventura a Barletta si è chiusa mestamente dopo l'1-6 contro il Benevento, ma ad oggi il suo contratto troppo oneroso rappresenta un grosso fardello per chi voglia subentrare a Roberto Tatò nel ruolo di n.1 di via Vittorio Veneto.

N come Nove: Nove sono le sconfitte subite dal Barletta su 16 trasferte disputate, e nove sono anche le reti realizzate dai biancorossi lontano dal "Puttilli".

O come Orlandi: Nevio Orlandi, insieme a Gabriele Martino è l'altro grande protagonista in negativo della stagione. Il mister lombardo dopo la splendida salvezza dello scorso anno non è riuscito a ripetersi ed ha lentamente deteriorato con scelte e dichiarazioni sbagliate il buon rapporto instaurato con la piazza. Anche per lui si è rivelato fatale l'1-6 contro il Benevento.

P come Pippa: Con i suoi 29 anni, Andrea Pippa è stato il calciatore più "anziano" ad essere sceso in campo nel Barletta 2013-2014. Per lui, 19 presenze e 1596 minuti giocati.

Q come Quattordicesima: Con i 25 punti racimolati, il Barletta ha chiuso la sua stagione 2013-2014 in quattordicesima posizione.

R come Record negativi: Quella 2013-2014 sarà ricordata come la stagione dei record negativi. Sono due quelli che spiccano su tutti: quello di squadra con il maggior numero di minuti senza segnare dalla prima giornata di campionato e quello della peggiore sconfitta interna subita nel calcio professionistico, realizzato (si fa per dire) con l'ormai celebre 1-6 contro il Benevento.

S come Sconfitte: Sono 17 su 32 le sconfitte subite dal Barletta nell'annata appena conclusa. Un' enormità che fotografa al meglio la stagione.

T come Tatò: Si conclude con la stagione 2013-2014, l'avventura di Roberto Tatò alla guida del Barletta. Nata con grandi programmi e grandi ambizioni la presidenza Tatò si è rivelata non proprio positiva dal punto di vista dei risultati sportivi, con una salvezza raggiunta ai play-out e un campionato anonimo e di sofferenze come quello chiuso contro il Grosseto.

U come Una: Solo una è la vittoria sul campo (l'altra è quella a tavolino contro la Nocerina) ottenuta in trasferta dal Barletta ed è quella per 1-0 del "Barbetti" di Gubbio, firmata da Antonio Picci.

V come Ventidue: E' di ventidue il bottino delle reti realizzate dal Barletta in questo campionato. Un risultato di poco superiore persino a quello della Nocerina esclusa dal campionato a partire dalle 22^ giornata.

Z come Zigon: Arrivato a Barletta il 30 settembre 2013 per sostituire l'infortunato La Mantia, l'arrivo dello sloveno (non ce ne voglia) resta uno dei misteri di questa stagione. Sorge spontanea infatti la domanda, come pensare di sostituire una punta di peso come il ciociaro con un calciatore che sarà più o meno la metà della sua stazza? Ai posteri l'ardua sentenza.