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Calcio
Barletta Calcio, il "Puttilli" nell'agenda biancorossa
Risolta la transazione, sul tavolo lavori e convenzione
Barletta - venerdì 27 giugno 2014
La parola "Cosimo Puttilli" purtroppo coincide da un diverso tempo con slittamento dei lavori e ritardi a Barletta: dimenticarlo non si può, neppure all'alba di una nuova era dirigenziale, che vedrà Giuseppe Perpignano in capo al sodalizio di via Vittorio Veneto con l'80% del pacchetto societario (e il 20% in possesso a Francesco Trani) e una società ristrutturata dalle sue fondamenta alle prese con il quinto anno consecutivo nella terza serie del calcio professionistico. Ora l'agenda biancorossa sarà infittita di impegni, alle voci "calciomercato (a partire dalle comproprietà, fissate per oggi), organico, settore giovanile e organigramma, ma anche l'impianto sportivo barlettano occupa un ruolo non certo di secondo piano nelle logiche aziendali biancorosse. «Al momento non ho ancora parlato con nessuno del Comune-ha spiegato in merito il presidente Perpignano- non abbiamo avuto risvolti benefici per la nuova gestione, ma speriamo di averne presto. Sono contento che abbiano risolto la questione-transazione con Tatò, ora aspettiamo nuovi contatti».
In primo piano c'è il capitolo-restyling: anche quest'estate, la sesta consecutiva, non vi sarà alcun avvio dei lavori, preventivato e pubblicizzato da più parti inizialmente per giugno: ciò che la piazza si aspettava entro sei mesi -uno stadio rinnovato- sarà ipotesi plausibile almeno entro un anno, al netto di altri intoppi. Dopo il parere positivo della Conimpianti, atteso a giorni, dovrà attraversare un'estate in cui dovranno aggiungersi quelli di Commissione di Pubblico Spettacolo, Sicurezza, Vigili del Fuoco, Asl. Questa la previsione temporale entro cui dovrebbe eseguirsi l'esecuzione dei lavori: 30 giorni per l'acquisizione dei pareri e dei nullaosta; 10 giorni per la verifica e la validazione del progetto definitivo, seguiti da altri 10 per l'aggiudicazione definitiva; un altro mese e 10 giorni per la stipula del contratto; un mese per la redazione della progettazione esecutiva; altri 10 giorni per verifica, validazione e approvazione del progetto esecutivo; altri 80 giorni per l'esecuzione dei lavori Fase 1, tribune distinti e curve; 130 giorni per l'esecuzione dei lavori Fase 2, ossia la tribuna coperta; infine 60 giorni per acquisire agibilità, collaudi e autorizzazioni. Nove passi per 400 giorni di lavori complessivi, in cui considerare una verifica presso gli enti preposti per concedere l'agibilità parziale dell'impianto dopo la Fase 1.
Il cronoprogramma è chiaro: non è in dubbio l'aggiudicazione definitiva, che sarà della CMS srl di Nocera Inferiore, ma di colpo una farraginosa macchina burocratica ha smentito ancora una volta previsioni sul tema-cantierizzazione. Si va di fatto verso un "modello Cagliari", con un Barletta che permarrà a "casa", ma giocherà in un cantiere a cielo aperto, con problematiche riguardanti la sicurezza di spettatori e calciatori da prevenire.
Nel mezzo del capitolo-lavori, si inserisce la spinosa tematica riguardante la convenzione per l'utilizzo della struttura: nello scorso marzo l'accordo raggiunto per la stagione in corso, definito nel luglio 2013, aveva permesso la restituzione al club biancorosso del valore equivalente all'importo annuale per la manutenzione ordinaria, la custodia e la pulizia dell'impianto per un massimo di € 86.060,78. L'amministrazione, per voce dell'assessore allo sport Antonio Divincenzo-durante la penultima Commissione consiliare Affari Finanziari-ha già garantito attenzione al tema per la prossima stagione sportiva, un provvedimento necessario anche per evitare quanto avvenuto nello scorso inverno, quando il Barletta si allenò in Piazza Aldo Moro per protesta sul tema. Bisognerà operare con programmazione per evitare di aprire una nuova infelice pagina amministrativa e partire con una marcia diversa all'alba della nuova dirigenza biancorossa.
(Twitter: @GuerraLuca88)
In primo piano c'è il capitolo-restyling: anche quest'estate, la sesta consecutiva, non vi sarà alcun avvio dei lavori, preventivato e pubblicizzato da più parti inizialmente per giugno: ciò che la piazza si aspettava entro sei mesi -uno stadio rinnovato- sarà ipotesi plausibile almeno entro un anno, al netto di altri intoppi. Dopo il parere positivo della Conimpianti, atteso a giorni, dovrà attraversare un'estate in cui dovranno aggiungersi quelli di Commissione di Pubblico Spettacolo, Sicurezza, Vigili del Fuoco, Asl. Questa la previsione temporale entro cui dovrebbe eseguirsi l'esecuzione dei lavori: 30 giorni per l'acquisizione dei pareri e dei nullaosta; 10 giorni per la verifica e la validazione del progetto definitivo, seguiti da altri 10 per l'aggiudicazione definitiva; un altro mese e 10 giorni per la stipula del contratto; un mese per la redazione della progettazione esecutiva; altri 10 giorni per verifica, validazione e approvazione del progetto esecutivo; altri 80 giorni per l'esecuzione dei lavori Fase 1, tribune distinti e curve; 130 giorni per l'esecuzione dei lavori Fase 2, ossia la tribuna coperta; infine 60 giorni per acquisire agibilità, collaudi e autorizzazioni. Nove passi per 400 giorni di lavori complessivi, in cui considerare una verifica presso gli enti preposti per concedere l'agibilità parziale dell'impianto dopo la Fase 1.
Il cronoprogramma è chiaro: non è in dubbio l'aggiudicazione definitiva, che sarà della CMS srl di Nocera Inferiore, ma di colpo una farraginosa macchina burocratica ha smentito ancora una volta previsioni sul tema-cantierizzazione. Si va di fatto verso un "modello Cagliari", con un Barletta che permarrà a "casa", ma giocherà in un cantiere a cielo aperto, con problematiche riguardanti la sicurezza di spettatori e calciatori da prevenire.
Nel mezzo del capitolo-lavori, si inserisce la spinosa tematica riguardante la convenzione per l'utilizzo della struttura: nello scorso marzo l'accordo raggiunto per la stagione in corso, definito nel luglio 2013, aveva permesso la restituzione al club biancorosso del valore equivalente all'importo annuale per la manutenzione ordinaria, la custodia e la pulizia dell'impianto per un massimo di € 86.060,78. L'amministrazione, per voce dell'assessore allo sport Antonio Divincenzo-durante la penultima Commissione consiliare Affari Finanziari-ha già garantito attenzione al tema per la prossima stagione sportiva, un provvedimento necessario anche per evitare quanto avvenuto nello scorso inverno, quando il Barletta si allenò in Piazza Aldo Moro per protesta sul tema. Bisognerà operare con programmazione per evitare di aprire una nuova infelice pagina amministrativa e partire con una marcia diversa all'alba della nuova dirigenza biancorossa.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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