Roberto Cortellini, difensore del Barletta Calcio
Roberto Cortellini, difensore del Barletta Calcio
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Cortellini: «Siamo un gruppo compatto, sul campo superiamo le difficoltà»

Il terzino sinistro biancorosso dopo il pari di Benevento

Una seconda giovinezza, per media-voto e un record che in pochi avrebbero pronosticato: Roberto Cortellini è senza dubbio uno dei volti sugli scudi nella stagione del Barletta Calcio. Il terzino arrivato in Puglia in estate dalla Torres ha colpito sabato su punizione a Benevento, con una perla che ha rappresentato il terzo centro stagionale: ai microfoni di BarlettaViva, parla senza peli sulla lingua del momento vissuto dal club dentro e fuori dal campo, affida i suoi auguri a Regno, testimoniando la compattezza del gruppo («Faccio un augurio di pronta guarigione a Riccardo, quando sarà pronto lo attendiamo a braccia aperte, fa parte della famiglia») e apre le porte al prossimo impegno, in programma sabato alle 19.30 al "Puttilli" contro la Casertana:

Cortellini, partiamo dalla perla di Benevento: tre reti in stagione, non ti era mai accaduto sin qui. Stai vivendo una seconda giovinezza?
«Non li avevo mai fatti, vero, ma c'è sempre una prima volta. Sono contento per il bel gol di Benevento, peccato per il loro pareggio, ma un punto sul terreno di una squadra forte come la loro è ben accetto».

Dopo la sconfitta con la Lupa Roma avete reagito alla grande, con una prova maiuscola.
«Siamo stati bravi a evidenziare i loro difetti e a coprire i loro pregi: hanno grandi individualità e la loro rete è un po' lo specchio del loro gioco».

Terzino sinistro di professione, centrale di difesa a Torre Annunziata e mezz'ala a Messina e Benevento: la versatilità è uno dei punti di forza di Roberto Cortellini?
«Sono ruoli che comunque avevo già coperto in carriera in fasi di emergenza. Con l'esperienza e con tanti anni alle spalle in campo, ho imparato ad adattarmi in altri ruoli».

Sei uno dei leader della squadra. Quanto ti ha colpito il calore dei tifosi?

«Mi fa piacere, vuol dire che il mio e il nostro lavoro è apprezzato: è fondamentale la vicinanza dei nostri tifosi, questa squadra la merita per quanto sta facendo dentro e fuori dal campo».

I risultati parlano chiaro: da novembre a questa parte avete una media-punti da playoff: come vi siete trincerati in un momento così complicato per le note vicende societarie?
«Noi dobbiamo pensare al campo e a fare risultati: certo è che siamo dipendenti e dobbiamo essere pagati. Non scendere in campo e non allenarci sarebbe andato a nostro discapito: star fermi tre mesi o far brutte figure è un male per tutti. Ci siamo riuniti nello spogliatoio e ci siamo compattati, poi certo cercheremo di risolvere i problemi che ci sono all'esterno. Noi il nostro dobbiamo farlo fino alla fine».

Ti ha sorpreso vedere il nome del Barletta affiancato al caso-Parma su alcuni quotidiani nazionali?

«No, il discorso è semplice: c'è una commissione di vigilanza che controlla e se non paghi il tuo nome vien fuori. Parma ha un buco molto più grande e ha una cassa di risonanza molto più importante: qui speriamo che tutto rientri nella norma e che da qui in avanti ci sia magari una mano da parte di qualcuno, in modo che possiamo arrivare in maniera tranquilla alla fine della stagione».

Che rapporto avete con il presidente Perpignano?
«Il presidente lo vediamo molto poco negli ultimi tempi: è venuto negli spogliatoi per dirci che aveva pagato gli stipendi di dicembre. Ripeto, noi vogliamo giocare e vogliamo essere retribuiti alle scadenze. A inizio stagione si conoscono le date per i pagamenti, poi durante l'anno ci possono essere imprevisti e nessuno lo nega, in questo caso ci sono stati: l'importante è che da qua alla fine si faccia di tutto perché non ve ne siano più».

Sabato arriva la Casertana, ad aprire un tris di partite molto impegnative in otto giorni: come si affrontano tre gare così ravvicinate?
«Questo lo vedrà il mister: noi ora pensiamo solo alla Casertana, formazione di valore che ha battuto il Lecce e vuole arrivare ai playoff. Credo sia un impegno simile a quello di Benevento: giochiamo però in casa e cercheremo di regalare ai tifosi una prestazione importante.

Quanto brucia ancora la sconfitta dell'andata, maturata nel finale?
«E' stata una partita che avevamo ripreso, poi su un calcio piazzato e una sponda abbiamo perso un punto. E' una delle partite sulle quali vi è rammarico, non lo nascondo».

Sul campo vi attende una penalizzazione: mister Sesia ha spesso detto che a 50 punti c'è la soglia-salvezza. Concordi?
«Se non abbiamo fatto male i calcoli, i punti che ci toglieranno saranno sei. Noi ragioniamo su questa classifica: credo che se dovessimo fare 14-15 punti di qui alla fine, non vi saranno problemi. Di certo, di qui a Pasqua viviamo un mese fondamentale».

Quale appello vuoi fare ai tifosi in vista di questo intenso finale?
«Ci sono stati sempre vicini e chiediamo a loro di sostenerci in massa, e alla fine spero si godranno un bello spettacolo, e magari un risultato importante. In questo momento in cui ci sono state delle difficoltà, stringendoci intorno alla squadra possiamo fare bene».
(Twitter: @GuerraLuca88)

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