
Calcio
Consigli per una trasferta in biancorosso: Latina
Decima puntata della rubrica in collaborazione con l'agenzia Pinguino Viaggi
Barletta - mercoledì 13 febbraio 2013
20.48
Barlettalife.it vuole sempre sorprendere i propri lettori: da questa stagione sportiva alle tante rubriche che offriamo per curare lo sport dal punto di vista prettamente tecnico se ne è aggiunta una che analizza in profondità il valore storico-artistico-culturale della località che ospita lo spettacolo sportivo. Con "Consigli per...una trasferta in biancorosso", per ogni impegno esterno del Barletta Calcio nel torneo di Prima Divisione Lega Pro, andremo a conoscere meglio i luoghi da visitare, i monumenti da conoscere e le prelibatezze da gustare della città che ospiterà i biancorossi, in un'esclusiva rubrica a cura dell'agenzia Pinguino Viaggi e dei suoi itinerari culturali ed eno-gastronomici. Oggi, per la puntata numero 10, è il turno di Latina:
La città
Latina è un comune italiano di 120.656 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nel Lazio. È una delle più giovani città d'Italia: fu fondata il 18 dicembre 1932 con il nome di Littoria ed assunse la denominazione attuale nel 1946. sorge nel cuore dell'Agro Pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante. La città si trova a pochi chilometri dal mar Tirreno e dai rilievi montuosi dei monti Lepini.
La fondazione
Il territorio comunale fu creato ricavandolo in larga parte da quello dell'attuale Cisterna di Latina (all'epoca Cisterna di Roma, poi dal 1935 Cisterna di Littoria), ma anche dai comuni di Nettuno e Sezze. Fu eretta a capoluogo della neonata provincia nel 1934. La propaganda fascista sfruttò l'opera della bonifica e la inserì all'interno della battaglia del grano, per combattere la crisi economica successiva all'autarchia. Mussolini si recava spesso nelle ex paludi e sono note le immagini propagandistiche di Mussolini che si mostra intento a lavorare il grano a torso nudo, insieme ai coloni. Il comune di Littoria fu popolato con l'immigrazione massiccia di coloni soprattutto veneti, friulani ed emiliani, oggi denominati nell'insieme comunità veneto-pontine, ai quali furono consegnati i poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti, similmente a quanto operato nei limitrofi comuni della pianura.
Monumenti e luoghi d'interesse
Latina è la maggiore delle città di fondazione dell'epoca fascista e conserva un centro storico unico nel nostro Paese e in passato candidato anche al titolo di "patrimonio dell'umanità" dell'UNESCO. Il centro si è sviluppato intorno alle due piazze: Piazza del Popolo (Piazza del Littorio all'epoca della fondazione), sede del Municipio con la caratteristica Torre Civica e la cosiddetta Fontana della Palla al centro. Su un lato della piazza si sviluppa invece il porticato dell'Intendenza di Finanza. L'altra piazza è piazza della Libertà (Piazza XXIII Marzo all'epoca della fondazione) sede della Prefettura. Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni che progettò anche la Stazione ferroviaria. L'edificio delle Poste, situato in piazzale Bonificatori (Largo XXVIII Ottobre all'epoca della fondazione), è una delle opere più conosciute di Mazzoni che conciliava l'architettura razionalista con richiami all'avanguardia futurista.
La squadra
L'Unione Sportiva Latina è la principale società calcistica della città di Latina, dove venne fondata al termine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, e successivamente rifondata a più riprese fino al 2009, anno in cui conseguì l'attuale denominazione. Attualmente milita nella Prima Divisione della Lega Pro.
La città di Latina quindi, nell'estate del 2009, aveva due compagini calcistiche a rappresentarla in Serie D, ed entrambe rivendicavano l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Dopo alcuni contatti e diversi negoziati andati a buon fine tra le due società, le stesse si resero conto che era meglio mettere da parte i dissapori ed unire le forze: pertanto avvenne la cessione del titolo del F.C. Latina al nuovo F.C. Rondinelle di Aprilia, per poter avere un solo team di Latina in Serie D, nato dal titolo sportivo della Virtus Latina e che ha preso il nome di Unione Sportiva Latina Calcio.
Tifoseria
I gruppi ultras della tifoseria nascono dagli anni 70 in poi. Il cuore pulsante è la Curva Nord dello Stadio Domenico Francioni, mentre la rivalità per eccellenza è quella con gli ultras ciociari del Frosinone, che dà vita al cosiddetto Derby del Basso Lazio, uno dei derby regionali più caldi, ove negli anni non sono mancati episodi di violenza. L'orientamento politico della tifoseria più accesa è incentrato su posizioni di estrema Destra in relazione all'origine Fascista della città pontina.
Gruppi Organizzati:
• Ultras Latina 1972: nel lontano 1972 un gruppo di appassionati crea l'omonimo club dedicato a Sante Palumbo, che diventa il primo riconosciuto nella storia dal Latina Calcio;
• Falange Nerazzurra: altro storico club di sostenitori della squadra nerazzurra, fondato nel 1978 e scioltosi nel 2002;
• Gruppo Sabaudia 1987: è il 1987 quando uno sparuto ma compatto gruppo di ragazzi nati e cresciuti a Sabaudia, ma tifosissimi del Latina Calcio, decide di fondare un gruppo attivo ancora oggi, che segue assiduamente i nerazzurri anche nelle trasferte campane e calabresi. In aperta polemica con le nuove società nerazzurre, il gruppo non seguì la squadra dal 2007 al 2010;
• Leone Alato
• Vecchia Guardia
• Opposta Fazione
• Brigata Littoria 1932: fondata nel 2002 allo scopo di ergere a club di riferimento tra i tifosi nerazzurri a seguito dello scioglimento della Falange, non seguì la squadra dal 2007 al 2010;
• Mascalzoni Latina: fondato nel 2002, l'anno del ripescaggio in C2, la cui denominazione fa il verso al team velico italiano partecipante all'America'sCup, che a sua volta trae origine dall'omonimo album del cantautore napoletano Pino Daniele;
Lo stadio
Il "Domenico Francioni" è situato nel cuore della città: la sua fondazione risale al 1932, ma è stato inaugurato nel 1935 sul progetto iniziale dell'architetto Oriolo Frezzotti per l'Opera Nazionale per i Combattenti come Stadio Comunale di Latina ed era il primo e principale impianto sportivo dell'allora città fondata da Benito Mussolini. Per via dei fatti avvenuti nella seconda guerra mondiale, la struttura subì dei notevoli danni e ciò che resta dell'impianto originario sono sei pilastri e l'ingresso principale che porta alla gradinata. Ha una capienza di 6.850 posti a sedere (8.000 in piedi), di cui 2.000 coperti.
La città
Latina è un comune italiano di 120.656 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nel Lazio. È una delle più giovani città d'Italia: fu fondata il 18 dicembre 1932 con il nome di Littoria ed assunse la denominazione attuale nel 1946. sorge nel cuore dell'Agro Pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante. La città si trova a pochi chilometri dal mar Tirreno e dai rilievi montuosi dei monti Lepini.
La fondazione
Il territorio comunale fu creato ricavandolo in larga parte da quello dell'attuale Cisterna di Latina (all'epoca Cisterna di Roma, poi dal 1935 Cisterna di Littoria), ma anche dai comuni di Nettuno e Sezze. Fu eretta a capoluogo della neonata provincia nel 1934. La propaganda fascista sfruttò l'opera della bonifica e la inserì all'interno della battaglia del grano, per combattere la crisi economica successiva all'autarchia. Mussolini si recava spesso nelle ex paludi e sono note le immagini propagandistiche di Mussolini che si mostra intento a lavorare il grano a torso nudo, insieme ai coloni. Il comune di Littoria fu popolato con l'immigrazione massiccia di coloni soprattutto veneti, friulani ed emiliani, oggi denominati nell'insieme comunità veneto-pontine, ai quali furono consegnati i poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti, similmente a quanto operato nei limitrofi comuni della pianura.
Monumenti e luoghi d'interesse
Latina è la maggiore delle città di fondazione dell'epoca fascista e conserva un centro storico unico nel nostro Paese e in passato candidato anche al titolo di "patrimonio dell'umanità" dell'UNESCO. Il centro si è sviluppato intorno alle due piazze: Piazza del Popolo (Piazza del Littorio all'epoca della fondazione), sede del Municipio con la caratteristica Torre Civica e la cosiddetta Fontana della Palla al centro. Su un lato della piazza si sviluppa invece il porticato dell'Intendenza di Finanza. L'altra piazza è piazza della Libertà (Piazza XXIII Marzo all'epoca della fondazione) sede della Prefettura. Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni che progettò anche la Stazione ferroviaria. L'edificio delle Poste, situato in piazzale Bonificatori (Largo XXVIII Ottobre all'epoca della fondazione), è una delle opere più conosciute di Mazzoni che conciliava l'architettura razionalista con richiami all'avanguardia futurista.
La squadra
L'Unione Sportiva Latina è la principale società calcistica della città di Latina, dove venne fondata al termine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, e successivamente rifondata a più riprese fino al 2009, anno in cui conseguì l'attuale denominazione. Attualmente milita nella Prima Divisione della Lega Pro.
La città di Latina quindi, nell'estate del 2009, aveva due compagini calcistiche a rappresentarla in Serie D, ed entrambe rivendicavano l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Dopo alcuni contatti e diversi negoziati andati a buon fine tra le due società, le stesse si resero conto che era meglio mettere da parte i dissapori ed unire le forze: pertanto avvenne la cessione del titolo del F.C. Latina al nuovo F.C. Rondinelle di Aprilia, per poter avere un solo team di Latina in Serie D, nato dal titolo sportivo della Virtus Latina e che ha preso il nome di Unione Sportiva Latina Calcio.
Tifoseria
I gruppi ultras della tifoseria nascono dagli anni 70 in poi. Il cuore pulsante è la Curva Nord dello Stadio Domenico Francioni, mentre la rivalità per eccellenza è quella con gli ultras ciociari del Frosinone, che dà vita al cosiddetto Derby del Basso Lazio, uno dei derby regionali più caldi, ove negli anni non sono mancati episodi di violenza. L'orientamento politico della tifoseria più accesa è incentrato su posizioni di estrema Destra in relazione all'origine Fascista della città pontina.
Gruppi Organizzati:
• Ultras Latina 1972: nel lontano 1972 un gruppo di appassionati crea l'omonimo club dedicato a Sante Palumbo, che diventa il primo riconosciuto nella storia dal Latina Calcio;
• Falange Nerazzurra: altro storico club di sostenitori della squadra nerazzurra, fondato nel 1978 e scioltosi nel 2002;
• Gruppo Sabaudia 1987: è il 1987 quando uno sparuto ma compatto gruppo di ragazzi nati e cresciuti a Sabaudia, ma tifosissimi del Latina Calcio, decide di fondare un gruppo attivo ancora oggi, che segue assiduamente i nerazzurri anche nelle trasferte campane e calabresi. In aperta polemica con le nuove società nerazzurre, il gruppo non seguì la squadra dal 2007 al 2010;
• Leone Alato
• Vecchia Guardia
• Opposta Fazione
• Brigata Littoria 1932: fondata nel 2002 allo scopo di ergere a club di riferimento tra i tifosi nerazzurri a seguito dello scioglimento della Falange, non seguì la squadra dal 2007 al 2010;
• Mascalzoni Latina: fondato nel 2002, l'anno del ripescaggio in C2, la cui denominazione fa il verso al team velico italiano partecipante all'America'sCup, che a sua volta trae origine dall'omonimo album del cantautore napoletano Pino Daniele;
Lo stadio
Il "Domenico Francioni" è situato nel cuore della città: la sua fondazione risale al 1932, ma è stato inaugurato nel 1935 sul progetto iniziale dell'architetto Oriolo Frezzotti per l'Opera Nazionale per i Combattenti come Stadio Comunale di Latina ed era il primo e principale impianto sportivo dell'allora città fondata da Benito Mussolini. Per via dei fatti avvenuti nella seconda guerra mondiale, la struttura subì dei notevoli danni e ciò che resta dell'impianto originario sono sei pilastri e l'ingresso principale che porta alla gradinata. Ha una capienza di 6.850 posti a sedere (8.000 in piedi), di cui 2.000 coperti.
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