
Calcio
Calcio, il Barletta e un amore rispun-Tatò
Entusiasmo, passione e programmazione a medio-lungo termine nelle parole del presidente
Barletta - sabato 5 gennaio 2013
Anno nuovo, nuova passione
Un ds nuovo di zecca con contratto fino al 2014, un presidente re-innamorato della sua città e della sua società e programmi di rafforzamento a medio-lungo termine: la prima conferenza stampa del 2013 in casa-Barletta ha portato volti e idee nuove. Doveva essere il giorno di Gabriele Martino, direttore sportivo che ha preso il posto gaudente di "vacatio legis" dopo l'addio di Pavone a metà dicembre: lo è stato, ma per buona parte il 4 gennaio 2013 ha portato in dote alla causa della tifoseria biancorossa e degli addetti ai lavori una notizia definitiva, una risposta al "domandone" sul futuro del Barletta Calcio, club alla ricerca di solide certezze e non di "bucce di banana". La domanda era nell'aria da tempo, da mesi, dopo l'avvio delle trattative con Pasquale Di Cosola, concluse dalla parte societaria con uno scarno comunicato nella giornata di ieri. La risposta, secca, è arrivata. Roberto Tatò ha deciso di continuare con il Barletta, assumendosi onori ed oneri del caso, e non sino a maggio, ma per un progetto che lo stesso presidente ha dichiarato a medio-lungo termine, "a prescindere dalla categoria in cui il Barletta giocherà nella prossima stagione". Il numero uno biancorosso ha spiegato di aver ritrovato l'entusiasmo sopito: "Abbiamo siglato un contratto che legherà Martino al nostro club fino al 2014.- questa la dichiarazione d'intenti di Tatò- In questo è insita la mia visione di un percorso sul lungo periodo, nell'idea di dare una sterzata al modo di fare calcio a Barletta. Il direttore non è venuto a Barletta per siglare un percorso che raddrizzasse errori del passato recente, ma per dare una nuova filosofia di calcio e restituire il sorriso a tifosi e al sottoscritto. Il calcio è anche passione. Ci siamo confrontati su tutti i ragionamenti. Nel direttore ho trovato una persona squisita dal punto di vista umano, personale e professionale";
Una scelta ponderata, un amore rides-tatò
Una passione per la piazza ridestata anche dalla conoscenza con il nuovo ds Martino, stando alle parole del presidente: "Sentivo forte la responsabilità verso il club, e questa è stata la prima scintilla. Sono rimasto spiazzato io per primo dalla posizione di classifica. Non potevo rimanere fermo davanti a questo. Poi il giorno 18 di dicembre mi sono dovuto guardare in giro e ho dovuto affacciarmi sul mercato, con voglia di far bene. Ho avuto contatti anche con altri direttori, ma alla mia porta si sono affacciati i peggiori lestofanti del mercato italiano, ma non mi sono lasciato intimorire. Avevo ristretto il mio obiettivo a due persone, e tra queste ho scelto Martino. L'altra opzione era un ds più giovane che in quel momento non mi convinceva. Di Martino mi ha colpito l'entusiasmo". Entusiasmo bifronte, quello messo in mostra dal duo Martino-Tatò, pronta ad agire in sinergia sul mercato e nelle stanze dei bottoni;
Si guarda oltre il 2013
Un indizio importante per capire fattibilità e tempi del rinnovato progetto biancorosso sarebbe stata la conoscenza della durata del contratto che avrebbe legato il nuovo direttore sportivo biancorosso Gabriele Martino e il club di via Veneto: se fosse stato fino a giugno 2013, probabilmente il ds si sarebbe trovato a lavorare sull'imminenza, sulla conquista della salvezza con l'inserimento di 2-3 rinforzi solidi ed esperti, obiettivo fondamentale per poter lavorare su una programmazione biennale, considerata la tragicomica riforma che la Lega Pro metterà in atto dal 2014-2015. Con la durata protratta fino a giugno 2014 o oltre, ora sarà possibile ragionare su un Barletta a lunga gittata con Tatò al timone. Il presidente biancorosso su questo è stato chiaro: "Vogliamo percorrere un lungo-medio periodo e programmare delle questioni. Dal prossimo anno vi sarà anche il fair-play finanziario, che è importante per le società di B, A e Lega Pro. Quindi è importante la programmazione, e noi abbiamo voglia ed entusiasmo per programmare";
Una sola nota stonata
Giovedì mattina, quando il Barletta Calcio ha ufficialmente comunicato in poche righe prima l'arrivo del ds Martino, svelando un "segreto di Pulcinella", ha di fatto annunciato la fine delle trattative per il passaggio di quote societarie con la cordata guidata da Pasquale Di Cosola. Chiuse dunque le porte del sodalizio biancorosso a nuovi ingressi. Una reazione insolita, se si pensa alla "richiesta d'aiuto" lanciata dal presidente Tatò in conferenza stampa a novembre: che il progetto proposto dalla controparte non l'abbia mai convinto? La spiegazione in merito ai motivi del naufragio della trattativa non è stata fornita dal numero uno biancorosso- tanto meno è stata precisamente richiesta- ma una nota stonata si può riscontrare. A fronte di un Di Cosola che in una recente intervista aveva fatto ai microfoni di Barlettalife.it "gli auguri al Presidente e al nuovo arrivato Gabriele Martino", non c'è stato un ringraziamento della controparte all'acquirente per l'interesse manifestato. Una piccola stonatura in una giornata comunque importante per il futuro del Barletta;
Acquisti sul campo e in società
Oltre al mercato che incombe ( "Non mi sono dato un tempo, una data: quando mi hanno detto che l'esigenza era il giorno 6, dissi chiaramente che sarebbe stato difficile. Io devo lavorare per far rendere al meglio quello che abbiamo e capire quanto prima cosa c'è di possibile. Una data-limite non c'è" ha spiegato Martino, il quale ha aggiunto che "il Barletta ha bisogno di calciatori che sposino in toto la difficoltà e dovranno avere voglia di lottare per un obiettivo che ha bisogno di abnegazione e totale disponibilità per Barletta"), la società si muove anche per mutare e rinnovare un organigramma sin qui composto da tanti ruoli e poco personale. "Con il direttore abbiamo parlato anche di queste cose. Per prima cosa pensiamo all'urgenza di ragionare positivamente sull'organico, ovviamente tratteremo anche la questione-organigramma: procederemo a un rafforzamento" ha ammesso Tatò. 2013, per il Barletta anche detto DuemilaCredici.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Un ds nuovo di zecca con contratto fino al 2014, un presidente re-innamorato della sua città e della sua società e programmi di rafforzamento a medio-lungo termine: la prima conferenza stampa del 2013 in casa-Barletta ha portato volti e idee nuove. Doveva essere il giorno di Gabriele Martino, direttore sportivo che ha preso il posto gaudente di "vacatio legis" dopo l'addio di Pavone a metà dicembre: lo è stato, ma per buona parte il 4 gennaio 2013 ha portato in dote alla causa della tifoseria biancorossa e degli addetti ai lavori una notizia definitiva, una risposta al "domandone" sul futuro del Barletta Calcio, club alla ricerca di solide certezze e non di "bucce di banana". La domanda era nell'aria da tempo, da mesi, dopo l'avvio delle trattative con Pasquale Di Cosola, concluse dalla parte societaria con uno scarno comunicato nella giornata di ieri. La risposta, secca, è arrivata. Roberto Tatò ha deciso di continuare con il Barletta, assumendosi onori ed oneri del caso, e non sino a maggio, ma per un progetto che lo stesso presidente ha dichiarato a medio-lungo termine, "a prescindere dalla categoria in cui il Barletta giocherà nella prossima stagione". Il numero uno biancorosso ha spiegato di aver ritrovato l'entusiasmo sopito: "Abbiamo siglato un contratto che legherà Martino al nostro club fino al 2014.- questa la dichiarazione d'intenti di Tatò- In questo è insita la mia visione di un percorso sul lungo periodo, nell'idea di dare una sterzata al modo di fare calcio a Barletta. Il direttore non è venuto a Barletta per siglare un percorso che raddrizzasse errori del passato recente, ma per dare una nuova filosofia di calcio e restituire il sorriso a tifosi e al sottoscritto. Il calcio è anche passione. Ci siamo confrontati su tutti i ragionamenti. Nel direttore ho trovato una persona squisita dal punto di vista umano, personale e professionale";
Una scelta ponderata, un amore rides-tatò
Una passione per la piazza ridestata anche dalla conoscenza con il nuovo ds Martino, stando alle parole del presidente: "Sentivo forte la responsabilità verso il club, e questa è stata la prima scintilla. Sono rimasto spiazzato io per primo dalla posizione di classifica. Non potevo rimanere fermo davanti a questo. Poi il giorno 18 di dicembre mi sono dovuto guardare in giro e ho dovuto affacciarmi sul mercato, con voglia di far bene. Ho avuto contatti anche con altri direttori, ma alla mia porta si sono affacciati i peggiori lestofanti del mercato italiano, ma non mi sono lasciato intimorire. Avevo ristretto il mio obiettivo a due persone, e tra queste ho scelto Martino. L'altra opzione era un ds più giovane che in quel momento non mi convinceva. Di Martino mi ha colpito l'entusiasmo". Entusiasmo bifronte, quello messo in mostra dal duo Martino-Tatò, pronta ad agire in sinergia sul mercato e nelle stanze dei bottoni;
Si guarda oltre il 2013
Un indizio importante per capire fattibilità e tempi del rinnovato progetto biancorosso sarebbe stata la conoscenza della durata del contratto che avrebbe legato il nuovo direttore sportivo biancorosso Gabriele Martino e il club di via Veneto: se fosse stato fino a giugno 2013, probabilmente il ds si sarebbe trovato a lavorare sull'imminenza, sulla conquista della salvezza con l'inserimento di 2-3 rinforzi solidi ed esperti, obiettivo fondamentale per poter lavorare su una programmazione biennale, considerata la tragicomica riforma che la Lega Pro metterà in atto dal 2014-2015. Con la durata protratta fino a giugno 2014 o oltre, ora sarà possibile ragionare su un Barletta a lunga gittata con Tatò al timone. Il presidente biancorosso su questo è stato chiaro: "Vogliamo percorrere un lungo-medio periodo e programmare delle questioni. Dal prossimo anno vi sarà anche il fair-play finanziario, che è importante per le società di B, A e Lega Pro. Quindi è importante la programmazione, e noi abbiamo voglia ed entusiasmo per programmare";
Una sola nota stonata
Giovedì mattina, quando il Barletta Calcio ha ufficialmente comunicato in poche righe prima l'arrivo del ds Martino, svelando un "segreto di Pulcinella", ha di fatto annunciato la fine delle trattative per il passaggio di quote societarie con la cordata guidata da Pasquale Di Cosola. Chiuse dunque le porte del sodalizio biancorosso a nuovi ingressi. Una reazione insolita, se si pensa alla "richiesta d'aiuto" lanciata dal presidente Tatò in conferenza stampa a novembre: che il progetto proposto dalla controparte non l'abbia mai convinto? La spiegazione in merito ai motivi del naufragio della trattativa non è stata fornita dal numero uno biancorosso- tanto meno è stata precisamente richiesta- ma una nota stonata si può riscontrare. A fronte di un Di Cosola che in una recente intervista aveva fatto ai microfoni di Barlettalife.it "gli auguri al Presidente e al nuovo arrivato Gabriele Martino", non c'è stato un ringraziamento della controparte all'acquirente per l'interesse manifestato. Una piccola stonatura in una giornata comunque importante per il futuro del Barletta;
Acquisti sul campo e in società
Oltre al mercato che incombe ( "Non mi sono dato un tempo, una data: quando mi hanno detto che l'esigenza era il giorno 6, dissi chiaramente che sarebbe stato difficile. Io devo lavorare per far rendere al meglio quello che abbiamo e capire quanto prima cosa c'è di possibile. Una data-limite non c'è" ha spiegato Martino, il quale ha aggiunto che "il Barletta ha bisogno di calciatori che sposino in toto la difficoltà e dovranno avere voglia di lottare per un obiettivo che ha bisogno di abnegazione e totale disponibilità per Barletta"), la società si muove anche per mutare e rinnovare un organigramma sin qui composto da tanti ruoli e poco personale. "Con il direttore abbiamo parlato anche di queste cose. Per prima cosa pensiamo all'urgenza di ragionare positivamente sull'organico, ovviamente tratteremo anche la questione-organigramma: procederemo a un rafforzamento" ha ammesso Tatò. 2013, per il Barletta anche detto DuemilaCredici.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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