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Calcio
I "Biancorossi": «Da Tatò una mano tesa, servono nuove forze imprenditoriali»
Resta da definire il prezzo del Barletta Calcio per un'eventuale cessione
Barletta - lunedì 3 marzo 2014
10.30
Tanto atteso e caldeggiato da parte dei tifosi, alla fine si è realizzato: parliamo dell'incontro tra il presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò e il Barletta Club "I Biancorossi". Sabato pomeriggio una delegazione del neonato club, composta da cinque persone, è stata ricevuta presso gli uffici aziendali del numero uno di via Vittorio Veneto, realizzando così quanto affermato dallo stesso Tatò ai nostri microfoni 10 giorni fa. Ora sono gli esponenti del neonato club a far chiarezza con un comunicato ufficiale su quanto avvenuto e già anticipato da Barlettalife.it pochi minuti dopo il summit: "Il Presidente del sodalizio di Via Vittorio Veneto ha confermato che non ci sono particolari novità rispetto a quanto dichiarato lo scorso 21 novembre nella conferenza stampa aperta anche ai tifosi, nella sua ultima apparizione in pubblico, ribadito nelle recenti interviste apparse sui Media locali. Gli alti costi da sostenere per mantenere in modo competitivo la squadra in Lega Pro e motivazioni di carattere personale inducono il Sig. Tatò a farsi da parte, non proseguendo la sua avventura alla guida del Barletta a partire dalla prossima Stagione Sportiva".
Il 30 giugno è vicino e Tatò mantiene la linea annunciata da mesi: "Il Massimo Esponente del Barletta Calcio- esordisce la nota del club- si dimostra comunque aperto a qualsiasi soluzione possa risultare utile per permettere alla Squadra che ama e per la quale ha fatto tanti sacrifici in questi anni, non solo economici, di mantenere l'attuale categoria. Sia restando in Società con una quota di minoranza, sia a farsi completamente da parte se la sua figura fosse d'ostacolo all'ingresso di nuovi acquirenti. Non c'è ancora un prezzo per la cessione del pacchetto azionario, perchè per esserci è necessario che ci sia prima un potenziale acquirente, che al momento manca: per questo ha invitato il Club a dare il proprio contributo per cercare di individuare forze imprenditoriali cittadine in grado di entrare in Società".
Spunti anche sulla gestione tecnica, spesso criticata da parte di ambiente e stampa durante la stagione in corso: "Il Presidente- spiega la nota ufficiale- ha elogiato il Direttore Generale Gabriele Martino, descritto come un personaggio molto capace ed esperto. Altresì ha tenuto a rimarcare il proprio apprezzamento nei confronti di Peppino Pavone, anche se rimprovera all'ex Direttore Sportivo alcune scelte come ad esempio l'eccessiva acquisizione di calciatori con la formula del prestito secco. Parole di stima anche nei confronti di Nevio Orlandi, nell'allenatore vengono in particolare apprezzate la serietà e la professionalità".
Sul piatto dell'incontro, durato due ore e mezza, un importante neo, "la cronica carenza di comunicazione, anche per l'assenza di un Addetto Stampa. Questo inevitabilmente comporta un allontanamento del sostenitore, venendo di conseguenza a mancare entusiasmo ed interesse verso la Squadra del cuore. La città ha bisogno di avere un Presidente periodicamente visibile, sia con le parole sui Media che con la presenza fisica allo Stadio ed in altri eventi collegati all'attività societaria (nei Bar la gente dice: "se allo Stadio non ci va neanche il Presidente, perchè dovremmo andarci noi?")". Tatò su questo aspetto si è giustificato facendo presente come "il suo carattere schivo lo renda scarsamente propenso alla ribalta mediatica, ma ha promesso che cercherà di rendersi disponibile più spesso ad interfacciarsi con la stampa".
Tempo di bilanci e prossimi appuntamenti: "Pur rispettando e comprendendo per alcuni versi il pensiero del Presidente Tatò- si conclude la nota- il Barletta Club "I Biancorossi" tiene a specificare che non condivide l'idea che un'Organigramma Societario ridotto per abbattere i costi di gestione, sia una mossa giusta. Al contrario siamo fermamente convinti che la S.S. Barletta Calcio in questi anni abbia ottenuto meno risultati sul campo e meno introiti di quanti ne avrebbe potuto ottenere, anche a causa di una struttura complessivamente non adeguata per l'assenza di figure chiave e soprattutto per troppe responsabilità sulle spalle di pochi. Inoltre il giudizio del Barletta Club nei confronti dell'operato del DG Martino e dell'Allenatore Orlandi resta inevitabilmente negativo. Noi pensiamo che il Sig. Tatò possa ancora scrivere pagine importanti nella storia calcistica biancorossa, se lo vorrà, ma è necessario che per il futuro si circondi di dirigenti e tecnici che lavorino rispettando in ogni comportamento i tifosi della squadra per cui lavorano".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il 30 giugno è vicino e Tatò mantiene la linea annunciata da mesi: "Il Massimo Esponente del Barletta Calcio- esordisce la nota del club- si dimostra comunque aperto a qualsiasi soluzione possa risultare utile per permettere alla Squadra che ama e per la quale ha fatto tanti sacrifici in questi anni, non solo economici, di mantenere l'attuale categoria. Sia restando in Società con una quota di minoranza, sia a farsi completamente da parte se la sua figura fosse d'ostacolo all'ingresso di nuovi acquirenti. Non c'è ancora un prezzo per la cessione del pacchetto azionario, perchè per esserci è necessario che ci sia prima un potenziale acquirente, che al momento manca: per questo ha invitato il Club a dare il proprio contributo per cercare di individuare forze imprenditoriali cittadine in grado di entrare in Società".
Spunti anche sulla gestione tecnica, spesso criticata da parte di ambiente e stampa durante la stagione in corso: "Il Presidente- spiega la nota ufficiale- ha elogiato il Direttore Generale Gabriele Martino, descritto come un personaggio molto capace ed esperto. Altresì ha tenuto a rimarcare il proprio apprezzamento nei confronti di Peppino Pavone, anche se rimprovera all'ex Direttore Sportivo alcune scelte come ad esempio l'eccessiva acquisizione di calciatori con la formula del prestito secco. Parole di stima anche nei confronti di Nevio Orlandi, nell'allenatore vengono in particolare apprezzate la serietà e la professionalità".
Sul piatto dell'incontro, durato due ore e mezza, un importante neo, "la cronica carenza di comunicazione, anche per l'assenza di un Addetto Stampa. Questo inevitabilmente comporta un allontanamento del sostenitore, venendo di conseguenza a mancare entusiasmo ed interesse verso la Squadra del cuore. La città ha bisogno di avere un Presidente periodicamente visibile, sia con le parole sui Media che con la presenza fisica allo Stadio ed in altri eventi collegati all'attività societaria (nei Bar la gente dice: "se allo Stadio non ci va neanche il Presidente, perchè dovremmo andarci noi?")". Tatò su questo aspetto si è giustificato facendo presente come "il suo carattere schivo lo renda scarsamente propenso alla ribalta mediatica, ma ha promesso che cercherà di rendersi disponibile più spesso ad interfacciarsi con la stampa".
Tempo di bilanci e prossimi appuntamenti: "Pur rispettando e comprendendo per alcuni versi il pensiero del Presidente Tatò- si conclude la nota- il Barletta Club "I Biancorossi" tiene a specificare che non condivide l'idea che un'Organigramma Societario ridotto per abbattere i costi di gestione, sia una mossa giusta. Al contrario siamo fermamente convinti che la S.S. Barletta Calcio in questi anni abbia ottenuto meno risultati sul campo e meno introiti di quanti ne avrebbe potuto ottenere, anche a causa di una struttura complessivamente non adeguata per l'assenza di figure chiave e soprattutto per troppe responsabilità sulle spalle di pochi. Inoltre il giudizio del Barletta Club nei confronti dell'operato del DG Martino e dell'Allenatore Orlandi resta inevitabilmente negativo. Noi pensiamo che il Sig. Tatò possa ancora scrivere pagine importanti nella storia calcistica biancorossa, se lo vorrà, ma è necessario che per il futuro si circondi di dirigenti e tecnici che lavorino rispettando in ogni comportamento i tifosi della squadra per cui lavorano".
(Twitter: @GuerraLuca88)
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