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Calcio
Barletta, tre punti senza festeggiare
Nessuna partita a Nocera Inferiore, domenica di riflessione in attesa di nuove sul futuro
Barletta - domenica 27 aprile 2014
Sesta vittoria stagionale, secondo successo dell'anno in trasferta, primo 0-3 esterno, seconda partita dell'anno con tre reti all'attivo. Sarebbero numeri quasi rosei quelli del Barletta Calcio impegnato oggi pomeriggio al "San Francesco" di Nocera Inferiore, se non fosse che in terra campana gli spalti resteranno vuoti, i cancelli serrati e gli scarpini da gioco slacciati. Tutto perchè da diverse settimane il club campano è stato radiato dal campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, per i noti fatti risalenti al derby giocato e interrotto all'"Arechi" domenica 10 novembre 2013 contro la Salernitana. Fatalità della sorte, poche ore dopo il Barletta portava a casa la prima e unica (tale resterà) vittoria esterna di questo nefasto campionato grazie allo 0-1 di Gubbio firmato da Picci, uno dei tanti tasselli persi per strada nello sbiadito mosaico biancorosso dell'edizione 2013/2014.
24 punti in classifica con i tre conquistati a tavolino oggi pomeriggio, assenza totale di obiettivi ormai da mesi- mentre tante squadre alle 15 scenderanno in campo per provare ad assaltare la B o provare a giocarsi le ultime chance di playoff- una stagione condita da allenamenti in piazza, dimissioni anticipate di 8 mesi da parte del presidente Roberto Tatò, elementi di qualità accantonati e salutati senza ragione, giovani speranze "bruciate", confronti tra l'ex allenatore Orlandi e la tifoseria, ma soprattutto poco, pochissimo da ricordare nel rettangolo verde. In casa biancorossa è già tempo di pensare alla scarna eredità che questa stagione sportiva- la peggiore della storia professionistica in città- lascia in dote: all'orizzonte potrebbero esserci una cordata di imprenditori locali e una conferenza multi-partisan a cui saranno invitati tifosi, amministrazione e società, nel mirino l'obiettivo di salvare economicamente il Barletta Calcio e cercare di garantire un prosieguo al sodalizio biancorosso.
Al momento però ogni discorso sembra rinviato a fine campionato. Il nodo principale al momento resta il contratto del direttore generale Gabriele Martino, sollevato dal ruolo venti giorni fa ma ancora legato al Barletta Calcio da un contratto con scadenza a giugno 2016, il cui "peso" (pari a circa 400mila euro lordi complessivi) ancora grava nelle possibili trattative per itinere nel futuro del club: sembra facile pensare che se Tatò e gli eventuali acquirenti trovassero un accordo sui numeri dell'ex dg, i giochi diverrebbero più fluidi. In tal caso, chi subentrerebbe si troverebbe a rilevare un club con 12 calciatori sotto contratto oltre il 30 giugno 2014 (tra questi D'Errico, La Mantia, Cicerelli e Legras), con crediti in Lega e un potenziale di passione che varrebbe ben più della quota di circa 800mila euro da "sborsare" per l'iscrizione al torneo 2014/2015. Per ora, all'annata in corso si aggiunge un'altra dimenticabile cartolina: pallone fermo a metà campo e domenica di riflessione, l'ennesima, da affrontare.
(Twitter: @GuerraLuca88)
24 punti in classifica con i tre conquistati a tavolino oggi pomeriggio, assenza totale di obiettivi ormai da mesi- mentre tante squadre alle 15 scenderanno in campo per provare ad assaltare la B o provare a giocarsi le ultime chance di playoff- una stagione condita da allenamenti in piazza, dimissioni anticipate di 8 mesi da parte del presidente Roberto Tatò, elementi di qualità accantonati e salutati senza ragione, giovani speranze "bruciate", confronti tra l'ex allenatore Orlandi e la tifoseria, ma soprattutto poco, pochissimo da ricordare nel rettangolo verde. In casa biancorossa è già tempo di pensare alla scarna eredità che questa stagione sportiva- la peggiore della storia professionistica in città- lascia in dote: all'orizzonte potrebbero esserci una cordata di imprenditori locali e una conferenza multi-partisan a cui saranno invitati tifosi, amministrazione e società, nel mirino l'obiettivo di salvare economicamente il Barletta Calcio e cercare di garantire un prosieguo al sodalizio biancorosso.
Al momento però ogni discorso sembra rinviato a fine campionato. Il nodo principale al momento resta il contratto del direttore generale Gabriele Martino, sollevato dal ruolo venti giorni fa ma ancora legato al Barletta Calcio da un contratto con scadenza a giugno 2016, il cui "peso" (pari a circa 400mila euro lordi complessivi) ancora grava nelle possibili trattative per itinere nel futuro del club: sembra facile pensare che se Tatò e gli eventuali acquirenti trovassero un accordo sui numeri dell'ex dg, i giochi diverrebbero più fluidi. In tal caso, chi subentrerebbe si troverebbe a rilevare un club con 12 calciatori sotto contratto oltre il 30 giugno 2014 (tra questi D'Errico, La Mantia, Cicerelli e Legras), con crediti in Lega e un potenziale di passione che varrebbe ben più della quota di circa 800mila euro da "sborsare" per l'iscrizione al torneo 2014/2015. Per ora, all'annata in corso si aggiunge un'altra dimenticabile cartolina: pallone fermo a metà campo e domenica di riflessione, l'ennesima, da affrontare.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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