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Calcio
Calcio, il Barletta riattacca la spina
Oggi la ripresa dei lavori, da L’Aquila al via l’ultima parte di campionato
Barletta - martedì 18 febbraio 2014
Orgoglio e (nessun) pregiudizio. E' quanto si chiede in questa parte finale del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, al Barletta Calcio di mister Nevio Orlandi: i biancorossi torneranno in campo oggi dopo 72 inedite ore di riposo, concesse alla truppa dall'allenatore di Casalmaggiore in corrispondenza con il turno di stop sancito dal calendario della competizione. Questo pomeriggio Camilleri e compagni torneranno ad allenarsi con vista su L'Aquila, prossima tappa in calendario, dove il Barletta farà a meno dello squalificato Ferreira, espulso nel derby perso contro il Lecce, ma ritroverà i giovani Guglielmi e Cicerelli.
Test di maturità
Con i playoff ormai distanti 11 punti e fuori dai radar biancorossi, con una stagione che in termini di classifica raramente ha avuto qualcosa da raccontare, è tempo di lavorare sulla crescita dei giovani ritenuti validi per la prossima stagione- ancora densa di nubi sul fronte societario- e potenzialmente portatori di frutti sul piano economico in casa di cessione estiva. Su questa linea veleggiano i vari D'Errico e Cane (in attesa di recupero dal ko alla caviglia) e altri aspirano a inserirsi: tra questi gli ultimi arrivati Ganz, Innocenti, Campagna e Bijimine, con quest'ultimo alla ricerca dell'esordio in biancorosso. Il finale di stagione porterà in dote ritorni importanti come quelli di Pippa e La Mantia, al campo e alle scelte societarie capire chi potrà far parte del gruppo nel finale di annata. Tra i tanti nomi, Romeo è il rebus principale: fuori da ormai tre mesi, il difensore salentino sembra ai margini della Prima Squadra.
Ricerca di conferme
Contro il Lecce si sono viste tracce di 4-3-2-1, modulo quasi inedito per un Barletta spesso caratterizzato dai tre componenti in difesa o in attacco, ma raramente spalmati in mediana. La via tracciata sembra quella: allora vien da chiedersi se Guglielmi sarà preferito a Cane come terzino destro e se Cicerelli potrebbe insidiare Ilari alle spalle di uno tra Ganz e La Mantia. Senza di loro la squadra è apparsa più "grintosa" a Lecce, ma il ridurne drasticamente l'impiego potrebbe frenarne bruscamente la crescita. Dubbi in campo che saranno riverberati in quel di L'Aquila, dove il Barletta cercherà di tornare alla rete in trasferta, gioia che manca dall'8 dicembre a Catanzaro: da allora i pareggi a reti bianche di Grosseto e Prato e i ko di Pisa (2-0) e Salerno (3-0).
La prova del nove
Al termine del campionato mancano 10 giornate, ma il Barletta scenderà in campo nove volte: nessun riposo aggiuntivo, solo uno forzato dalla sfida contro la Nocerina, programmata per il 27 aprile e in teoria- ricorsi permettendo- consegnata ai biancorossi per 3-0 complice l'esclusione dei campani dal torneo. Nel mezzo, dopo L'Aquila, vi saranno quattro impegni in trasferta, tra Perugia, Viareggio e Pontedera, e cinque gare casalinghe, con Paganese, Gubbio, Benevento, Catanzaro e Grosseto attese al "Puttilli". Da salvare ci sono i numeri, in particolare quelli di un attacco autore di appena 12 reti in stagione, e quelli di una squadra che da un anno e mezzo non supera la terz'ultima posizione. A disposizione tre mesi di campionato, quelli da cui deve nascere- almeno sul campo- il Barletta che verrà.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Test di maturità
Con i playoff ormai distanti 11 punti e fuori dai radar biancorossi, con una stagione che in termini di classifica raramente ha avuto qualcosa da raccontare, è tempo di lavorare sulla crescita dei giovani ritenuti validi per la prossima stagione- ancora densa di nubi sul fronte societario- e potenzialmente portatori di frutti sul piano economico in casa di cessione estiva. Su questa linea veleggiano i vari D'Errico e Cane (in attesa di recupero dal ko alla caviglia) e altri aspirano a inserirsi: tra questi gli ultimi arrivati Ganz, Innocenti, Campagna e Bijimine, con quest'ultimo alla ricerca dell'esordio in biancorosso. Il finale di stagione porterà in dote ritorni importanti come quelli di Pippa e La Mantia, al campo e alle scelte societarie capire chi potrà far parte del gruppo nel finale di annata. Tra i tanti nomi, Romeo è il rebus principale: fuori da ormai tre mesi, il difensore salentino sembra ai margini della Prima Squadra.
Ricerca di conferme
Contro il Lecce si sono viste tracce di 4-3-2-1, modulo quasi inedito per un Barletta spesso caratterizzato dai tre componenti in difesa o in attacco, ma raramente spalmati in mediana. La via tracciata sembra quella: allora vien da chiedersi se Guglielmi sarà preferito a Cane come terzino destro e se Cicerelli potrebbe insidiare Ilari alle spalle di uno tra Ganz e La Mantia. Senza di loro la squadra è apparsa più "grintosa" a Lecce, ma il ridurne drasticamente l'impiego potrebbe frenarne bruscamente la crescita. Dubbi in campo che saranno riverberati in quel di L'Aquila, dove il Barletta cercherà di tornare alla rete in trasferta, gioia che manca dall'8 dicembre a Catanzaro: da allora i pareggi a reti bianche di Grosseto e Prato e i ko di Pisa (2-0) e Salerno (3-0).
La prova del nove
Al termine del campionato mancano 10 giornate, ma il Barletta scenderà in campo nove volte: nessun riposo aggiuntivo, solo uno forzato dalla sfida contro la Nocerina, programmata per il 27 aprile e in teoria- ricorsi permettendo- consegnata ai biancorossi per 3-0 complice l'esclusione dei campani dal torneo. Nel mezzo, dopo L'Aquila, vi saranno quattro impegni in trasferta, tra Perugia, Viareggio e Pontedera, e cinque gare casalinghe, con Paganese, Gubbio, Benevento, Catanzaro e Grosseto attese al "Puttilli". Da salvare ci sono i numeri, in particolare quelli di un attacco autore di appena 12 reti in stagione, e quelli di una squadra che da un anno e mezzo non supera la terz'ultima posizione. A disposizione tre mesi di campionato, quelli da cui deve nascere- almeno sul campo- il Barletta che verrà.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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