
Calcio
Barletta Calcio, mister Novelli si (ri)presenta alla piazza
Alle 17.30 Barlettalife.it in diretta dalla Sala Stampa
Barletta - mercoledì 19 dicembre 2012
16.53
C'è sempre una prima volta, si suol dire. A volte c'è anche una seconda avventura: è quella che ha avuto inizio da 48 ore per Raffaele Novelli, richiamato in auge alla panchina del Barletta Calcio per rimpiazzare chi ne aveva preso il posto un mese e mezzo prima, quel Paolo Stringara che in biancorosso ha ottenuto sì più punti dell'allenatore salernitano (4 in 6 partite, mentre con Novelli erano stati 3 su 8 gare), ma contro avversari sulla carta maggiormente abbordabili e senza presentare mai sul terreno di gioco un Barletta con un'idea compiuta di squadra. Lunedì l'allenatore salernitano, che era rimasto sotto contratto con il Barletta dopo l'esonero, è tornato all'ombra di Eraclio con la complicatissima missione di salvare il team biancorosso. Oggi alle 17.30 è fissata la prima conferenza stampa del Novelli-bis: dal mercato alla valutazione della rosa, fino al rapporto con il ds Pavone e alle sensazioni al ritorno a Barletta, tanti saranno i temi nel calderone di pc, taccuini e telecamere. Noi di Barlettalife.it riporteremo in diretta dalla Sala Stampa i flash più interessanti delle dichiarazioni dell'allenatore biancorosso sui vostri schermi:
Ore 17.41:
Entra in Sala Stampa mister Novelli. Ha il via la conferenza.
Esitazioni al momento di accettare il ritorno? Novità rispetto alla precedente gestione?
"Non ho avuto nessuna esitazione, sono sempre stato convinto di accettare. Ero dispiaciuto per l'esonero, non tanto per il contratto quanto perchè sapevo che l'accordo che era stato pattuito prima della mia firma stava vivendo delle difficoltà, che non avevo mai voluto esternare per non avere degli alibi. Un professionista serio deve far presente ogni problematica internamente alla società, non al di fuori. Sapevo che avremmo trovato delle difficoltà e volevo continuare, carico e convintissimo di poter salvare il Barletta. Il cammino per salvarci sarà lungo. Siamo in un deserto e dobbiamo cercare di tirarcene fuori, senza vittimismi. Dovremo sapere leggere le difficoltà e avere la consapevolezza e l'incoscienza di osare ancora più di prima".
Come ha trovato il gruppo?
"Motivato, in questi tre giorni i ragazzi avevano molto interesse per quello che facevamo. Gli errori li commettono tutti, io dico sempre che il miglior allenatore è quello che commette meno danni. Sono però convinto che questa squadra dopo il match con il Benevento avrà dei cambiamenti, come già chiarito con il presidente. L'avevamo chiaro già in estate e ora lo sappiamo".
Il valore della squadra è quello attuale? Quanti acquisti servono?
"La chiarezza tra me e il presidente su quanto bisogna fare è già stata fatta. La nostra testa deve essere rivolta solo alla partita di Benevento. Dobbiamo andare oltre determinate situazioni, sapendo già cosa è ben chiaro fare. Allegretti è già arrivato, ci serve ben altro. Vorrei però ora porre la massima attenzione sulla partita contro il Benevento. Capisco lo sconforto dell'ambiente: pensare però ora a tutti gli errori non ci porta a risolvere i problemi. Dobbiamo essere bravi a non ripetere gli stessi errori. La tifoseria ci deve stare vicina, può contestare in modo civile come sta succedendo qua, ma deve comunque spronarci a dare sempre di più. I tifosi devono avere la libertà di dire quello che piace e che non piace. Io sono l'unico responsabile adesso, i ragazzi non c'entrano niente. Sabato sarà una partita difficile e importantissima. Diverse squadre, dopo un avvio stentato, stanno salendo in classifica: nella mia gestione non ho trovato nemmeno una squadra di media-bassa quota, e di questo mi dispiace".
Il calciomercato in entrata: serve un uomo per reparto?
"Se sono stati commessi degli errori in precedenza da parte di tutti, allora non bisogna ripeterli. La squadra pecca in qualcosa, e non possono bastare 1-2 elementi nuovi. Ho avuto ampia disponibilità da parte del presidente in tal senso. In passato era il direttore a fare da intermediario tra squadra, allenatore e società. Mi sembra scorretto chiamare ogni volta il presidente da parte mia per trovare giustificazioni, avrei scavalcato un ruolo e non sarebbe stato corretto. Il presidente sa cosa ci serve: è una persona che sta soffrendo per la situazione, sotto l'aspetto economico e fisico, e tutti noi vogliamo regalare una gioia e un sorriso a lui, all'ambiente e al tifo. Regna la negatività, ma non potrebbe essere altrimenti. Anche con me eravamo ultimi, però la differenza è solo una: si è ridotto il margine di errore".
La "lettera d'addio" con Pavone: i rapporti si sono ricuciti?
"Io non so i motivi dell'allontanamento di Pavone, ma le cose precedenti alla mia gestione non mi interessano. Ora si stanno allenando tutti e si riparte da zero con tutti. Quando una persona è fuori da tutto, devi farti da parte: poi io so quanto si è pattuito, io ho continuato a seguire la squadra da tifoso, speravo di non tornare perchè sarebbe significato vedere un Barletta ancora giù. Non ho mai fato il tirapiedi. Non ho sentito Pavone, e ora non ho voglia di farlo. Non ho visto nemmeno una partita del Barletta in questo periodo, vuoi per una questione di distanze. Non ho ancora replicato, ma lo farò a fine campionato. Sono state dette e scritte delle inesattezze, ma al momento replicare non è un'urgenza".
Il rapporto con Del Core
"Su questo posso dire una cosa: io vado d'accordo sempre con tutti, poi quando nel lavoro ci si mette a pensare a volte sì e a volte no, allora non accetto questo. Del Core ha giocato con me a Foggia nella prima parte di campionato ed è un giocatore che aveva una grande concorrenza, poi fu fatta un'altra scelta. Io non sapevo nemmeno fosse qui: io il presidente l'ho visto lunedì".
Il discorso del minutaggio
"Non è stato accantonato, si può fare ma con contesti diversi ora".
"Non cambierei questi ragazzi con nessun altro"- Teorema sconfessato dal campo?
"Lo continuo a ripetere come facevo prima, i miei ragazzi non li cambio con nessuno. Poi che servano degli innesti dal mercato è ormai chiaro, abbiamo fatto degli errori in passato e non dobbiamo assolutamente ripeterlo. Ma è mio dovere esaltare e difendere gli uomini che ho a disposizione in un certo momento".
Il modulo e Allegretti
"Torneremo al 4-3-3: non c'è tempo nemmeno per cambiare, torneremo alle origini. Allegretti è un calciatore che per me ha grande qualità, dà dei tempi di gioco diversi. Quando non c'è la giocata, lui la legge. Se uno ha quelle qualità, dà sicuramente una mano".
Il centravanti
"Barbuti e La Mantia possono giocare insieme, non sono per forza alternativi. Sono entrambi a disposizione, poi vedremo se giocheranno entrambi. Sono contento di non avere trovato una squadra depressa: sta salendo la tensione, è questo che dobbiamo avere, il sorriso e la forza di provarci".
Ore 18.12.
Termina la prima conferenza stampa del Novelli-bis. Sabato parlerà il terreno di gioco, al "Puttilli" arriva il Benevento.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ore 17.41:
Entra in Sala Stampa mister Novelli. Ha il via la conferenza.
Esitazioni al momento di accettare il ritorno? Novità rispetto alla precedente gestione?
"Non ho avuto nessuna esitazione, sono sempre stato convinto di accettare. Ero dispiaciuto per l'esonero, non tanto per il contratto quanto perchè sapevo che l'accordo che era stato pattuito prima della mia firma stava vivendo delle difficoltà, che non avevo mai voluto esternare per non avere degli alibi. Un professionista serio deve far presente ogni problematica internamente alla società, non al di fuori. Sapevo che avremmo trovato delle difficoltà e volevo continuare, carico e convintissimo di poter salvare il Barletta. Il cammino per salvarci sarà lungo. Siamo in un deserto e dobbiamo cercare di tirarcene fuori, senza vittimismi. Dovremo sapere leggere le difficoltà e avere la consapevolezza e l'incoscienza di osare ancora più di prima".
Come ha trovato il gruppo?
"Motivato, in questi tre giorni i ragazzi avevano molto interesse per quello che facevamo. Gli errori li commettono tutti, io dico sempre che il miglior allenatore è quello che commette meno danni. Sono però convinto che questa squadra dopo il match con il Benevento avrà dei cambiamenti, come già chiarito con il presidente. L'avevamo chiaro già in estate e ora lo sappiamo".
Il valore della squadra è quello attuale? Quanti acquisti servono?
"La chiarezza tra me e il presidente su quanto bisogna fare è già stata fatta. La nostra testa deve essere rivolta solo alla partita di Benevento. Dobbiamo andare oltre determinate situazioni, sapendo già cosa è ben chiaro fare. Allegretti è già arrivato, ci serve ben altro. Vorrei però ora porre la massima attenzione sulla partita contro il Benevento. Capisco lo sconforto dell'ambiente: pensare però ora a tutti gli errori non ci porta a risolvere i problemi. Dobbiamo essere bravi a non ripetere gli stessi errori. La tifoseria ci deve stare vicina, può contestare in modo civile come sta succedendo qua, ma deve comunque spronarci a dare sempre di più. I tifosi devono avere la libertà di dire quello che piace e che non piace. Io sono l'unico responsabile adesso, i ragazzi non c'entrano niente. Sabato sarà una partita difficile e importantissima. Diverse squadre, dopo un avvio stentato, stanno salendo in classifica: nella mia gestione non ho trovato nemmeno una squadra di media-bassa quota, e di questo mi dispiace".
Il calciomercato in entrata: serve un uomo per reparto?
"Se sono stati commessi degli errori in precedenza da parte di tutti, allora non bisogna ripeterli. La squadra pecca in qualcosa, e non possono bastare 1-2 elementi nuovi. Ho avuto ampia disponibilità da parte del presidente in tal senso. In passato era il direttore a fare da intermediario tra squadra, allenatore e società. Mi sembra scorretto chiamare ogni volta il presidente da parte mia per trovare giustificazioni, avrei scavalcato un ruolo e non sarebbe stato corretto. Il presidente sa cosa ci serve: è una persona che sta soffrendo per la situazione, sotto l'aspetto economico e fisico, e tutti noi vogliamo regalare una gioia e un sorriso a lui, all'ambiente e al tifo. Regna la negatività, ma non potrebbe essere altrimenti. Anche con me eravamo ultimi, però la differenza è solo una: si è ridotto il margine di errore".
La "lettera d'addio" con Pavone: i rapporti si sono ricuciti?
"Io non so i motivi dell'allontanamento di Pavone, ma le cose precedenti alla mia gestione non mi interessano. Ora si stanno allenando tutti e si riparte da zero con tutti. Quando una persona è fuori da tutto, devi farti da parte: poi io so quanto si è pattuito, io ho continuato a seguire la squadra da tifoso, speravo di non tornare perchè sarebbe significato vedere un Barletta ancora giù. Non ho mai fato il tirapiedi. Non ho sentito Pavone, e ora non ho voglia di farlo. Non ho visto nemmeno una partita del Barletta in questo periodo, vuoi per una questione di distanze. Non ho ancora replicato, ma lo farò a fine campionato. Sono state dette e scritte delle inesattezze, ma al momento replicare non è un'urgenza".
Il rapporto con Del Core
"Su questo posso dire una cosa: io vado d'accordo sempre con tutti, poi quando nel lavoro ci si mette a pensare a volte sì e a volte no, allora non accetto questo. Del Core ha giocato con me a Foggia nella prima parte di campionato ed è un giocatore che aveva una grande concorrenza, poi fu fatta un'altra scelta. Io non sapevo nemmeno fosse qui: io il presidente l'ho visto lunedì".
Il discorso del minutaggio
"Non è stato accantonato, si può fare ma con contesti diversi ora".
"Non cambierei questi ragazzi con nessun altro"- Teorema sconfessato dal campo?
"Lo continuo a ripetere come facevo prima, i miei ragazzi non li cambio con nessuno. Poi che servano degli innesti dal mercato è ormai chiaro, abbiamo fatto degli errori in passato e non dobbiamo assolutamente ripeterlo. Ma è mio dovere esaltare e difendere gli uomini che ho a disposizione in un certo momento".
Il modulo e Allegretti
"Torneremo al 4-3-3: non c'è tempo nemmeno per cambiare, torneremo alle origini. Allegretti è un calciatore che per me ha grande qualità, dà dei tempi di gioco diversi. Quando non c'è la giocata, lui la legge. Se uno ha quelle qualità, dà sicuramente una mano".
Il centravanti
"Barbuti e La Mantia possono giocare insieme, non sono per forza alternativi. Sono entrambi a disposizione, poi vedremo se giocheranno entrambi. Sono contento di non avere trovato una squadra depressa: sta salendo la tensione, è questo che dobbiamo avere, il sorriso e la forza di provarci".
Ore 18.12.
Termina la prima conferenza stampa del Novelli-bis. Sabato parlerà il terreno di gioco, al "Puttilli" arriva il Benevento.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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