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Calcio
Cicerelli: «Mi piacerebbe rimanere, ho tanta voglia di riscatto»
Dopo una stagione deludente il giovane attaccante biancorosso ha tanta voglia di ricominciare
Barletta - venerdì 4 luglio 2014
0.09
Emmanuele Cicerelli, è stato, molto probabilmente l'emblema del Barletta 2013-2014, un vorrei ma non posso, una illusione tramutatasi in incubo, una speranza disillusa. Adesso però, questo fa parte del passato e il 20enne attaccante (32 presenze e 3 gol con la maglia del Barletta in due stagioni) ha tanta voglia di voltare pagina, di dimostrare che il vero Cicerelli è quello che dell'ultima parte della stagione 2012-2013, quello che con naturalezza e sfrontatezza aveva contribuito alla salvezza, e non quello opaco e incapace di mostrare le proprie capacità visto lo scorso anno. A sole due settimane dallo start della nuova stagione, con il ritiro di Cascia ormai alle porte, ecco le sensazioni e i pensieri del giovane attaccante biancorosso.
Emmanuele, la scorsa stagione per te e per la squadra era partita sotto grandi auspici e sotto tante speranze, ma poi sappiamo come è andata, che spiegazione ti sei dato? Cosa è andato storto?
«Sicuramente è andato tutto storto, dal punto di vista personale so di aver deluso l'ambiente. Per questo motivo, spero di ripagare la fiducia ricevuta già da quest'anno, e non posso far altro che promettere il massimo impegno, alla fine i risultati verranno. Lo scorso anno, per me è arrivato tutto molto velocemente, sembrava andasse tutto a meraviglia, poi problemi fisici e problemi di testa mi hanno portato a non rendere come volevo e purtroppo non è andata bene».
Magari quest'anno con meno responsabilità potresti far meglio?
«Io non ho mai sentito la responsabilità più del dovuto, il mio era più un problema personale. Non riuscivo a capacitarmi di essermi conquistato un qualcosa e poi di averlo smarrito dopo poco tempo. Questo è stato un dispiacere per me e, mi rendo conto, anche per tutti i tifosi».
Hai avuto modo di parlare con il direttore Rizzieri della tua permanenza?
«Non ho parlato con il direttore Rizzieri, sicuramente avranno ancora tanto da fare. Non ho avuto chiamate da nessuno, nè del Barletta nè di altre società, ma alla fine, penso di poter rimanere e mi farebbe davvero piacere farlo perchè ho tanta voglia di prendermi una rivincita».
Da qualche giorno è ormai iniziata l'era di Giuseppe Perpignano ed è terminata quella di Roberto Tatò, come ha vissuto il passaggio?
«Non ho avuto ancora modo di conoscere il presidente Perpignano, ma spero che sia una persona straordinaria come lo è il presidente Tatò che ringrazio per non averci fatto mai mancare nulla e per aver portato avanti il Barletta fino alla fine. Credo che la nuova proprietà possa ripartire proprio dall'entusiasmo del presidente Tatò per restituire vitalità a tutta la piazza, che non aspetta altro che poter tornare a sorridere».
Non hai avuto modo nemmeno di scambiare due parole con mister Sesia?
«No, non ho parlato nemmeno con lui. Anche il mister per me sarà una scoperta, è un nome nuovo ma sicuramente saprà il fatto suo, sarò contento di poter apprendere i suoi metodi e i suoi insegnamenti».
In questo periodi di vacanza ti stai tenendo in allenamento?
«Si, si mi sto tenendo in allenamento, a dire la verità ho fatto poca vacanza e ho preferito rimanere accanto alla famiglia per rilassarmi».
Vuoi lanciare un messaggio ai tifosi?
«Spero di poter dare il meglio, prometto massimo impegno, poi quello che verrà, verrà. Mi auguro inoltre, ma ne sono certo, che i tifosi come sempre non ci abbandonino come è accaduto anche lo scorso anno nei momenti più bui, perchè sono davvero straordinari».
Emmanuele, la scorsa stagione per te e per la squadra era partita sotto grandi auspici e sotto tante speranze, ma poi sappiamo come è andata, che spiegazione ti sei dato? Cosa è andato storto?
«Sicuramente è andato tutto storto, dal punto di vista personale so di aver deluso l'ambiente. Per questo motivo, spero di ripagare la fiducia ricevuta già da quest'anno, e non posso far altro che promettere il massimo impegno, alla fine i risultati verranno. Lo scorso anno, per me è arrivato tutto molto velocemente, sembrava andasse tutto a meraviglia, poi problemi fisici e problemi di testa mi hanno portato a non rendere come volevo e purtroppo non è andata bene».
Magari quest'anno con meno responsabilità potresti far meglio?
«Io non ho mai sentito la responsabilità più del dovuto, il mio era più un problema personale. Non riuscivo a capacitarmi di essermi conquistato un qualcosa e poi di averlo smarrito dopo poco tempo. Questo è stato un dispiacere per me e, mi rendo conto, anche per tutti i tifosi».
Hai avuto modo di parlare con il direttore Rizzieri della tua permanenza?
«Non ho parlato con il direttore Rizzieri, sicuramente avranno ancora tanto da fare. Non ho avuto chiamate da nessuno, nè del Barletta nè di altre società, ma alla fine, penso di poter rimanere e mi farebbe davvero piacere farlo perchè ho tanta voglia di prendermi una rivincita».
Da qualche giorno è ormai iniziata l'era di Giuseppe Perpignano ed è terminata quella di Roberto Tatò, come ha vissuto il passaggio?
«Non ho avuto ancora modo di conoscere il presidente Perpignano, ma spero che sia una persona straordinaria come lo è il presidente Tatò che ringrazio per non averci fatto mai mancare nulla e per aver portato avanti il Barletta fino alla fine. Credo che la nuova proprietà possa ripartire proprio dall'entusiasmo del presidente Tatò per restituire vitalità a tutta la piazza, che non aspetta altro che poter tornare a sorridere».
Non hai avuto modo nemmeno di scambiare due parole con mister Sesia?
«No, non ho parlato nemmeno con lui. Anche il mister per me sarà una scoperta, è un nome nuovo ma sicuramente saprà il fatto suo, sarò contento di poter apprendere i suoi metodi e i suoi insegnamenti».
In questo periodi di vacanza ti stai tenendo in allenamento?
«Si, si mi sto tenendo in allenamento, a dire la verità ho fatto poca vacanza e ho preferito rimanere accanto alla famiglia per rilassarmi».
Vuoi lanciare un messaggio ai tifosi?
«Spero di poter dare il meglio, prometto massimo impegno, poi quello che verrà, verrà. Mi auguro inoltre, ma ne sono certo, che i tifosi come sempre non ci abbandonino come è accaduto anche lo scorso anno nei momenti più bui, perchè sono davvero straordinari».

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