
Calcio
Barletta: nuovo modulo, nuove ambizioni?
Dopo il successo sull’Afragolese salgono le quotazioni dei biancorossi in vista del derbissimo di Brindisi
Barletta - lunedì 7 novembre 2022
18.02
D'accordo, nel calcio, come nella vita, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, quindi guai ad esaltarsi. Tuttavia, non possiamo fare a meno di prendere atto che, alla luce del brillante pareggio di Casarano, e ancor più della bella vittoria ottenuta al Puttilli contro la temibile Afragolese, parlare di obiettivo salvezza per il Barletta a questo punto sarebbe decisamente riduttivo, visto il crescendo di prestazioni della squadra di Farina.
Dove potrà arrivare questo Barletta a questo punto lo sanno solo gli Dei del pallone. Per quanto riguarda invece noi infimi comuni mortali, una parvenza di risposta a questo intrigante quesito già si potrà intravedere al termine del rovente derby contro il Brindisi che si disputerà domenica prossima al "Fanuzzi".
Brindisi-Barletta però riguarda l'immediato futuro. Per quanto invece concerne la strettissima attualità, il successo contro l'Afragolese pone l'accento su due importanti certezze sulla squadra di Farina: la grande solidità difensiva (i biancorossi hanno il secondo miglior reparto arretrato del girone H dopo quello del Nardò); e il nuovo modulo offensivo senza prime punte di ruolo, che pare abbinare perfettamente bel gioco e concretezza. E a proposito del nuovo e "spagnoleggiante" modulo offensivo con cui il Barletta era sceso in campo già a Casarano, il dubbio del lettore a questo punto è inevitabile: ma Lattanzio e Pignataro? La risposta a questa domanda è semplice: devono solo sbloccarsi dal punto di vista realizzativo, cosa che prima o poi accadrà (Farina, ne siamo sicurissimi, non aspetta altro) perché questo ritardo nell'appuntamento con il gol pare più che altro dovuto a questione di ambientamento: a una nuova realtà come quella del Barletta per Ricky; e alla nuova categoria per l'iconico "Anthony".
Del resto lo scotto del cambiamento per chi è abituato a segnare caterve di gol, presto o tardi viene pagato da tutti gli attaccanti a qualsiasi livello: si pensi, ad esempio, al primo anno a Parigi di "Sua Immensità" Lionel Messi.
Ma per discutere sulle ambizioni del Barletta di qui a fine torneo, c'è bisogno di confrontarle con quelle degli avversari, a partire dalla capolista Cavese che guarda tutti dall'alto coi suoi 23 punti (due in più del Fasano, cinque in più del trio Barletta-Brindisi-Nardò). Gli aquilotti, che dopo il Molfetta hanno superato in casa per 1-0 anche il pericolante Bitonto, stanno sfruttando al massimo un calendario piuttosto favorevole e paiono destinati a restare in vetta al girone, almeno fino all'arrivo di quegli scontri diretti che gli uomini di mister Troise hanno dimostrato di soffrire: vedi sconfitta interna col Barletta e pareggi con Nardò e Fasano.
E a proposito di Fasano, gran bel successo degli uomini di mister Tisci, che al "Curlo" superano con un netto 2-0 un fin qui deludente Casarano. E a proposito di delusioni, non se la passa meglio il Brindisi, prossimo avversario del Barletta, caduto sul campo di un Matera in netta ripresa.
Finisce invece a reti bianche l'altro derby della Puglia meridionale tra il Nardò e il solito Martina formato trasferta, mentre si affaccia a ridosso della zona play off la Team Altamura, che al "D'Angelo" rifila un sonoro 3-0 al Lavello di mister Zeman Junior.
Per quel che riguarda la zona calda della classifica, secondo successo stagionale del Molfetta a spese di un Gravina ancora allergico alla vittoria, mentre un Francavilla in Sinni in gran forma ottiene un preziosissimo punto sul difficile campo del Gladiator.
Finisce in parità, infine, il derby campano tra la Puteolana fanalino di coda e una sempre più enigmatica Nocerina.
Dove potrà arrivare questo Barletta a questo punto lo sanno solo gli Dei del pallone. Per quanto riguarda invece noi infimi comuni mortali, una parvenza di risposta a questo intrigante quesito già si potrà intravedere al termine del rovente derby contro il Brindisi che si disputerà domenica prossima al "Fanuzzi".
Brindisi-Barletta però riguarda l'immediato futuro. Per quanto invece concerne la strettissima attualità, il successo contro l'Afragolese pone l'accento su due importanti certezze sulla squadra di Farina: la grande solidità difensiva (i biancorossi hanno il secondo miglior reparto arretrato del girone H dopo quello del Nardò); e il nuovo modulo offensivo senza prime punte di ruolo, che pare abbinare perfettamente bel gioco e concretezza. E a proposito del nuovo e "spagnoleggiante" modulo offensivo con cui il Barletta era sceso in campo già a Casarano, il dubbio del lettore a questo punto è inevitabile: ma Lattanzio e Pignataro? La risposta a questa domanda è semplice: devono solo sbloccarsi dal punto di vista realizzativo, cosa che prima o poi accadrà (Farina, ne siamo sicurissimi, non aspetta altro) perché questo ritardo nell'appuntamento con il gol pare più che altro dovuto a questione di ambientamento: a una nuova realtà come quella del Barletta per Ricky; e alla nuova categoria per l'iconico "Anthony".
Del resto lo scotto del cambiamento per chi è abituato a segnare caterve di gol, presto o tardi viene pagato da tutti gli attaccanti a qualsiasi livello: si pensi, ad esempio, al primo anno a Parigi di "Sua Immensità" Lionel Messi.
Ma per discutere sulle ambizioni del Barletta di qui a fine torneo, c'è bisogno di confrontarle con quelle degli avversari, a partire dalla capolista Cavese che guarda tutti dall'alto coi suoi 23 punti (due in più del Fasano, cinque in più del trio Barletta-Brindisi-Nardò). Gli aquilotti, che dopo il Molfetta hanno superato in casa per 1-0 anche il pericolante Bitonto, stanno sfruttando al massimo un calendario piuttosto favorevole e paiono destinati a restare in vetta al girone, almeno fino all'arrivo di quegli scontri diretti che gli uomini di mister Troise hanno dimostrato di soffrire: vedi sconfitta interna col Barletta e pareggi con Nardò e Fasano.
E a proposito di Fasano, gran bel successo degli uomini di mister Tisci, che al "Curlo" superano con un netto 2-0 un fin qui deludente Casarano. E a proposito di delusioni, non se la passa meglio il Brindisi, prossimo avversario del Barletta, caduto sul campo di un Matera in netta ripresa.
Finisce invece a reti bianche l'altro derby della Puglia meridionale tra il Nardò e il solito Martina formato trasferta, mentre si affaccia a ridosso della zona play off la Team Altamura, che al "D'Angelo" rifila un sonoro 3-0 al Lavello di mister Zeman Junior.
Per quel che riguarda la zona calda della classifica, secondo successo stagionale del Molfetta a spese di un Gravina ancora allergico alla vittoria, mentre un Francavilla in Sinni in gran forma ottiene un preziosissimo punto sul difficile campo del Gladiator.
Finisce in parità, infine, il derby campano tra la Puteolana fanalino di coda e una sempre più enigmatica Nocerina.