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Calcio
Calcio, Top & Flop di Sorrento – Barletta
Bene Simoncelli e Petterini, da rivedere La Mantia e Romeo
Barletta - lunedì 12 novembre 2012
12.21
La prima volta non si scorda mai. È una prima volta da corsi e ricorsi storici, considerato che la prima vittoria stagionale del Barletta giunge proprio a Sorrento, una delle piazze che più sono rimaste indelebili nella memoria di tutti i tifosi biancorossi. Il Barletta si è "risvegliato" a Sorrento, vincendo per due reti ad una e mettendo in campo tutta quella grinta e quella voglia di far bene che erano mancate contro l'Andria. "Eroi" di giornata sono Jacopo Dezi e Luca Calapai, che rispondono al vantaggio iniziale dei rossoneri griffato Schenetti – l'ex Sud Tirol è alla seconda rete contro il Barletta. Merito anche a mister Stringara, che ha saputo mettere in campo una squadra più compatta, sicuramente più cinica e meno spettacolare, ma evidentemente più concreta. Ancora una volta il Barletta si conferma squadra da trasferta (5 punti su 6 totali raccolti lontano dal "Puttilli") e ora la classifica non fa più così paura. È (forse) la fine di un incubo? Solo i prossimi impegni stagionali potranno dimostrarlo, ma intanto analizziamo i momenti più importanti di Sorrento-Barletta attraverso i Top e i Flop di giornata:
TOP
Daniele Simoncelli: finalmente trova spazio dal primo minuto dopo un inspiegabile "ostracismo" che ad inizio stagione l'ha visto scendere in campo solo per scampoli di partita. Non è certo classificabile nella categoria "salvatori della patria", ma chiunque poteva facilmente notare che stava (e sta) attraversando un invidiabile periodo di forma. Dimostra di essere in palla anche a Sorrento, dove dal primo all'ultimo minuto di gioco si rende pericoloso con le sue ripartenze e con la sua velocità. Semina con costanza il panico tra gli avversari, e dimostra di non avere problemi di adattabilità con gli altri componenti dell'attacco.
Jacopo Dezi: ritrova lo smalto e la brillantezza che aveva dimostrato ad inizio stagione. Dona qualità al centrocampo "muscolare" disegnato da mister Stringara. Nel momento più complicato per i suoi, segna una rete tanto bella quanto importante: il pallonetto alla difesa rossonera è di pregevole fattura. Ancora una volta dimostra di avere i numeri dalla sua, anche se tatticamente risulta anche un po' indisciplinato. Può crescere ancora tanto, ma i numeri (e il tempo) sono dalla sua parte.
Luca Calapai: per la prima volta in stagione non parte da titolare, ma appena entra in campo dimostra di avere la carica agonistica giusta per fare bene. Si piazza sulla fascia di competenza e macina (come sempre chilometri su chilometri). Difende bene, e in avanti ci mette grinta e carattere.
Filippo Petterini: dalla panchina al posto "fisso". Si riappropria della fascia e lo fa con autorità, grinta ed esperienza. Mette spesso lo "zampino" nelle azioni che contano, dimostrando di attraversare un buon periodo di forma. In difesa contiene bene le avanzate dei campani, aggiungendo al reparto quel pizzico di esperienza che fino a questo momento sembrava mancare.
FLOP
Andrea La Mantia: se di flop si può parlare, visto e considerato che la sua prestazione non è largamente insufficiente. Lotta come un leone lì davanti, impensierendo i suoi diretti avversari. Non crea però più di tanto, limitandosi a fornire sponde interessanti per Simoncelli e per gli inserimenti dei centrocampisti. Nel secondo tempo il tecnico Stringara gli preferisce Ferreira per giocare palla al piede, e il Barletta si esprime meglio.
Fabio Romeo: il più incerto degli uomini del reparto arretrato. Alterna giocate importanti ad alcuni passaggi a vuoto. Soffre particolarmente l'intraprendenza dell'ispirato Arcuri, dal cui piede parte poi la rete del vantaggio dei padroni di casa. Può ancora migliorare nell'interpretazione della difesa a 3. Alcuni meccanismi e qualche movimento può essere perfezionato, ma c'è ancora tempo per assimilare le richieste di mister Stringara.
TOP
Daniele Simoncelli: finalmente trova spazio dal primo minuto dopo un inspiegabile "ostracismo" che ad inizio stagione l'ha visto scendere in campo solo per scampoli di partita. Non è certo classificabile nella categoria "salvatori della patria", ma chiunque poteva facilmente notare che stava (e sta) attraversando un invidiabile periodo di forma. Dimostra di essere in palla anche a Sorrento, dove dal primo all'ultimo minuto di gioco si rende pericoloso con le sue ripartenze e con la sua velocità. Semina con costanza il panico tra gli avversari, e dimostra di non avere problemi di adattabilità con gli altri componenti dell'attacco.
Jacopo Dezi: ritrova lo smalto e la brillantezza che aveva dimostrato ad inizio stagione. Dona qualità al centrocampo "muscolare" disegnato da mister Stringara. Nel momento più complicato per i suoi, segna una rete tanto bella quanto importante: il pallonetto alla difesa rossonera è di pregevole fattura. Ancora una volta dimostra di avere i numeri dalla sua, anche se tatticamente risulta anche un po' indisciplinato. Può crescere ancora tanto, ma i numeri (e il tempo) sono dalla sua parte.
Luca Calapai: per la prima volta in stagione non parte da titolare, ma appena entra in campo dimostra di avere la carica agonistica giusta per fare bene. Si piazza sulla fascia di competenza e macina (come sempre chilometri su chilometri). Difende bene, e in avanti ci mette grinta e carattere.
Filippo Petterini: dalla panchina al posto "fisso". Si riappropria della fascia e lo fa con autorità, grinta ed esperienza. Mette spesso lo "zampino" nelle azioni che contano, dimostrando di attraversare un buon periodo di forma. In difesa contiene bene le avanzate dei campani, aggiungendo al reparto quel pizzico di esperienza che fino a questo momento sembrava mancare.
FLOP
Andrea La Mantia: se di flop si può parlare, visto e considerato che la sua prestazione non è largamente insufficiente. Lotta come un leone lì davanti, impensierendo i suoi diretti avversari. Non crea però più di tanto, limitandosi a fornire sponde interessanti per Simoncelli e per gli inserimenti dei centrocampisti. Nel secondo tempo il tecnico Stringara gli preferisce Ferreira per giocare palla al piede, e il Barletta si esprime meglio.
Fabio Romeo: il più incerto degli uomini del reparto arretrato. Alterna giocate importanti ad alcuni passaggi a vuoto. Soffre particolarmente l'intraprendenza dell'ispirato Arcuri, dal cui piede parte poi la rete del vantaggio dei padroni di casa. Può ancora migliorare nell'interpretazione della difesa a 3. Alcuni meccanismi e qualche movimento può essere perfezionato, ma c'è ancora tempo per assimilare le richieste di mister Stringara.
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