
Calcio
Barletta Calcio, avanti con il "falso nueve"
Ilari favorito su Zigon al centro dell'attacco a Pisa
Barletta - sabato 4 gennaio 2014
15.19
Senza il lungodegente La Mantia- per rivederlo in campo occorrerà un altro mesetto- e stante la penuria di prime punte successiva all'addio di Picci, il Barletta Calcio edizione 2014 potrebbe ripartire dal "falso nueve". In vista della sfida in programma domani pomeriggio contro il Pisa sul terreno dell'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" mister Nevio Orlandi sta infatti meditando la conferma di Carlo Ilari, professione mezz'ala, nell'inedito ruolo di centravanti all'interno degli schemi costituiti dal 4-2-3-1 biancorosso. Il centrocampista ascolano, come già accaduto a Grosseto nell'ultima sfida del 2013, potrebbe essere nuovamente preferito allo sloveno Dejan Zigon, che sin qui non ha convinto nei panni di prima punta e potrebbe essere riservato come "freccia" da utilizzare a gara in corso.
Volto misterioso, alla "ricerca di autore" come i personaggi di Pirandello, fino a novembre, Carlo Ilariha visto mutare il suo piccolo mondo calcistico tinto di biancorosso nell'arco di tre partite. Altrettante reti, a Benevento e Catanzaro prima, nel 2-2 interno contro il Pontedera poi, tanta qualità e altrettanta quantità aggiunta a una manovra priva della leadership e della qualità di capitan Allegretti da fine ottobre. Per Ilari, supportato da D'Errico a destra, Cicerelli a sinistra e Branzani in zona centrale in quello che dovrebbe essere il "rombo" offensivo del Barletta contro i nerazzurri di Cozza, finalmente un ruolo da protagonista, che il suo curriculum lasciava intravedere tra Ascoli, Juventus "Primavera", Feralpisalò. I numeri parlano per lui nell'inedito duello imbastito per il centro dell'attacco biancorosso: 12 presenze, 3 reti e 547 minuti in campo a fronte dei 409 minuti distribuiti in 10 partite senza reti di Zigon.
Intanto il poco munifico attacco biancorosso (8 reti in 17 partite) attende volti nuovi dalla finestra invernale di calciomercato, apertasi ieri: Magnaghi (Virtus Entella) resta un nome interessante, ma qualche spiraglio "under" potrebbe aprirsi dalla collaborazione in allestimento con la Juventus, annunciata come una possibilità dal dg Gabriele Martino dopo l'incontro con l'ad bianconero Beppe Marotta. Per ora c'è da pensare al campo, con la trasferta di Pisa all'orizzonte, ma con un piccolo punto interrogativo sul futuro: e se le "irrevocabili" dimissioni a giugno del presidente Roberto Tatò- atteso nuovamente in Italia a metà della prossima settimana- siano invece passibili di ripensamenti?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Volto misterioso, alla "ricerca di autore" come i personaggi di Pirandello, fino a novembre, Carlo Ilariha visto mutare il suo piccolo mondo calcistico tinto di biancorosso nell'arco di tre partite. Altrettante reti, a Benevento e Catanzaro prima, nel 2-2 interno contro il Pontedera poi, tanta qualità e altrettanta quantità aggiunta a una manovra priva della leadership e della qualità di capitan Allegretti da fine ottobre. Per Ilari, supportato da D'Errico a destra, Cicerelli a sinistra e Branzani in zona centrale in quello che dovrebbe essere il "rombo" offensivo del Barletta contro i nerazzurri di Cozza, finalmente un ruolo da protagonista, che il suo curriculum lasciava intravedere tra Ascoli, Juventus "Primavera", Feralpisalò. I numeri parlano per lui nell'inedito duello imbastito per il centro dell'attacco biancorosso: 12 presenze, 3 reti e 547 minuti in campo a fronte dei 409 minuti distribuiti in 10 partite senza reti di Zigon.
Intanto il poco munifico attacco biancorosso (8 reti in 17 partite) attende volti nuovi dalla finestra invernale di calciomercato, apertasi ieri: Magnaghi (Virtus Entella) resta un nome interessante, ma qualche spiraglio "under" potrebbe aprirsi dalla collaborazione in allestimento con la Juventus, annunciata come una possibilità dal dg Gabriele Martino dopo l'incontro con l'ad bianconero Beppe Marotta. Per ora c'è da pensare al campo, con la trasferta di Pisa all'orizzonte, ma con un piccolo punto interrogativo sul futuro: e se le "irrevocabili" dimissioni a giugno del presidente Roberto Tatò- atteso nuovamente in Italia a metà della prossima settimana- siano invece passibili di ripensamenti?
(Twitter: @GuerraLuca88)
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