
Calcio
Calcio, le pagelle di Barletta-Avellino 2-3
Allegretti fuori categoria, La Mantia fuori partita
Barletta - domenica 10 febbraio 2013
1.24
Ci vorrebbero due pagelle distinte per attribuire le giuste valutazioni ai protagonisti di Barletta-Avellino 2-3: una che renda i meriti fino al minuto 70, con i biancorossi in avanti per 2-0, e un'altra che li valuti da questo momento fino al fischio finale, dove il tabellone (virtuale, si intende) del "Cosimo Puttilli" recitava 3-2 per gli ospiti. Nemmeno il miglior regista di film horror della piazza avrebbe figurato una sorte tanto crudele e beffarda per il Barletta e i suoi tifosi. Sotto una pioggia incessante, nell'anticipo del turno numero 20 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, è passato l'Avellino, volato così in prima posizione, dopo che i biancorossi erano sul 2-0 a metà ripresa per effetto dei centri di Allegretti e Burzigotti. Tutto cancellato nel folle finale, quando le reti di Izzo, Castaldo (tra le proteste per un presunto fallo di Liverani) e Millesi hanno portato i tre punti ai lupi irpini, bravi e fortunati. Un suicidio in piena regola per il Barletta, che ora dovrà sperare nei mancati successi di Sorrento e Carrarese oggi pomeriggio per non ritrovarsi in coda alla classifica a fine giornata. Riviviamo in una sola tranche le prestazioni dei protagonisti, tra top e flop:
LIVERANI 5,5: Praticamente inoperoso fino al minuto 79, quando su una palla alzata da Burzigotti va a contrastare Zigoni ma non blocca la sfera con la dovuta precisione e permette prima a Fabbro poi a Castaldo il calcio per il tap-in decisivo. Sulle altre due reti irpine nulla può, per il resto non è chiamato in causa se non su sterili conclusioni dalla distanza. Nel finale i compagni lo lasciano solo, come solo è lui nella protesta davanti a Bindoni sul 2-2. Da quando è stato chiuso il mercato, senza l'arrivo di Bremec o chi per lui, ha subito 7 centri in due partite. INVOLUTO;
CALAPAI 6: Con il passaggio al 4-2-3-1 Novelli lo vuole molto più bloccato, così il Calapai galoppante di inizio stagione lascia il posto a un terzino ordinato ma troppo timido. Tiene bene De Angelis e Castaldo in fase difensiva dalle sue parti, ma non sfrutta a dovere, forse più per dettami tattici che per volontà proprie, gli spazi che la corsia destra gli presenta. DISCIPLINATO;
DE LEIDI 6: Fino al minuto 71, quando la sfida è ancora sul 2-0, può fregiarsi del ricordo di miglior partita in biancorosso. Preciso in fase di anticipo, determinato quando si tratta di "ringhiare" su Castaldo e compagnia bella, rammaricato quando colpisce la traversa intervenendo su punizione di Riccardo Allegretti. Nel finale, va in barca come il resto del reparto e vede le streghe dopo l'ingresso di Zigoni. B-SIDE;
BURZIGOTTI 6: Anche per il "Burzi" la partita ha un prima e un dopo: lo spartiacque sta nel gol che realizza con un preciso stacco sul calcio ricamato di Allegretti, il terzo in questo campionato, il terzo davanti al suo pubblico. Poi in difesa prima mette lo "zampino" sulla palla che dà il via al 2-2 irpino, si perde Castaldo sul 2-3 e commette un ingenuo quanto duro fallo sulla trequarti offensiva su Izzo, sul quale un severo Bindoni lo spedisce negli spogliatoi. Salterà la sfida da ex a Latina. LEADER MANCATO;
ROMEO 6: La sorpresa di giornata nel reparto arretrato: perfetto per un tempo e mezzo tanto in fase di copertura sia quando serve impostare il gioco e uscire palla al piede dalla difesa. Zappacosta non trova mai spazio dalle sue parti e servirà l'ingresso di Bariti, combinato con il calo di Dezi sulla sua fascia, per causargli più di un grattacapo. MATURO;
ALLEGRETTI 7,5 (IL MIGLIORE): Canta e porta la croce, per 90 e più minuti, su un terreno di gioco che non gli è certo congeniale. What else, direbbe una famosa pubblicità? "Re" Riccardo -per il centrocampo biancorosso ormai lo è, non ce ne voglia Innocenti- è l'unico in grado di dare ritmo e tempi al gioco del Barletta, portando "a scuola" i vari Massimo e Angiulli. Magistrale la punizione con la quale batte Di Masi per l'1-0, eccellente il calcio piazzato che pone sulla testa di Burzigotti per il raddoppio. DI UN'ALTRA CATEGORIA;
MOLINA 6: Novelli lo toglie dalla fascia e lo porta nel cuore del campo a fare da "scudiero" ad Allegretti, in luogo dello squalificato Piccinni. Lui risponde con il consueto dinamismo e un paio di intelligenti aperture, dimostrando di essere in crescita. Cala nel finale, quando il terreno pesante influisce sul suo fisico certo non da "panzer". VERSATILE;
CARRETTA 6: Fedele al suo cognome, tira avanti la squadra sulla corsia destra fino a quando ha fiato e gambe, ossia fino al 70esimo minuto circa. Fino ad allora tiene basso Bianco e si offre a supporto di La Mantia prima e Barbuti poi: nel finale cala fisicamente e mentalmente come il resto della squadra, ma conferma la sua maturazione. A SECCO;
MEDURI 5: Dopo un mese nel quale si era sempre contraddistinto come la sorpresa tattica, l'elemento nuovo del Barletta della gestione Novelli-2, ieri si è inabissato nel pantano del "Puttilli". Poco reattivo in fase di pressing, inefficace in fase di appoggio a La Mantia, è l'uomo in meno del centrocampo biancorosso. INVOLUTO;
Giusta la sostituzione con (DALL'OGLIO 5.5: Al rientro in campo dopo quattro mesi, denuncia la ruggine su un campo ai limiti della praticabilità. Tornerà utile in questa posizione con il passare del tempo. ARRUGGINITO);
DEZI 5: E' la sorpresa tattica di giornata: tutti si aspettavano Prutsch in mezzo e Molina a sinistra, invece Novelli ripropone il match-winner della vittoria contro il Pisa, confidando nel fatto che lui, proveniente dal Napoli, senta l'aria da derby e dia la scossa. Al contrario, sente odore di battaglia e poca tecnica da poter esporre, e si ritira troppo presto dalla contesa. Primo tempo sufficiente, annaspa nella ripresa davanti all'asse Zappacosta-Bariti. PULCINO BAGNATO;
(CAMILLERI s.v: Fa solo in tempo a esordire, senza praticamente toccare palla);
LA MANTIA 4,5 (IL PEGGIORE): Con il passare delle partite, continuiamo a chiederci dove sia finito il "fratello buono", quello che sino al match di Frosinone trovava la porta con una certa facilità e si mostrava centravanti con la "C" maiuscola anche in fase di possesso palla. Anche ieri, ha messo in mostra il suo B-side: cancellato dalla morsa Fabbro-Izzo, impreciso in fase di sponda, di lui si ricorda un solo, fiacco, tiro verso la porta. FANTASMA; fischiato dal suo pubblico al momento della sostituzione con (BARBUTI 6: Sta lentamente ritrovando la condizione. Novelli gli concede quasi un tempo e lui ripaga con tanto movimento e dinamismo, anche se sotto rete spreca una ghiotta ripartenza sul punteggio di 0-0. IN CRESCITA);
Allenatore- NOVELLI 6: E' l'esatta media tra il 7 con il quale andrebbe premiata l'impostazione della gara contro la seconda forza del torneo e il 5 per la gestione delle sostituzioni e il tracollo con il resto della squadra nel finale. Lancia Molina in mezzo al campo, ma non vede bene su Dezi, non a suo agio nella pozzanghera del "Puttilli". Nel finale non cambia prima uno dei due esterni di centrocampo e lascia le redini del gioco agli irpini. La sua giustificazione? Deve fare le nozze con i fichi secchi. BEFFATO;
TIFOSI 8: Con un tempo da lupi e la diretta televisiva, unite alla classifica certo non frizzante, era normale che il "Puttilli" non fosse gremito. I presenti però sostengono la squadra e sul 2-0 mostrano un entusiasmo da zona-playoff. Il silenzio che si ode al fischio finale è invece la perfetta sintesi della loro amarezza, persi in una stagione nella quale le gioie strozzate in gola cominciano a diventare troppe. STRESSATI;
Arbitro- BINDONI 5,5: Il fischietto lagunare si presenta come uno dei migliori della Can Pro, accreditato per il salto di categoria, ma al "Puttilli" non convince appieno per la gestione dei cartellini. Sul 2-2 le immagini televisive sembrano dargli ragione, ma sul "rosso" a Burzigotti mostra troppo zelo. SEVERO;
AVELLINO: Di Masi 5.5; Zappacosta 6, Fabbro 6, Izzo 6.5, Bianco 6; D'Angelo 6, Massimo 5.5, Angiulli 5.5 (Millesi 6.5); De Angelis 5.5 (Bariti 7); Castaldo 7, Biancolino 5 (Zigoni 7). All: Rastelli 6.5.
(Twitter: @GuerraLuca88)
LIVERANI 5,5: Praticamente inoperoso fino al minuto 79, quando su una palla alzata da Burzigotti va a contrastare Zigoni ma non blocca la sfera con la dovuta precisione e permette prima a Fabbro poi a Castaldo il calcio per il tap-in decisivo. Sulle altre due reti irpine nulla può, per il resto non è chiamato in causa se non su sterili conclusioni dalla distanza. Nel finale i compagni lo lasciano solo, come solo è lui nella protesta davanti a Bindoni sul 2-2. Da quando è stato chiuso il mercato, senza l'arrivo di Bremec o chi per lui, ha subito 7 centri in due partite. INVOLUTO;
CALAPAI 6: Con il passaggio al 4-2-3-1 Novelli lo vuole molto più bloccato, così il Calapai galoppante di inizio stagione lascia il posto a un terzino ordinato ma troppo timido. Tiene bene De Angelis e Castaldo in fase difensiva dalle sue parti, ma non sfrutta a dovere, forse più per dettami tattici che per volontà proprie, gli spazi che la corsia destra gli presenta. DISCIPLINATO;
DE LEIDI 6: Fino al minuto 71, quando la sfida è ancora sul 2-0, può fregiarsi del ricordo di miglior partita in biancorosso. Preciso in fase di anticipo, determinato quando si tratta di "ringhiare" su Castaldo e compagnia bella, rammaricato quando colpisce la traversa intervenendo su punizione di Riccardo Allegretti. Nel finale, va in barca come il resto del reparto e vede le streghe dopo l'ingresso di Zigoni. B-SIDE;
BURZIGOTTI 6: Anche per il "Burzi" la partita ha un prima e un dopo: lo spartiacque sta nel gol che realizza con un preciso stacco sul calcio ricamato di Allegretti, il terzo in questo campionato, il terzo davanti al suo pubblico. Poi in difesa prima mette lo "zampino" sulla palla che dà il via al 2-2 irpino, si perde Castaldo sul 2-3 e commette un ingenuo quanto duro fallo sulla trequarti offensiva su Izzo, sul quale un severo Bindoni lo spedisce negli spogliatoi. Salterà la sfida da ex a Latina. LEADER MANCATO;
ROMEO 6: La sorpresa di giornata nel reparto arretrato: perfetto per un tempo e mezzo tanto in fase di copertura sia quando serve impostare il gioco e uscire palla al piede dalla difesa. Zappacosta non trova mai spazio dalle sue parti e servirà l'ingresso di Bariti, combinato con il calo di Dezi sulla sua fascia, per causargli più di un grattacapo. MATURO;
ALLEGRETTI 7,5 (IL MIGLIORE): Canta e porta la croce, per 90 e più minuti, su un terreno di gioco che non gli è certo congeniale. What else, direbbe una famosa pubblicità? "Re" Riccardo -per il centrocampo biancorosso ormai lo è, non ce ne voglia Innocenti- è l'unico in grado di dare ritmo e tempi al gioco del Barletta, portando "a scuola" i vari Massimo e Angiulli. Magistrale la punizione con la quale batte Di Masi per l'1-0, eccellente il calcio piazzato che pone sulla testa di Burzigotti per il raddoppio. DI UN'ALTRA CATEGORIA;
MOLINA 6: Novelli lo toglie dalla fascia e lo porta nel cuore del campo a fare da "scudiero" ad Allegretti, in luogo dello squalificato Piccinni. Lui risponde con il consueto dinamismo e un paio di intelligenti aperture, dimostrando di essere in crescita. Cala nel finale, quando il terreno pesante influisce sul suo fisico certo non da "panzer". VERSATILE;
CARRETTA 6: Fedele al suo cognome, tira avanti la squadra sulla corsia destra fino a quando ha fiato e gambe, ossia fino al 70esimo minuto circa. Fino ad allora tiene basso Bianco e si offre a supporto di La Mantia prima e Barbuti poi: nel finale cala fisicamente e mentalmente come il resto della squadra, ma conferma la sua maturazione. A SECCO;
MEDURI 5: Dopo un mese nel quale si era sempre contraddistinto come la sorpresa tattica, l'elemento nuovo del Barletta della gestione Novelli-2, ieri si è inabissato nel pantano del "Puttilli". Poco reattivo in fase di pressing, inefficace in fase di appoggio a La Mantia, è l'uomo in meno del centrocampo biancorosso. INVOLUTO;
Giusta la sostituzione con (DALL'OGLIO 5.5: Al rientro in campo dopo quattro mesi, denuncia la ruggine su un campo ai limiti della praticabilità. Tornerà utile in questa posizione con il passare del tempo. ARRUGGINITO);
DEZI 5: E' la sorpresa tattica di giornata: tutti si aspettavano Prutsch in mezzo e Molina a sinistra, invece Novelli ripropone il match-winner della vittoria contro il Pisa, confidando nel fatto che lui, proveniente dal Napoli, senta l'aria da derby e dia la scossa. Al contrario, sente odore di battaglia e poca tecnica da poter esporre, e si ritira troppo presto dalla contesa. Primo tempo sufficiente, annaspa nella ripresa davanti all'asse Zappacosta-Bariti. PULCINO BAGNATO;
(CAMILLERI s.v: Fa solo in tempo a esordire, senza praticamente toccare palla);
LA MANTIA 4,5 (IL PEGGIORE): Con il passare delle partite, continuiamo a chiederci dove sia finito il "fratello buono", quello che sino al match di Frosinone trovava la porta con una certa facilità e si mostrava centravanti con la "C" maiuscola anche in fase di possesso palla. Anche ieri, ha messo in mostra il suo B-side: cancellato dalla morsa Fabbro-Izzo, impreciso in fase di sponda, di lui si ricorda un solo, fiacco, tiro verso la porta. FANTASMA; fischiato dal suo pubblico al momento della sostituzione con (BARBUTI 6: Sta lentamente ritrovando la condizione. Novelli gli concede quasi un tempo e lui ripaga con tanto movimento e dinamismo, anche se sotto rete spreca una ghiotta ripartenza sul punteggio di 0-0. IN CRESCITA);
Allenatore- NOVELLI 6: E' l'esatta media tra il 7 con il quale andrebbe premiata l'impostazione della gara contro la seconda forza del torneo e il 5 per la gestione delle sostituzioni e il tracollo con il resto della squadra nel finale. Lancia Molina in mezzo al campo, ma non vede bene su Dezi, non a suo agio nella pozzanghera del "Puttilli". Nel finale non cambia prima uno dei due esterni di centrocampo e lascia le redini del gioco agli irpini. La sua giustificazione? Deve fare le nozze con i fichi secchi. BEFFATO;
TIFOSI 8: Con un tempo da lupi e la diretta televisiva, unite alla classifica certo non frizzante, era normale che il "Puttilli" non fosse gremito. I presenti però sostengono la squadra e sul 2-0 mostrano un entusiasmo da zona-playoff. Il silenzio che si ode al fischio finale è invece la perfetta sintesi della loro amarezza, persi in una stagione nella quale le gioie strozzate in gola cominciano a diventare troppe. STRESSATI;
Arbitro- BINDONI 5,5: Il fischietto lagunare si presenta come uno dei migliori della Can Pro, accreditato per il salto di categoria, ma al "Puttilli" non convince appieno per la gestione dei cartellini. Sul 2-2 le immagini televisive sembrano dargli ragione, ma sul "rosso" a Burzigotti mostra troppo zelo. SEVERO;
AVELLINO: Di Masi 5.5; Zappacosta 6, Fabbro 6, Izzo 6.5, Bianco 6; D'Angelo 6, Massimo 5.5, Angiulli 5.5 (Millesi 6.5); De Angelis 5.5 (Bariti 7); Castaldo 7, Biancolino 5 (Zigoni 7). All: Rastelli 6.5.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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