
Calcio
Barletta Calcio, il Novelli-bis tra "no comment" e voglia di riscatto
Dalla conferenza nessuna replica a Pavone e idee chiare sul mercato
Barletta - giovedì 20 dicembre 2012
2.26
Voglia di riscatto e nessuna esitazione
"Non ho avuto nessuna esitazione, sono sempre stato convinto di accettare. Ero dispiaciuto per l'esonero, non tanto per il contratto quanto perchè sapevo che l'accordo che era stato pattuito prima della mia firma stava vivendo delle difficoltà, che non avevo mai voluto esternare per non avere degli alibi. Ma non abbiamo tempo da perdere: sono carico e convinto di poter arrivare alla salvezza" Questo in sintesi il Novelli-pensiero al "secondo esordio" in biancorosso, a un mese e mezzo di distanza dall'esonero, giustificato allora dal rendimento della squadra in termini di classifica. Domenica scorsa l'allenatore salernitano è stato richiamato in auge alla panchina del Barletta Calcio per rimpiazzare chi ne aveva preso il posto un mese e mezzo prima, quel Paolo Stringara che in biancorosso ha ottenuto sì più punti dell'allenatore salernitano (4 in 6 partite, mentre con Novelli erano stati 3 su 8 gare), ma contro avversari sulla carta maggiormente abbordabili e senza presentare mai sul terreno di gioco un Barletta con un'idea compiuta di squadra. Punto evidenziato tra le righe da Novelli, apparso voglioso di riscattarsi ed evitare un fallimento che sentirebbe- come d'altronde la storia recente testimonia- anche "suo" quale la discesa negli inferi della Seconda Divisione, oggi tanto vicina alle condizioni di classifica dei biancorossi, sarebbe;
Punto fermo: il modulo
"Torneremo al 4-3-3: non c'è tempo nemmeno per cambiare". Una certezza, e non poteva essere altrimenti, per ripartire c'è: il modulo. Sarà "zemaniano" come in avvio di stagione o più coperto come nelle ultime apparizioni pre-esonero? Questo lo diranno gli ultimi allenamenti prima e il campo del "Puttilli"- dove arriva il Benevento sabato- poi. Di certo c'è che in via Vittorio Veneto da 48 ore si è tornato così a parlare di palla a terra, verticalizzazioni rapide, giocate a due tocchi e ricerca della profondità e del tentativo di imporre sempre il proprio gioco, quest'ultima caratteristica che spesso ricorreva sul "banco degli imputati" nella gestione-Stringara. A detta dell'allenatore, mente e gambe dei calciatori alla ripresa sotto la sua guida non hanno denunciato stress o ruggine, mostrandosi motivati al 100%. Nuovo "vecchio" allenatore, nuove occasioni di mettersi in mostra;
Una chance per tutti. Dalle convocazioni si vedrà...
Ma le chances saranno per tutti? Ce lo chiediamo dopo le ultime esclusioni eccellenti per scelta tecnica della gestione-Stringara (vedi Vacca, Ferreira e Angeletti), se lo chiedono anche i tesserati in rosa. Novelli ha glissato ogni dubbio, spiegando che "oggi si allenano tutti con me e tutti sono disponibili". Se dovessimo attenerci ai trascorsi, con l'allenatore salernitano in passato erano stati fuori dai giochi anche Castellani, Petterini e Angeletti, mentre in bilico vi potrebbero le posizioni dei vari Dezi, Simoncelli, Vacca e Carretta. Borsino in salita per alcuni giovani "pupilli" del tecnico salernitano, Meucci e Barbuti su tutti, mentre cercano riscatto i vari Meduri, Menegaz e Burzigotti, sin qui onesti comprimari nel cammino biancorosso. "Rianimare" Ferreira, che il tecnico avrà trovato con la tanica del morale vuota al suo arrivo, sarà un obiettivo di Novelli, che sul brasiliano- sin qui ancora a secco di reti e dato per partente verso la "casa-madre" Varese- ha sempre riposto grande fiducia. Una prima scrematura sulle trame del mercato invernale si avrà già dalla lista dei convocati che il Barletta opporrà al Benevento sabato 22 dicembre al "Puttilli" nell'ultima gara dell'anno solare;
Niente spazio per le repliche
"Io non so i motivi dell'allontanamento di Pavone, ma le cose precedenti alla mia gestione non mi interessano. Ora si stanno allenando tutti e si riparte da zero con tutti. Quando una persona è fuori da tutto, devi farti da parte. Non ho sentito Pavone, e ora non ho voglia di farlo. Sulla questione andrà fatta chiarezza. Non ho ancora replicato, ma lo farò a fine campionato. Sono state dette e scritte delle inesattezze, ma al momento replicare non è un'urgenza". Alle diverse e insistenti domande della stampa sulla querelle Novelli-Pavone, l'allenatore biancorosso ha prima glissato, poi incalzato ha spiegato di voler rinviare le spiegazioni a fine campionato, sebbene la celebre "lettera aperta" post-esonero necessitasse quanto prima di approfondimenti dal vivo: una presa di posizione è quanto meno arrivata. La ferita, però sembra ancora aperta e traboccante di sangue amaro...;
Del Core? No è problema mio, direbbe JM
"Io vado d'accordo con tutti, ma tutto dipende dalle scelte tecniche e dalla concorrenza in attacco. Con Del Core non ci sono stati problemi, anzi ho saputo che lui era qui solo lunedì". Con un atteggiamento quasi "mourinhano" (ricordate il "no è problema mio, ndr) Novelli si è esposto sulla vicenda-Del Core: l'ex-attaccante del Martina Franca, dopo aver rescisso il legame contrattuale con i tarantini a novembre, era stato bloccato per la firma a gennaio, ma il cambio tecnico gli ha "consigliato" l'addio ai colori biancorossi. Una decisione maturata prima dell'arrivo di Novelli e arrivata da parte del giocatore, e non della dirigenza biancorossa come era invece parso in un primo momento;
Patti chiari sul mercato
"Sono convinto che questa squadra dopo il match con il Benevento avrà dei cambiamenti, come già chiarito con il presidente. La chiarezza tra me e il presidente su quanto bisogna fare è già stata fatta. La nostra testa deve essere rivolta solo alla partita di Benevento. Dobbiamo andare oltre determinate situazioni, sapendo già cosa è ben chiaro fare. L'avevamo chiaro già in estate e ora lo sappiamo ancora". Tirando il sasso e nascondendo- ma non più di tanto la mano, l'allenatore salernitano ha fatto chiarezza sulla questione-calciomercato: il Barletta ha chiaramente bisogno di innesti, in un numero che non è stato quantificato ma che sicuramente non sarà inferiore a 4, toccando ogni reparto. Radiomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto. Solo illazioni sin qui, ieri nomi (e cognomi) precisi in conferenza non sono venuti fuori, ma perlomeno se ne è ricavata una certezza: questa volta, a differenza dell'estate, i patti tra società (oggi rappresentata solo dal presidente e non dal ds) e staff tecnico appaiono chiari. Necessario quanto doveroso, perchè il famoso "lo salviamo il Barletta, lo salviamo" non diventi un "lo salviamo il Barletta?" con punti interrogativi sospesi per aria.
(Twitter: @GuerraLuca88)
"Non ho avuto nessuna esitazione, sono sempre stato convinto di accettare. Ero dispiaciuto per l'esonero, non tanto per il contratto quanto perchè sapevo che l'accordo che era stato pattuito prima della mia firma stava vivendo delle difficoltà, che non avevo mai voluto esternare per non avere degli alibi. Ma non abbiamo tempo da perdere: sono carico e convinto di poter arrivare alla salvezza" Questo in sintesi il Novelli-pensiero al "secondo esordio" in biancorosso, a un mese e mezzo di distanza dall'esonero, giustificato allora dal rendimento della squadra in termini di classifica. Domenica scorsa l'allenatore salernitano è stato richiamato in auge alla panchina del Barletta Calcio per rimpiazzare chi ne aveva preso il posto un mese e mezzo prima, quel Paolo Stringara che in biancorosso ha ottenuto sì più punti dell'allenatore salernitano (4 in 6 partite, mentre con Novelli erano stati 3 su 8 gare), ma contro avversari sulla carta maggiormente abbordabili e senza presentare mai sul terreno di gioco un Barletta con un'idea compiuta di squadra. Punto evidenziato tra le righe da Novelli, apparso voglioso di riscattarsi ed evitare un fallimento che sentirebbe- come d'altronde la storia recente testimonia- anche "suo" quale la discesa negli inferi della Seconda Divisione, oggi tanto vicina alle condizioni di classifica dei biancorossi, sarebbe;
Punto fermo: il modulo
"Torneremo al 4-3-3: non c'è tempo nemmeno per cambiare". Una certezza, e non poteva essere altrimenti, per ripartire c'è: il modulo. Sarà "zemaniano" come in avvio di stagione o più coperto come nelle ultime apparizioni pre-esonero? Questo lo diranno gli ultimi allenamenti prima e il campo del "Puttilli"- dove arriva il Benevento sabato- poi. Di certo c'è che in via Vittorio Veneto da 48 ore si è tornato così a parlare di palla a terra, verticalizzazioni rapide, giocate a due tocchi e ricerca della profondità e del tentativo di imporre sempre il proprio gioco, quest'ultima caratteristica che spesso ricorreva sul "banco degli imputati" nella gestione-Stringara. A detta dell'allenatore, mente e gambe dei calciatori alla ripresa sotto la sua guida non hanno denunciato stress o ruggine, mostrandosi motivati al 100%. Nuovo "vecchio" allenatore, nuove occasioni di mettersi in mostra;
Una chance per tutti. Dalle convocazioni si vedrà...
Ma le chances saranno per tutti? Ce lo chiediamo dopo le ultime esclusioni eccellenti per scelta tecnica della gestione-Stringara (vedi Vacca, Ferreira e Angeletti), se lo chiedono anche i tesserati in rosa. Novelli ha glissato ogni dubbio, spiegando che "oggi si allenano tutti con me e tutti sono disponibili". Se dovessimo attenerci ai trascorsi, con l'allenatore salernitano in passato erano stati fuori dai giochi anche Castellani, Petterini e Angeletti, mentre in bilico vi potrebbero le posizioni dei vari Dezi, Simoncelli, Vacca e Carretta. Borsino in salita per alcuni giovani "pupilli" del tecnico salernitano, Meucci e Barbuti su tutti, mentre cercano riscatto i vari Meduri, Menegaz e Burzigotti, sin qui onesti comprimari nel cammino biancorosso. "Rianimare" Ferreira, che il tecnico avrà trovato con la tanica del morale vuota al suo arrivo, sarà un obiettivo di Novelli, che sul brasiliano- sin qui ancora a secco di reti e dato per partente verso la "casa-madre" Varese- ha sempre riposto grande fiducia. Una prima scrematura sulle trame del mercato invernale si avrà già dalla lista dei convocati che il Barletta opporrà al Benevento sabato 22 dicembre al "Puttilli" nell'ultima gara dell'anno solare;
Niente spazio per le repliche
"Io non so i motivi dell'allontanamento di Pavone, ma le cose precedenti alla mia gestione non mi interessano. Ora si stanno allenando tutti e si riparte da zero con tutti. Quando una persona è fuori da tutto, devi farti da parte. Non ho sentito Pavone, e ora non ho voglia di farlo. Sulla questione andrà fatta chiarezza. Non ho ancora replicato, ma lo farò a fine campionato. Sono state dette e scritte delle inesattezze, ma al momento replicare non è un'urgenza". Alle diverse e insistenti domande della stampa sulla querelle Novelli-Pavone, l'allenatore biancorosso ha prima glissato, poi incalzato ha spiegato di voler rinviare le spiegazioni a fine campionato, sebbene la celebre "lettera aperta" post-esonero necessitasse quanto prima di approfondimenti dal vivo: una presa di posizione è quanto meno arrivata. La ferita, però sembra ancora aperta e traboccante di sangue amaro...;
Del Core? No è problema mio, direbbe JM
"Io vado d'accordo con tutti, ma tutto dipende dalle scelte tecniche e dalla concorrenza in attacco. Con Del Core non ci sono stati problemi, anzi ho saputo che lui era qui solo lunedì". Con un atteggiamento quasi "mourinhano" (ricordate il "no è problema mio, ndr) Novelli si è esposto sulla vicenda-Del Core: l'ex-attaccante del Martina Franca, dopo aver rescisso il legame contrattuale con i tarantini a novembre, era stato bloccato per la firma a gennaio, ma il cambio tecnico gli ha "consigliato" l'addio ai colori biancorossi. Una decisione maturata prima dell'arrivo di Novelli e arrivata da parte del giocatore, e non della dirigenza biancorossa come era invece parso in un primo momento;
Patti chiari sul mercato
"Sono convinto che questa squadra dopo il match con il Benevento avrà dei cambiamenti, come già chiarito con il presidente. La chiarezza tra me e il presidente su quanto bisogna fare è già stata fatta. La nostra testa deve essere rivolta solo alla partita di Benevento. Dobbiamo andare oltre determinate situazioni, sapendo già cosa è ben chiaro fare. L'avevamo chiaro già in estate e ora lo sappiamo ancora". Tirando il sasso e nascondendo- ma non più di tanto la mano, l'allenatore salernitano ha fatto chiarezza sulla questione-calciomercato: il Barletta ha chiaramente bisogno di innesti, in un numero che non è stato quantificato ma che sicuramente non sarà inferiore a 4, toccando ogni reparto. Radiomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto. Solo illazioni sin qui, ieri nomi (e cognomi) precisi in conferenza non sono venuti fuori, ma perlomeno se ne è ricavata una certezza: questa volta, a differenza dell'estate, i patti tra società (oggi rappresentata solo dal presidente e non dal ds) e staff tecnico appaiono chiari. Necessario quanto doveroso, perchè il famoso "lo salviamo il Barletta, lo salviamo" non diventi un "lo salviamo il Barletta?" con punti interrogativi sospesi per aria.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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