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Calcio
Camilleri, le scuse che valgono la tregua
Dalle parole nel post-Paganese un rapporto ritrovato con i tifosi del Barletta?
Barletta - mercoledì 5 marzo 2014
«Ritengo di aver giocato davvero male oggi, ho fatto una prestazione al di sotto dei miei standard. Volevo solo chiedere scusa ai tifosi, credo che un giocatore come me non possa permettersi queste prestazioni. Oggi non c'ero con la testa. Fortunatamente i miei compagni sono riusciti a vincere, è stata una vittoria importante per noi soprattutto dal punto di vista morale. Ho chiesto io di parlare perchè quando gioco male mi piace assumermi le mie responsabilità». Testo di Enzo Camilleri, contesto la sala stampa del "Cosimo Puttilli" nel dopo-partita di Barletta-Paganese 3-2, giocata domenica scorsa. Al termine di una partita al di sotto della sufficienza, il neo-capitano (dopo l'addio di Allegretti) biancorosso, spesso contestato dall'ambiente, ha fatto "mea culpa", guadagnando consensi e in maturità di fronte al popolo biancorosso, con il quale il rapporto sin qui è stato tutt'altro che idilliaco.
Quella contro William e compagni era stata una prestazione complicata per il 22enne cresciuto nella Reggina e transitato anche per Chelsea, Juventus e Cagliari prima di arrivare in biancorosso nelle ore finali del calciomercato invernale 2013. Prova complicata dal fallo sul rigore che ha condotto al 2-2: «E' stata un'ingenuità clamorosa, che ha racchiuso una prestazione totalmente al di sotto della sufficienza. Volevo scusarmi con i tifosi perchè abbiamo rischiato di compromettere una partita in discesa». Scuse che arrivano sui tavoli di tanti cuori biancorossi, che spesso non hanno gradito le prestazioni del difensore calabrese e il suo legame con il dg Martino, messo sull'altare degli imputati per una stagione negativa dal punto di vista della classifica.
Nella scorsa stagione Camilleri era stato la guida di quella difesa inespugnabile che sotto la gestione dell'allenatore di Casalmaggiore aveva incassato appena 2 centri in 10 partite (playoff-salvezza con l'Andria inclusi), risultando tra le migliori d'Europa nel periodo compreso tra marzo e giugno. Quest'anno non ha reso al meglio, come buona parte dei suoi compagni, ed era stato inviso a buona parte della tifoseria che non vedeva in lui l'erede fascia al braccio di Riccardo Allegretti. Ora queste parole che riportano serenità e compattezza. Tanti onori, tanti oneri: Camilleri sembra averlo capito e le scuse di un calciatore che dovrebbe essere importante per motivare il resto della squadra vanno accettate. Ora starà al Barletta intero, chiamato a restituire dignità e onore al proprio cammino dopo una prima parte di stagione al ribasso, proseguire l'opera di "risanamento" del rapporto con la piazza camminando speditamente fino al termine della stagione, a partire dalla tappa di Perugia.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Quella contro William e compagni era stata una prestazione complicata per il 22enne cresciuto nella Reggina e transitato anche per Chelsea, Juventus e Cagliari prima di arrivare in biancorosso nelle ore finali del calciomercato invernale 2013. Prova complicata dal fallo sul rigore che ha condotto al 2-2: «E' stata un'ingenuità clamorosa, che ha racchiuso una prestazione totalmente al di sotto della sufficienza. Volevo scusarmi con i tifosi perchè abbiamo rischiato di compromettere una partita in discesa». Scuse che arrivano sui tavoli di tanti cuori biancorossi, che spesso non hanno gradito le prestazioni del difensore calabrese e il suo legame con il dg Martino, messo sull'altare degli imputati per una stagione negativa dal punto di vista della classifica.
Nella scorsa stagione Camilleri era stato la guida di quella difesa inespugnabile che sotto la gestione dell'allenatore di Casalmaggiore aveva incassato appena 2 centri in 10 partite (playoff-salvezza con l'Andria inclusi), risultando tra le migliori d'Europa nel periodo compreso tra marzo e giugno. Quest'anno non ha reso al meglio, come buona parte dei suoi compagni, ed era stato inviso a buona parte della tifoseria che non vedeva in lui l'erede fascia al braccio di Riccardo Allegretti. Ora queste parole che riportano serenità e compattezza. Tanti onori, tanti oneri: Camilleri sembra averlo capito e le scuse di un calciatore che dovrebbe essere importante per motivare il resto della squadra vanno accettate. Ora starà al Barletta intero, chiamato a restituire dignità e onore al proprio cammino dopo una prima parte di stagione al ribasso, proseguire l'opera di "risanamento" del rapporto con la piazza camminando speditamente fino al termine della stagione, a partire dalla tappa di Perugia.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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