.jpg)
Calcio
Barletta, tra Bari e Prato novità tattiche e un mistero di nome Allegretti
Ieri nella sgambata del "Puttilli" prove di 3-4-3, il capitano in campo ancora non si vede
Barletta - venerdì 17 gennaio 2014
8.38
Il ritorno di Gennaro Delvecchio a Barletta, sebbene con la maglia avversaria, il ritorno del Bari al "Puttilli" a quattro anni di distanza dall'ultima volta, la rinnovata contestazione dei (pochi) presenti al direttore generale Gabriele Martino, timide voci di mercato tra smentite e abboccamenti. Il giovedì che conduce alla trasferta di Prato, in programma domenica al "Lungobisenzio" per il turno numero 20 del campionato di Prima Divisione, girone B, ha visto questi ingredienti condire la tavola del Barletta.
3-4-3, si torna alle origini?
Per un tempo, quello in cui erano in campo i presunti titolari, il Barletta ha retto agli attacchi del Bari, con il duo Camilleri-Di Bella "ok" e un volitivo Mantovani nel cuore della manovra. Male la corsia sinistra sull'asse Cascione-Cicerelli, con Zigon smarrito al centro dell'attacco. Guardando al campo, la nota di colore da riportare della sconfitta contro i "Galletti" di mister Alberti, figlia di una comprensibile superiorità dell'avversario di turno, ha portato in dote un numero che in casa biancorossa non si vedeva da un paio di mesi: il 3 associato alla parola "difensori". Nella prima frazione di gioco Orlandi ha aggiunto Maccarone, fuori dall'elenco dei titolari dall'8 dicembre nell'1-1 di Catanzaro, al duo Camilleri-Di Bella, avanzando di qualche metro Cane e Cascione. In regìa fiducia a Legras e Mantovani, con il trio D'Errico-Zigon-Cicerelli, con quest'ultimo beccato da pubblico sulle tribune, in avanti. Che l'allenatore di Casalmaggiore stia meditando un ritorno alle origini per rispondere all'assenza di Ilari? L'impressione è questa. In caso di 4-2-3-1, più probabile Branzani di Ferreira alle spalle di Zigon, con Cane destinato a riprendere il posto del baby Guglielmi a destra.
Allegretti, "manca l'ok medico"
Chi difficilmente sarà della gara a Prato è Riccardo Allegretti. "Su Allegretti mi ripeto per quello che ho sempre detto da tempo: in questo momento non ha l'ok medico. Tutto quello che è il resto del lavoro, di carattere fisico, organico e muscolare lo sta facendo da tempo. Fino ad oggi non può fare allenamenti in cui c'è contatto fisico". Le parole sono di mister Nevio Orlandi nel dopo-partita e riguardano il capitano biancorosso e il "mistero buffo" che ormai aleggia intorno alla sua impiegabilità e probabilmente alla sua permanenza nel Barletta Calcio. Dei 25 calciatori inclusi nella lista ieri consegnata in tribuna stampa, c'erano tutti i biancorossi in rosa ("Berretti" inclusi) tranne il capitano e Andrea La Mantia, quest'ultimo alle prese con il programma di recupero. Si può definire pienamente recuperato un calciatore che sostiene le sedute di allenamento con i suoi compagni fino alla partitella, per poi lasciare il campo e gli scarpini? L'interrogativo è firmato dai tifosi del Barletta Calcio e arriva sui tavoli di via Vittorio Veneto. Se l'ok medico non è arrivato, allora perchè il capitano si allena con la squadra, cosa che non accadeva fino alla scorsa settimana, e viene annoverato tra "tutti gli effettivi a disposizione" nei comunicati ufficiali? Cosa è cambiato? Il mistero resta e il calciatore, che ha assicurato a più riprese di voler restare a Barletta, continua a restare fuori. Ai fatti sembra di assistere a una guerra psicologica tra la società e l'esperto centrocampista, che non giova a nessuno.Ieri i tifosi l'hanno acclamato a fine gara, se un giorno lo faranno anche sul rettangolo verde, chi lo sa.
Calciomercato: fischi per Martino, tutto fermo o quasi
La parola "calciomercato" di questi tempi a Barletta è quasi un tabù. Da un lato mister Orlandi nicchia circa obiettivi e necessità, glissando il tutto con un "la società sa dove deve operare", dall'altro siamo fermi alle parole del presidente Roberto Tatò, che aveva assicurato un'entrata per ogni uscita, a patto di non effettuare altre spese. Bene, al momento siamo fermi agli addii di Picci e Prutsch e la rosa "senior" (al netto di integrazioni "Berretti") fa rima con coperta corta. Nel mezzo c'è il dg Martino: anche ieri lo scarno pubblico presente al "Putttilli" ha fatto presente la sua disapprovazione per l'operato al dirigente calabrese, ad oggi unico referente del club stante il silenzio del patron. E' vero, i fondi a disposizione sono pochi, ma all'orizzonte non si intravedono chiare strategie, sebbene le idee siano gratis. Ad ora le trattative in casa biancorossa si fermano alle smentite, come quella sul mediano Spinelli (Trapani) da parte del ds siciliano Faggiano, e alla linea verde. A proposito di giovani, strano annotare come Mazzotta, che recentemente ha parlato ai nostri microfoni da prossimo biancorosso e sul quale Orlandi aveva speso parole sabato prima di affrontare l'Ascoli, sembri oggi lontano dai radar: "Non si è mai allenato con la Prima Squadra, non lo conosco" ha spiegato l'allenatore di Casalmaggiore. Ieri, intanto, all'opera nel Bari c'era Partipilo, esterno offensivo classe 1994 che potrebbe arrivare a Barletta nei prossimi giorni. I nomi e le indicazioni però latitano, al contrario dell'insoddisfazione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
3-4-3, si torna alle origini?
Per un tempo, quello in cui erano in campo i presunti titolari, il Barletta ha retto agli attacchi del Bari, con il duo Camilleri-Di Bella "ok" e un volitivo Mantovani nel cuore della manovra. Male la corsia sinistra sull'asse Cascione-Cicerelli, con Zigon smarrito al centro dell'attacco. Guardando al campo, la nota di colore da riportare della sconfitta contro i "Galletti" di mister Alberti, figlia di una comprensibile superiorità dell'avversario di turno, ha portato in dote un numero che in casa biancorossa non si vedeva da un paio di mesi: il 3 associato alla parola "difensori". Nella prima frazione di gioco Orlandi ha aggiunto Maccarone, fuori dall'elenco dei titolari dall'8 dicembre nell'1-1 di Catanzaro, al duo Camilleri-Di Bella, avanzando di qualche metro Cane e Cascione. In regìa fiducia a Legras e Mantovani, con il trio D'Errico-Zigon-Cicerelli, con quest'ultimo beccato da pubblico sulle tribune, in avanti. Che l'allenatore di Casalmaggiore stia meditando un ritorno alle origini per rispondere all'assenza di Ilari? L'impressione è questa. In caso di 4-2-3-1, più probabile Branzani di Ferreira alle spalle di Zigon, con Cane destinato a riprendere il posto del baby Guglielmi a destra.
Allegretti, "manca l'ok medico"
Chi difficilmente sarà della gara a Prato è Riccardo Allegretti. "Su Allegretti mi ripeto per quello che ho sempre detto da tempo: in questo momento non ha l'ok medico. Tutto quello che è il resto del lavoro, di carattere fisico, organico e muscolare lo sta facendo da tempo. Fino ad oggi non può fare allenamenti in cui c'è contatto fisico". Le parole sono di mister Nevio Orlandi nel dopo-partita e riguardano il capitano biancorosso e il "mistero buffo" che ormai aleggia intorno alla sua impiegabilità e probabilmente alla sua permanenza nel Barletta Calcio. Dei 25 calciatori inclusi nella lista ieri consegnata in tribuna stampa, c'erano tutti i biancorossi in rosa ("Berretti" inclusi) tranne il capitano e Andrea La Mantia, quest'ultimo alle prese con il programma di recupero. Si può definire pienamente recuperato un calciatore che sostiene le sedute di allenamento con i suoi compagni fino alla partitella, per poi lasciare il campo e gli scarpini? L'interrogativo è firmato dai tifosi del Barletta Calcio e arriva sui tavoli di via Vittorio Veneto. Se l'ok medico non è arrivato, allora perchè il capitano si allena con la squadra, cosa che non accadeva fino alla scorsa settimana, e viene annoverato tra "tutti gli effettivi a disposizione" nei comunicati ufficiali? Cosa è cambiato? Il mistero resta e il calciatore, che ha assicurato a più riprese di voler restare a Barletta, continua a restare fuori. Ai fatti sembra di assistere a una guerra psicologica tra la società e l'esperto centrocampista, che non giova a nessuno.Ieri i tifosi l'hanno acclamato a fine gara, se un giorno lo faranno anche sul rettangolo verde, chi lo sa.
Calciomercato: fischi per Martino, tutto fermo o quasi
La parola "calciomercato" di questi tempi a Barletta è quasi un tabù. Da un lato mister Orlandi nicchia circa obiettivi e necessità, glissando il tutto con un "la società sa dove deve operare", dall'altro siamo fermi alle parole del presidente Roberto Tatò, che aveva assicurato un'entrata per ogni uscita, a patto di non effettuare altre spese. Bene, al momento siamo fermi agli addii di Picci e Prutsch e la rosa "senior" (al netto di integrazioni "Berretti") fa rima con coperta corta. Nel mezzo c'è il dg Martino: anche ieri lo scarno pubblico presente al "Putttilli" ha fatto presente la sua disapprovazione per l'operato al dirigente calabrese, ad oggi unico referente del club stante il silenzio del patron. E' vero, i fondi a disposizione sono pochi, ma all'orizzonte non si intravedono chiare strategie, sebbene le idee siano gratis. Ad ora le trattative in casa biancorossa si fermano alle smentite, come quella sul mediano Spinelli (Trapani) da parte del ds siciliano Faggiano, e alla linea verde. A proposito di giovani, strano annotare come Mazzotta, che recentemente ha parlato ai nostri microfoni da prossimo biancorosso e sul quale Orlandi aveva speso parole sabato prima di affrontare l'Ascoli, sembri oggi lontano dai radar: "Non si è mai allenato con la Prima Squadra, non lo conosco" ha spiegato l'allenatore di Casalmaggiore. Ieri, intanto, all'opera nel Bari c'era Partipilo, esterno offensivo classe 1994 che potrebbe arrivare a Barletta nei prossimi giorni. I nomi e le indicazioni però latitano, al contrario dell'insoddisfazione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 




.jpg)

.jpg)

