
Calcio
Cascella-Di Cosola, incontro a Palazzo di Città per il futuro biancorosso
Ieri sera vertice tra il sindaco e il possibile compratore del Barletta Calcio
Barletta - giovedì 15 maggio 2014
1.03
Va avanti a piccoli passi e con lievi curvature la querelle per definire il futuro del Barletta Calcio, ad oggi nelle mani del presidente ad interim (le sue dimissioni saranno valide dal 30 giugno in avanti) Roberto Tatò. Ieri sera entro le mura di Palazzo di Città si sono infatti incontrati il sindaco Pasquale Cascella e il papabile compratore, sin qui l'unico a farsi avanti pubblicamente, rispondente al nome di Pasquale Di Cosola, figlio del compianto Franco con cui il Barletta raggiunse la serie B 27 anni fa. Il meeting, durato circa un'ora, ha messo da un lato fuori le curiosità del primo cittadino, interessato a capire come assicurare un futuro nel pallone al club, e dall'altro i progetti e gli obiettivi del possibile prossimo proprietario del Barletta Calcio, con esiti apparsi proficui.
Le parti si terranno in contatto nei prossimi giorni, ed è possibile che Cascella- che nel corso dell'incontro ha garantito disponibilità nella ricerca di forze imprenditoriali che possano essere utili al futuro del club- possa cercare di convocare Tatò e Di Cosola entro la metà della prossima settimana in Comune. Nei fatti il Barletta è in vendita a costo zero, salvo l'assunzione di obbligazioni per partecipare alla Lega Pro 2014/2015 e dei contratti in essere, pari in cifre lorde a circa un milione e 800 mila euro: proprio sui legami dell'ex dg Martino e di 9 calciatori (più Guglielmi in comproprietà e le posizioni di Cascione e Bijimine da definire con Bari e Perugia) in organico oltre il 30 giugno si gioca una partita importante tra le parti. Di Cosola da un lato vorrebbe trovare un Barletta "tagliato" del pesante ingaggio del direttore calabrese, dall'altro lato Tatò ha nicchiato a più riprese. Da ricostruire c'è tanto, a partire dallo staff societario quasi azzerato con le rescissioni contrattuali e passando per il settore tecnico, ma perlomeno il sodalizio biancorosso registra il numero 0 alla voce "debiti", situazione rara nella terza serie di questi tempi.
In attesa di conoscere l'eventuale "squadra" che Di Cosola potrebbe mettere in campo (dall'allenatore allo staff tecnico, con tanti nomi di ritorno fatti, fino ad eventuali spalle economiche) e di capire se e quali siano gli altri "mister X" interessati al Barletta di cui lo stesso Tatò aveva fatto menzione negli scorsi tempi, di certo restano le volontà proclamate dagli attori di concludere in modi congrui per l'iscrizione al prossimo torneo e dall'altro un mese e mezzo che separa il club dal baratro. Occorre tenere la guardia alta: intanto prosegue il cammino del progetto "Entra in azione", idea di azionariato popolare portata avanti da qualche mese dal Barletta Club "I Biancorossi", che ha quasi toccato le 200 unità ad oggi. E' tempo di scoprire le carte: Barletta e i suoi 92 anni di storia calcistica meritano un futuro all'altezza.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Le parti si terranno in contatto nei prossimi giorni, ed è possibile che Cascella- che nel corso dell'incontro ha garantito disponibilità nella ricerca di forze imprenditoriali che possano essere utili al futuro del club- possa cercare di convocare Tatò e Di Cosola entro la metà della prossima settimana in Comune. Nei fatti il Barletta è in vendita a costo zero, salvo l'assunzione di obbligazioni per partecipare alla Lega Pro 2014/2015 e dei contratti in essere, pari in cifre lorde a circa un milione e 800 mila euro: proprio sui legami dell'ex dg Martino e di 9 calciatori (più Guglielmi in comproprietà e le posizioni di Cascione e Bijimine da definire con Bari e Perugia) in organico oltre il 30 giugno si gioca una partita importante tra le parti. Di Cosola da un lato vorrebbe trovare un Barletta "tagliato" del pesante ingaggio del direttore calabrese, dall'altro lato Tatò ha nicchiato a più riprese. Da ricostruire c'è tanto, a partire dallo staff societario quasi azzerato con le rescissioni contrattuali e passando per il settore tecnico, ma perlomeno il sodalizio biancorosso registra il numero 0 alla voce "debiti", situazione rara nella terza serie di questi tempi.
In attesa di conoscere l'eventuale "squadra" che Di Cosola potrebbe mettere in campo (dall'allenatore allo staff tecnico, con tanti nomi di ritorno fatti, fino ad eventuali spalle economiche) e di capire se e quali siano gli altri "mister X" interessati al Barletta di cui lo stesso Tatò aveva fatto menzione negli scorsi tempi, di certo restano le volontà proclamate dagli attori di concludere in modi congrui per l'iscrizione al prossimo torneo e dall'altro un mese e mezzo che separa il club dal baratro. Occorre tenere la guardia alta: intanto prosegue il cammino del progetto "Entra in azione", idea di azionariato popolare portata avanti da qualche mese dal Barletta Club "I Biancorossi", che ha quasi toccato le 200 unità ad oggi. E' tempo di scoprire le carte: Barletta e i suoi 92 anni di storia calcistica meritano un futuro all'altezza.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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