
Calcio
Barletta Calcio, entusiasmo, fame ed umiltà: la ricetta di Perpignano
Non solo la campagna abbonamenti, tante le novità per il club biancorosso
Barletta - sabato 12 luglio 2014
3.50
In un momento storicamente difficile per il calcio barlettano, la miccia per far tornare l'amore dei tifosi (sopito e riposto negli armadietti durante la scorsa stagione) arriva probabilmente dalla Liguria, più precisamente da Genova. Tanti sono gli spunti che l'attuale presidente biancorosso, Giuseppe Perpignano, ha fornito a stampa e tifosi durante la presentazione della campagna abbonamenti. A dirla tutta, è apparsa molto più una lunga chiacchierata, piuttosto che una presentazione, ma con la sua verve e i suoi progetti - nondimeno importanti - Perpignano ha quanto meno provato a conquistare i cuori dei tifosi, ancora infranti e affranti da quanto accaduto durante l'ultima stagione. Pur senza fare proclami, avvenimento piuttosto insolito per il Barletta in questi anni, Perpignano e i suoi collaboratori si apprestano a cominciare una nuova avventura, una stagione che potrebbe riservare sorprese, ma anche delusioni.
Abbonamenti ed entusiasmo, un binomio da ritrovare e coltivare Dopo la salvezza contro l'Andria di due anni fa, il Barletta calcio ha progressivamente perso il suo appeal nel corso della scorsa stagione. Con il passaggio di consegne a Perpignano, le cose sembrano davvero cambiate. Ed è proprio l'imprenditore ligure il simbolo del cambiamento. È facile notare l'entusiasmo del nuovo massimo dirigente biancorosso. Emozioni che vengono riposte in ogni iniziativa della società, dal mercato alla campagna abbonamenti, passando per il merchandising e la ricerca di sponsor. Lo stesso entusiasmo che dovrebbe recuperare il popolo biancorosso. Perpignano auspica uno stadio pieno, con tanti abbonamenti quanti sono i posti a sedere nell'attuale capienza del "Puttilli", ma il compito non è certo dei più facile. Per raggiungere questo obiettivo, le parole chiave sono umiltà, fame e combattività, dentro e fuori dal campo. Doti morali, prima che tattiche e fisiche, che devono risvegliare l'amore dei tifosi.
Vecchia guardia in bilico?
Le parole di Perpignano degli scorsi giorni, e anche quanto fatto trapelare ieri pomeriggio in conferenza stampa non lasciano scampo a tanta interpretazione. Pur partendo da una base tattica inconsueta per mister Sesia, quel 4-3-3 tanto amato da Zeman, la presenza di Venitucci (adattato nel ruolo), Fall e Floriano pone un punto interrogativo non indifferente sul futuro di Cicerelli e D'Errico. I due fino a qualche giorno fa sembravano avere la certezza di rimanere, ma la loro posizione verrà valutata in ritiro. L'approdo in biancorosso di Rizzitelli, nonché il probabile arrivo di Torregrossa, mettono in serio dubbio anche il futuro di Andrea La Mantia. Il centravanti sarà disposto a rimanere e a lottare giornata dopo giornata per ritagliarsi spazi tra gli undici titolari? Situazione analoga per Legras e Mantovani, che in mediana potrebbero avere folta concorrenza. Qualora fosse realmente in bilico il futuro dei cinque, la linea di continuità rispetto ala scorsa stagione si ridurrebbe drasticamente. Il Barletta disegnato da Martino si ridurrebbe, infatti, ai soli Cane e Liverani (quest'ultimo tra l'altro già in biancorosso prima di Martino ndr), ulteriore segnale di quanto effettivamente possa essere stata deleteria la scorsa stagione.
Le novità che non ti aspetti: un organigramma e un lieto ritorno
Dovendo parlare di campagna abbonamenti, non ci attende una serie di interventi su altre tematiche, visto che così aveva abituato la precedente gestione. In un sol colpo, invece, Perpignano e Cascella annunciano una serie di importanti novità. Finalmente il Barletta calcio può vantare un organigramma conosciuto, palese. Certo, ancora privo di alcune figure di fondamentale importanza, ma pur sempre un organigramma. Un taglio importante rispetto al passato, ma anche la continuità data dall'avvocato Russo – che diventa team manager della squadra – dal segretario generale Domenico Damato, dal responsabile della sicurezza Dario Caporusso e dall'addetto stampa Giuseppe Savino. Tra tante conferme, spicca un lieto ritorno, quello di Massimo De Prezzo, che dopo l'esperienza al Bari tornerà ad essere il medico sociale del Barletta.
Mercato, per la festa niente "botti"
Barletta si appresta a vivere la Festa della Madonna, ma il mercato biancorosso non prevede i classici "botti" in occasione della festa patronale. È probabile, infatti che nel fine settimana venga ratificato soltanto l'arrivo di Daniele Donnarumma, per il quale il club biancorosso aspetta soltanto l'ok del Napoli. Bisognerà attendere probabilmente lunedì (o martedì) per smuovere le acque per quel che riguarda il o i centrali (il sogno è la coppia Murolo-Sembroni) e, soprattutto, per quel che riguarda l'attaccante. Torregrossa è molto vicino ad indossare la maglia del Barletta, ma queste trattative sono molto lunghe e stressanti, e potrebbero cambiare le carte in tavola anche per un'inezia. Una delle questioni da risolvere è senza dubbio quella legata al futuro di Gabriele Martino, ancora tesserato per il Barletta. Perpignano ammette di cercare una (ri)soluzione buona per tutti, ma anche in tal caso la strada è lunga e tortuosa. Altri nomi restano in bilico, con la società sempre attenta sul mercato in caso di ulteriori innesti. L'idea di Rizzieri e Perpignano è di fornire a Sesia molte frecce, per poter cambiare impostazione tattica durante la partita senza particolari problemi. Di certo, a questo Barletta non manca (e non dovrà mai mancare) la fame, quella sportiva, quella che può permettere a chiunque di giocare alla pari anche contro le corazzate. Un atteggiamento simile è mancato in questi anni a Barletta, e chissà che non arrivi proprio un genovese ad insegnarci il vero significato di "fame calcistica".
Abbonamenti ed entusiasmo, un binomio da ritrovare e coltivare Dopo la salvezza contro l'Andria di due anni fa, il Barletta calcio ha progressivamente perso il suo appeal nel corso della scorsa stagione. Con il passaggio di consegne a Perpignano, le cose sembrano davvero cambiate. Ed è proprio l'imprenditore ligure il simbolo del cambiamento. È facile notare l'entusiasmo del nuovo massimo dirigente biancorosso. Emozioni che vengono riposte in ogni iniziativa della società, dal mercato alla campagna abbonamenti, passando per il merchandising e la ricerca di sponsor. Lo stesso entusiasmo che dovrebbe recuperare il popolo biancorosso. Perpignano auspica uno stadio pieno, con tanti abbonamenti quanti sono i posti a sedere nell'attuale capienza del "Puttilli", ma il compito non è certo dei più facile. Per raggiungere questo obiettivo, le parole chiave sono umiltà, fame e combattività, dentro e fuori dal campo. Doti morali, prima che tattiche e fisiche, che devono risvegliare l'amore dei tifosi.
Vecchia guardia in bilico?
Le parole di Perpignano degli scorsi giorni, e anche quanto fatto trapelare ieri pomeriggio in conferenza stampa non lasciano scampo a tanta interpretazione. Pur partendo da una base tattica inconsueta per mister Sesia, quel 4-3-3 tanto amato da Zeman, la presenza di Venitucci (adattato nel ruolo), Fall e Floriano pone un punto interrogativo non indifferente sul futuro di Cicerelli e D'Errico. I due fino a qualche giorno fa sembravano avere la certezza di rimanere, ma la loro posizione verrà valutata in ritiro. L'approdo in biancorosso di Rizzitelli, nonché il probabile arrivo di Torregrossa, mettono in serio dubbio anche il futuro di Andrea La Mantia. Il centravanti sarà disposto a rimanere e a lottare giornata dopo giornata per ritagliarsi spazi tra gli undici titolari? Situazione analoga per Legras e Mantovani, che in mediana potrebbero avere folta concorrenza. Qualora fosse realmente in bilico il futuro dei cinque, la linea di continuità rispetto ala scorsa stagione si ridurrebbe drasticamente. Il Barletta disegnato da Martino si ridurrebbe, infatti, ai soli Cane e Liverani (quest'ultimo tra l'altro già in biancorosso prima di Martino ndr), ulteriore segnale di quanto effettivamente possa essere stata deleteria la scorsa stagione.
Le novità che non ti aspetti: un organigramma e un lieto ritorno
Dovendo parlare di campagna abbonamenti, non ci attende una serie di interventi su altre tematiche, visto che così aveva abituato la precedente gestione. In un sol colpo, invece, Perpignano e Cascella annunciano una serie di importanti novità. Finalmente il Barletta calcio può vantare un organigramma conosciuto, palese. Certo, ancora privo di alcune figure di fondamentale importanza, ma pur sempre un organigramma. Un taglio importante rispetto al passato, ma anche la continuità data dall'avvocato Russo – che diventa team manager della squadra – dal segretario generale Domenico Damato, dal responsabile della sicurezza Dario Caporusso e dall'addetto stampa Giuseppe Savino. Tra tante conferme, spicca un lieto ritorno, quello di Massimo De Prezzo, che dopo l'esperienza al Bari tornerà ad essere il medico sociale del Barletta.
Mercato, per la festa niente "botti"
Barletta si appresta a vivere la Festa della Madonna, ma il mercato biancorosso non prevede i classici "botti" in occasione della festa patronale. È probabile, infatti che nel fine settimana venga ratificato soltanto l'arrivo di Daniele Donnarumma, per il quale il club biancorosso aspetta soltanto l'ok del Napoli. Bisognerà attendere probabilmente lunedì (o martedì) per smuovere le acque per quel che riguarda il o i centrali (il sogno è la coppia Murolo-Sembroni) e, soprattutto, per quel che riguarda l'attaccante. Torregrossa è molto vicino ad indossare la maglia del Barletta, ma queste trattative sono molto lunghe e stressanti, e potrebbero cambiare le carte in tavola anche per un'inezia. Una delle questioni da risolvere è senza dubbio quella legata al futuro di Gabriele Martino, ancora tesserato per il Barletta. Perpignano ammette di cercare una (ri)soluzione buona per tutti, ma anche in tal caso la strada è lunga e tortuosa. Altri nomi restano in bilico, con la società sempre attenta sul mercato in caso di ulteriori innesti. L'idea di Rizzieri e Perpignano è di fornire a Sesia molte frecce, per poter cambiare impostazione tattica durante la partita senza particolari problemi. Di certo, a questo Barletta non manca (e non dovrà mai mancare) la fame, quella sportiva, quella che può permettere a chiunque di giocare alla pari anche contro le corazzate. Un atteggiamento simile è mancato in questi anni a Barletta, e chissà che non arrivi proprio un genovese ad insegnarci il vero significato di "fame calcistica".

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