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Calcio
Barletta Calcio, primi passi per la difesa 2014/2015
Nel mirino di Rizzieri l'ex Carrarese Teso, reparto in fase di restyling
Barletta - lunedì 7 luglio 2014
"La difesa è il miglior attacco" recita un antico detto del mondo del calcio. E allora, nel Barletta Calcio 2014/2015, le figurine da attaccare sull'album biancorosso per allestire il reparto arretrato al momento risultano davvero parecchie: croce e delizia di via Vittorio Veneto nell'ultimo anno e mezzo, la difesa biancorossa è passata dall'essere la meno battuta dei campionati professionisti europei nel periodo marzo-giugno 2013 sotto la guida di Nevio Orlandi (2 reti al passivo in 10 partite tra regular season e playout) all'assomigliare sempre più a una gruviera, risultando la seconda porta più battuta della scorsa annata tra i "pro" e rimediando nel solo 2014 30 reti in 14 gare di campionato.
Pur confermando diversi interpreti di quella indimenticata salvezza, il Barletta 2013/2014 non aveva sortito gli stessi effetti-bunker, quelli sperati e auspicati da dirigenza e ambiente. Liverani in più di un'occasione ha "salvato la baracca", pur non essendo esente da colpe. In netto calo era apparso infatti tutto il reparto: l'unico a salvarsi era stato Di Bella, sempre in grado di mantenere standard alti e oggi a Lamezia. Maccarone era sembrato troppo acerbo, Romeo aveva pagato gli infortuni, Camilleri non aveva ripetuto gli standard ammirati al suo arrivo, Guglielmi, Ferreira e Bijimine erano risultati troppo giovani per un palcoscenico così importante. Sulle fasce, Cane aveva ben reso fino a febbraio, e dall'altra parte sia Cascione che Pippa non avevano garantito continuità. Di questi interpreti, i soli Cane e Liverani faranno parte della rosa a disposizione di Sesia e del 4-4-2 dell'allenatore torinese: sotto contratto c'è anche Maccarone, destinato a partire. Così, ad occhio, mancano cinque o sei difensori per completare il reparto.
Da rifare c'è il centro della difesa: il nome più caldo oggi è quello di Dario Teso, centrale classe 1985 che ha all'attivo 8 anni di Lega Pro con le maglie di Jesolo, Unione Venezia, Bassano Virtus, Tritium e Carrarese, con 185 presenze e 9 reti. Un metro e 85, abile nel gioco aereo, Teso è oggi svincolato e i contatti tra il ds Rizzieri e il suo procuratore sono attivi da qualche giorno. Teso è stato peraltro compagno di squadra di Floriano nella Tritium tra il 2010 e il 2012. E' stato sondato anche Pietro Zammuto, ex Martina Franca e Piacenza, con 78 presenze in B e 48 in C1 con Sambenedettese, Avellino e Treviso. Dopo le 30 partite in Valle d'Itria della scorsa stagione, il centrale 28enne cresciuto nella Juventus è senza contratto. Appare invece leggermente raffreddata la pista che conduceva a Devis Nossa, 29enne tra Pro Patria e Entella nell'annata 2013/2014 e già di passaggio a Barletta nel 2010, mentre resta da valutare la posizione di qualche "Berretti", Luca Pellegrino (classe 1996) su tutti. In ballo diversi nomi, tra cui anche i babies di Sampdoria e Toro (Luca Piana, 20 anni, ex Viareggio e giovanili blucerchiate, è uno di questi). «Per la prossima settimana (quella al via oggi, ndr) arriveranno due o tre rinforzi-aveva spiegato Rizzieri-Sicuramente un difensore, un centrocampista e un attaccante». Probabile che davanti a Liverani non ci sia più tanta solitudine.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Pur confermando diversi interpreti di quella indimenticata salvezza, il Barletta 2013/2014 non aveva sortito gli stessi effetti-bunker, quelli sperati e auspicati da dirigenza e ambiente. Liverani in più di un'occasione ha "salvato la baracca", pur non essendo esente da colpe. In netto calo era apparso infatti tutto il reparto: l'unico a salvarsi era stato Di Bella, sempre in grado di mantenere standard alti e oggi a Lamezia. Maccarone era sembrato troppo acerbo, Romeo aveva pagato gli infortuni, Camilleri non aveva ripetuto gli standard ammirati al suo arrivo, Guglielmi, Ferreira e Bijimine erano risultati troppo giovani per un palcoscenico così importante. Sulle fasce, Cane aveva ben reso fino a febbraio, e dall'altra parte sia Cascione che Pippa non avevano garantito continuità. Di questi interpreti, i soli Cane e Liverani faranno parte della rosa a disposizione di Sesia e del 4-4-2 dell'allenatore torinese: sotto contratto c'è anche Maccarone, destinato a partire. Così, ad occhio, mancano cinque o sei difensori per completare il reparto.
Da rifare c'è il centro della difesa: il nome più caldo oggi è quello di Dario Teso, centrale classe 1985 che ha all'attivo 8 anni di Lega Pro con le maglie di Jesolo, Unione Venezia, Bassano Virtus, Tritium e Carrarese, con 185 presenze e 9 reti. Un metro e 85, abile nel gioco aereo, Teso è oggi svincolato e i contatti tra il ds Rizzieri e il suo procuratore sono attivi da qualche giorno. Teso è stato peraltro compagno di squadra di Floriano nella Tritium tra il 2010 e il 2012. E' stato sondato anche Pietro Zammuto, ex Martina Franca e Piacenza, con 78 presenze in B e 48 in C1 con Sambenedettese, Avellino e Treviso. Dopo le 30 partite in Valle d'Itria della scorsa stagione, il centrale 28enne cresciuto nella Juventus è senza contratto. Appare invece leggermente raffreddata la pista che conduceva a Devis Nossa, 29enne tra Pro Patria e Entella nell'annata 2013/2014 e già di passaggio a Barletta nel 2010, mentre resta da valutare la posizione di qualche "Berretti", Luca Pellegrino (classe 1996) su tutti. In ballo diversi nomi, tra cui anche i babies di Sampdoria e Toro (Luca Piana, 20 anni, ex Viareggio e giovanili blucerchiate, è uno di questi). «Per la prossima settimana (quella al via oggi, ndr) arriveranno due o tre rinforzi-aveva spiegato Rizzieri-Sicuramente un difensore, un centrocampista e un attaccante». Probabile che davanti a Liverani non ci sia più tanta solitudine.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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