Barletta Calcio 3
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Calcio, le pagelle di Barletta-Paganese

Si salvano in quattro, male Burzigotti

Davvero un fortino inespugnabile è il "Puttilli". Lo stadio di Barletta sta diventando un vero e proprio tabù non per gli avversari, bensì per gli stessi biancorossi. Dopo l'importante vittoria di Sorrento, la prima in ben 10 match di campionato, Piccinni e compagni tornano nel baratro, perdendo ancora una volta tra le mura amiche. Non certo una prestazione confortante per gli uomini di Stringara, che non sono riusciti ad impensierire più di tanto una Paganese cinica, esperta e ben costruita. Al termine dei 90 minuti regolamentari, è una rete di Girardi a punire un Barletta troppo evanescente. E la sconfitta arriva a margine dell'ennesima giornata non certo favorevole ai biancorossi, vista la vittoria del Catanzaro e il pareggio tra Andria e Carrarese. Continua dunque a piovere sul bagnato in casa Barletta Calcio, ma la sosta potrebbe servire alla causa biancorossa per ricaricare le pile dal punto di vista fisico e morale. Riviviamo ora le (poche) emozioni di Barletta-Paganese attraverso le pagelle di tutti gli interpreti scesi in campo al "Puttilli":

Pane 6: incolpevole sulla rete del vantaggio campano, anzi prova anche ad evitare l'inevitabile, vista la mancata marcatura di Girardi in piena area di rigore. Per il resto, per lui una partita attenta senza particolari sbavature. Assiste da spettatore non pagante al declino della sua squadra.

De Leidi 5.5: non certo una prestazione memorabile, ma certamente migliore di alcune delle sue ultime uscite. Soffre le incursioni degli avversari, ma tutto sommato se la cava. Dovrebbe avere più sicurezza in fase di impostazione e migliorare la reattività contro avversari più veloci.


Burzigotti 5-: questa volta le colpe in occasione del gol sono tutte sue. Si perde un colosso come Girardi, che nonostante l'altezza riesce a superarlo in agilità e destrezza. Per lui 45 minuti di totale sofferenza nella prima frazione, durante i quali gli attaccanti campani gli hanno fatto venire gli incubi. Girardi riesce infatti spesso e volentieri a vincere contrasti importanti e a costruire tante sponde interessanti, e il suo compagno di reparto Orlando non disdegna ficcanti incursioni. Nel finale esce per far spazio a Meduri, ma forse i suoi centimetri sarebbero stati utili davanti per un finale all'arma bianca.

Meduri s.v.

Romeo 5.5: ancora una volta, sotto le aspettative. Ci si attende da lui una gara ordinata, pulita e accorta, ma spesso risulta impreciso sia negli interventi difensivi che nell'impostazione. Probabilmente non si trova perfettamente a suo agio con la difesa a 3, le sue sicurezze migliorano con l'uscita di Burzigotti.

Calapai 6: al rientro da titolare, il giovanissimo terzino dimostra di che pasta è fatto. Attento in difesa, propositivo in fase offensiva. Davvero sfortunato quando colpisce il palo su iniziativa personale. Il futuro per lui è roseo e le sue sgroppate sulla fascia di competenza non possono che strappare applausi. Nel secondo tempo guadagna spazi importanti, ma l'azione spesso si trascina sull'altra fascia. La sua voglia è quella dei tempi migliori, peccato che spesso venga ignorato dai compagni...


Dezi 6: non molla mai il talentuoso centrocampista di proprietà del Napoli. Nel primo tempo lotta con caparbietà su tutte le palle, proponendosi con frequenza in avanti e provando spesso e volentieri il tiro dalla lunga distanza. Il coraggio non gli manca, la precisione si. Per lui 45 minuti di buon livello, poi si eclissa progressivamente quando è costretto ad un ruolo di maggiore copertura.

Piccinni 6: capitano…coraggioso. Uno dei pochi a meritare una sufficienza piena. Lotta strenuamente a centrocampo, prova ad arginare gli azzurro stellati, con dedizione ed attaccamento, ma basta per evitare la sconfitta. Ci mette spesso una pezza, dimostrando sul campo di meritare la "promozione" a capitano. Tutto sommato, non demerita.

Molina 5: altra partita conclusa per lui senza incidere nel match. In mezzo al campo non sembra trovarsi a suo agio e molto spesso è impreciso. Ampiamente insufficiente la sua condotta di gara. Lo si ricorda solo per un buon contrasto a centrocampo, tutto il resto è noia...

Petterini 5.5: scende ancora in campo dal primo minuto per dare più consistenza ed esperienza alla difesa, ma non incide più di tanto. Soffre le incursioni del dirimpettaio campano, e in avanti non graffia. Ci prova da calcio di punizione, ma la sua conclusione si infrange contro la barriera. Al termine del primo tempo rientra negli spogliatoi senza fare più ritorno in campo.

Simoncelli 5: non gli sembra vero di partire per la seconda volta titolare, ma causa alcune strane bizzarrie di natura tecnica si ritrova a fare il "finto nueve", con caratteristiche fisiche poco adatte a ricoprire un ruolo del genere. Fa quel che può contro l'attenta difesa della Paganese, tendendo a spostare il suo raggio d'azione sulla fascia. Non si esprime ai suoi livelli, ma è comprensibile visto che incarna il classico "pesce fuor d'acqua". Esce dopo 45 minuti.

Ferreira 5: primo tempo non positivo per il brasiliano, autore di una prova imprecisa, incolore e ai limiti dell'abulia. Nella prima frazione sbaglia tutto il possibile, poi si riscatta - almeno parzialmente - nella seconda, non riuscendo però ad incidere nell'economia del match.

La Mantia 5.5: nel primo tempo si sentiva la sua mancanza lì davanti, visto che il Barletta non riusciva a trovare sbocchi in avanti. Nella seconda frazione viene gettato nella mischia, ma non è così facile lottare contro gli esperti Fusco e Fernandez. Lui ci mette l'anima, risultando spesso pericoloso anche se non si ricordano sue conclusioni.

Carretta 5.5: per lui 45 minuti incoraggianti rispetto alle ultime uscite. Parte benissimo con due incursioni sulla fascia sinistra che fanno venire i brividi a Robertiello e compagni, poi al primo errore arriva l'ingiustificata bordata di mugugni e fischi. Piano piano si spegne, così come tutti i suoi compagni.


Stringara 5: manda in campo una formazione "strana", soprattutto dalla cintola in su. Opinabile la scelta di lasciare Mazzarani in panchina al posto di Petterini, in attacco preferisce giocare con due uomini di agilità. Certo, la sua squadra non subisce tantissimo, ma con Ferreira e Simoncelli lì davanti crea davvero pochissimo, e così difficilmente si può vincere. Le sostituzioni portano nuova linfa, ma quasi nulla dal punto di vista del gioco. Quando poi nei minuti finali servirebbe più peso specifico in attacco e il tecnico toscano fa entrare Meduri, non è difficile intuire che il materiale a sua disposizione è esiguo, ma lui ci mette del suo relegando l'unico altro centravanti a disposizione in tribuna.


Arbitro, signor Pelagatti di Arezzo 5.5: non una giornata facilissima per il giovane fischietto aretino. Gestisce una partita complicata con un buon piglio ed è spesso vicino all'azione. Unica pecca nella sua gestione il fallo di mano non fischiato in area paganese e qualche cartellino risparmiato nell'arco della partita.

Le pagelle della Paganese: Robertiello 5.5; Puglisi 6, Fernandez 6.5, Fusco 6.5; Ciarcià 6.5, Soligo 7, Romondini 6, Scarpa 6, Nunzella 7-; Girardi 7; Orlando 6 (Tortori 6). All. Grassadonia 6.5
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