
Calcio
Barletta Calcio, di che colore è il futuro?
Dai rebus Allegretti-Pippa all'avvenire societario, i nodi di fine 2013
Barletta - lunedì 30 dicembre 2013
Il presente del Barletta Calcio è diviso tra due tonalità di verde al giorno d'oggi: da un lato il colore del campo di calcio, nuovamente calcato dalla rosa a disposizione di Orlandi in vista della ripresa del campionato fissata per il 5 gennaio a Pisa, dall'altro quello dei soldi, imperante quando il calciomercato si appresta ad aprire le sue porte. In una situazione di stallo societario, con il dimissionario presidente Tatò fuori città e le responsabilità societarie caricate tutte sulle spalle del contestato dg Gabriele Martino, la domanda che si fanno i tifosi biancorossi è una sola: proseguirà la spending-review avviata con gli addii di Picci e Prutsch o arriveranno iniezioni di esperienza, a partire dalle conferme di Allegretti e Pippa? Le sensazioni lascerebbero propendere per la prima ipotesi, anche se dalla società la linea dominante tende a derubricare le assenze del capitano e del terzino cilentano come addebitabili esclusivamente agli infortuni recentemente patiti.
Andrea Pippa e Riccaro Allegretti, appunto: le voci sul loro addio si sono susseguite negli ultimi giorni, pur parzialmente smentite dalla società e da mister Orlandi. «Io qui sto molto bene- aveva spiegato giorni fa Allegretti- la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Sulla stessa linea Pippa, che ai tifosi presenti a seguire gli allenamenti biancorossi alla ripresa aveva spiegato di stare bene a Barletta. Il tifo si è esposto: alle ovazioni per Allegretti nell'ultima apparizione interna, si è aggiunta la sicurezza dell'effetto-boomerang del cambio in corsa nelle strategie societarie. Con un altro approccio probabilmente non sarebbero stati sottoscritti oltre 1000 abbonamenti, ma sicuramente ci sarebbe stato un rapporto più trasparente tra piazza e club. Intanto, le prime risposte si attendono dal calciomercato di gennaio, che il Barletta Calcio realizzerà con uscite pari a zero euro (a ogni arrivo corrisponderà una partenza in organico), e il deteriorato rapporto tra il dg Martino e il capitano del Barletta sembra sempre più un "segreto di Pulcinella", nonostante le smentite da parte societaria. Se la scelta sarà quella di rinunciare all'esperienza e affidarsi in toto a una linea verde che sin qui ha portato a un filotto di quattro partite senza sconfitte- ma anche senza vittorie- lo diranno il tempo e la proprietà.
La proprietà del club, appunto: al momento Roberto Tatò appare in posizione defilata, seppure "presente", assicurano i tesserati biancorossi. Le sue uscite in pubblico sono ferme al 21 novembre, e alla dead-line teorica della sua esperienza a capo del Barletta Calcio mancano sei mesi, ma i mesi, in Italia e nel calcio, si sa, valgono poco più di giorni. Al momento i volti affacciatisi con sostanziale interesse sono pari a zero, o quasi: detto dei defalcati rumors riguardanti la famiglia Daddato, dello stand-by di Pasquale Di Cosola, osteggiato dalla curva nord in uno striscione durante Barletta-Viareggio in novembre, al momento è fermo da un mese anche il sondaggio del gruppo salentino rappresentato dall'avvocato De Matteis, portatore di un interesse ancora lontano dall'essere definito tale. Per restare alle parole del presidente, "costruzione" è un termine lontano, "castrazione" uno spauracchio troppo vicino, da allontanare: gennaio e i suoi avvenimenti sapranno dire che vocale prevarrà in via Vittorio Veneto nel 2014.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Andrea Pippa e Riccaro Allegretti, appunto: le voci sul loro addio si sono susseguite negli ultimi giorni, pur parzialmente smentite dalla società e da mister Orlandi. «Io qui sto molto bene- aveva spiegato giorni fa Allegretti- la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Sulla stessa linea Pippa, che ai tifosi presenti a seguire gli allenamenti biancorossi alla ripresa aveva spiegato di stare bene a Barletta. Il tifo si è esposto: alle ovazioni per Allegretti nell'ultima apparizione interna, si è aggiunta la sicurezza dell'effetto-boomerang del cambio in corsa nelle strategie societarie. Con un altro approccio probabilmente non sarebbero stati sottoscritti oltre 1000 abbonamenti, ma sicuramente ci sarebbe stato un rapporto più trasparente tra piazza e club. Intanto, le prime risposte si attendono dal calciomercato di gennaio, che il Barletta Calcio realizzerà con uscite pari a zero euro (a ogni arrivo corrisponderà una partenza in organico), e il deteriorato rapporto tra il dg Martino e il capitano del Barletta sembra sempre più un "segreto di Pulcinella", nonostante le smentite da parte societaria. Se la scelta sarà quella di rinunciare all'esperienza e affidarsi in toto a una linea verde che sin qui ha portato a un filotto di quattro partite senza sconfitte- ma anche senza vittorie- lo diranno il tempo e la proprietà.
La proprietà del club, appunto: al momento Roberto Tatò appare in posizione defilata, seppure "presente", assicurano i tesserati biancorossi. Le sue uscite in pubblico sono ferme al 21 novembre, e alla dead-line teorica della sua esperienza a capo del Barletta Calcio mancano sei mesi, ma i mesi, in Italia e nel calcio, si sa, valgono poco più di giorni. Al momento i volti affacciatisi con sostanziale interesse sono pari a zero, o quasi: detto dei defalcati rumors riguardanti la famiglia Daddato, dello stand-by di Pasquale Di Cosola, osteggiato dalla curva nord in uno striscione durante Barletta-Viareggio in novembre, al momento è fermo da un mese anche il sondaggio del gruppo salentino rappresentato dall'avvocato De Matteis, portatore di un interesse ancora lontano dall'essere definito tale. Per restare alle parole del presidente, "costruzione" è un termine lontano, "castrazione" uno spauracchio troppo vicino, da allontanare: gennaio e i suoi avvenimenti sapranno dire che vocale prevarrà in via Vittorio Veneto nel 2014.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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