
Calcio
Barletta Calcio, ad Aversa tre punti di epica e coraggio
Danti uomo copertina, la difesa torna impermeabile
Barletta - lunedì 13 aprile 2015
10.34
Dovevano arrivare i tre punti, e in casa Barletta Calcio l'ora della vittoria non si è fatta attendere. Può sorridere la squadra allenata da mister Corda, che ora può godersi una classifica che non può più mettere paura e giocare con la mente libera l'ultima parte del campionato. Lo 0-1 del "Bisceglia" rispecchia la stagione dei biancorossi, sempre frizzanti e spesso vicini a chiudere la pratica ma anche capaci di soffrire quando ad attaccare erano i padroni di casa. Una vittoria per certi versi epica, una di quelle affermazioni da "tutti in piedi sul divano", prendendo in prestito una delle più note frasi che hanno fatto da corollario alle recenti stagioni motociclistiche.
Danti, il "traghettatore" verso la salvezza
La copertina è dedicata al match winner, quel Domenico Danti chiamato a gennaio al difficile compito di sostituire Floriano. È lui a decidere la sfida del "Bisceglia" e a regalare la salvezza sui campo ai biancorossi. È lui il simbolo di quegli eroi (tali o presunti tali secondo chi è abituato a stravedere piuttosto che a vedere) che in un'annata difficile, privi del loro condottiero dal giorno di quella più che discutibile scelta di allontanare Sesia, in una situazione thrilling, sono riusciti a racimolare 46 punti e, soprattutto, a lottare a testa alta anche con le prime della classe. Tutto questo, e tanto altro, vale la matematica salvezza, anche al netto di quelle penalizzazioni ricevute per il bene del Barletta e di quelle che arriveranno. Eroi, trascinatori, uomini prima che calciatori. Tante definizioni, per una sola condizione, quella di una rosa che è andata oltre le difficoltà rispondendo presente sul campo. Scusate se è poco.
Il viaggio (e tanti grammi di coraggio)
Altro dato che appartiene al gruppo biancorosso è la costanza dei risultati in trasferta contro dirette avversarie. Anche contro l'Aversa l'obiettivo non è stato fallito. Se non si considerano, infatti, le partite contro squadre in lotta per la salvezza, il Barletta non è riuscito a racimolare punti preziosi lontano dalle mura amiche soltanto ad Aprilia, a Pagani e, più recentemente, a Melfi. Una statistica interessante, che descrive una squadra "amante del viaggio", ma anche con la consapevolezza delle proprie forze e di poter essere protagonista anche lontano dal "Puttilli".
Torna la difesa saracinesca
In un match decisivo sia per il destino dei biancorossi che per quello di granata, la retroguardia biancorossa è rimasta inviolata. Le buone prestazioni del pacchetto arretrato, in particolare dei due centrali difensivi, hanno ridotto davvero al minimo le occasioni da gol dell'Aversa Normanna. Dopo che il reparto ha subito cinque gol in tre partite contro Melfi, Catanzaro e Paganese, il Barletta mantiene l'imbattibilità in casa di una delle dirette concorrenti per la salvezza. Ed è puntando ancora sulla difesa che Radi e compagni possono racimolare altri punti nei prossimi incontri. Contro Vigor Lamezia, Salernitana, Foggia ed Ischia il Barletta potrebbe continuare a sorprendere a chiudere la stagione oltrepassando quota 50, obiettivo che ad inizio stagione in pochi avrebbero auspicato e pronosticato.
Chiudere i conti, aspettando le mosse della società
Il pareggio tra Catanzaro e Messina ha, di fatto, chiuso i conti salvezza per il Barletta. I biancorossi nella peggiore delle ipotesi dovrebbero perdere al massimo tre punti in seguito al secondo deferimento, scendendo fino a quota 41. Le due squadre che condividono l'ultima posizione utile per disputare i playout sono Ischia e Messina. Nei confronti dei siciliani, il Barletta è in vantaggio negli scontri diretti, in virtù della vittoria dell'andata al "Puttilli" e dello 0-2 maturato al "San Filippo", mentre contro l'Ischia il Barletta disputerà l'ultimo turno del campionato, ma è forte del 3-1 con cui sono stati regolati gli uomini di Maurizi. Ed è per questo che manca davvero poco per chiudere i conti analizzando tutte le ipotesi possibili di penalizzazione. Con i riflettori meno puntati sulla salvezza in campo, gli interessi in questa settimana si sposteranno maggiormente sulle vicende societarie, sulle quali abbondano le indiscrezioni. C'è chi parla di un Berardo che sta pensando di defilarsi, altre voci segnalano una probabile conferenza congiunta dell'imprenditore che ha presieduto il Campobasso e l'attuale legale rappresentante del club biancorosso, Giuseppe Perpignano. Il sereno, però, tarda ad arrivare, e nemmeno i sorrisi per una meritata salvezza sul campo possono rendere totalmente positiva una stagione che è sempre in attesa del suo "happy ending".
Danti, il "traghettatore" verso la salvezza
La copertina è dedicata al match winner, quel Domenico Danti chiamato a gennaio al difficile compito di sostituire Floriano. È lui a decidere la sfida del "Bisceglia" e a regalare la salvezza sui campo ai biancorossi. È lui il simbolo di quegli eroi (tali o presunti tali secondo chi è abituato a stravedere piuttosto che a vedere) che in un'annata difficile, privi del loro condottiero dal giorno di quella più che discutibile scelta di allontanare Sesia, in una situazione thrilling, sono riusciti a racimolare 46 punti e, soprattutto, a lottare a testa alta anche con le prime della classe. Tutto questo, e tanto altro, vale la matematica salvezza, anche al netto di quelle penalizzazioni ricevute per il bene del Barletta e di quelle che arriveranno. Eroi, trascinatori, uomini prima che calciatori. Tante definizioni, per una sola condizione, quella di una rosa che è andata oltre le difficoltà rispondendo presente sul campo. Scusate se è poco.
Il viaggio (e tanti grammi di coraggio)
Altro dato che appartiene al gruppo biancorosso è la costanza dei risultati in trasferta contro dirette avversarie. Anche contro l'Aversa l'obiettivo non è stato fallito. Se non si considerano, infatti, le partite contro squadre in lotta per la salvezza, il Barletta non è riuscito a racimolare punti preziosi lontano dalle mura amiche soltanto ad Aprilia, a Pagani e, più recentemente, a Melfi. Una statistica interessante, che descrive una squadra "amante del viaggio", ma anche con la consapevolezza delle proprie forze e di poter essere protagonista anche lontano dal "Puttilli".
Torna la difesa saracinesca
In un match decisivo sia per il destino dei biancorossi che per quello di granata, la retroguardia biancorossa è rimasta inviolata. Le buone prestazioni del pacchetto arretrato, in particolare dei due centrali difensivi, hanno ridotto davvero al minimo le occasioni da gol dell'Aversa Normanna. Dopo che il reparto ha subito cinque gol in tre partite contro Melfi, Catanzaro e Paganese, il Barletta mantiene l'imbattibilità in casa di una delle dirette concorrenti per la salvezza. Ed è puntando ancora sulla difesa che Radi e compagni possono racimolare altri punti nei prossimi incontri. Contro Vigor Lamezia, Salernitana, Foggia ed Ischia il Barletta potrebbe continuare a sorprendere a chiudere la stagione oltrepassando quota 50, obiettivo che ad inizio stagione in pochi avrebbero auspicato e pronosticato.
Chiudere i conti, aspettando le mosse della società
Il pareggio tra Catanzaro e Messina ha, di fatto, chiuso i conti salvezza per il Barletta. I biancorossi nella peggiore delle ipotesi dovrebbero perdere al massimo tre punti in seguito al secondo deferimento, scendendo fino a quota 41. Le due squadre che condividono l'ultima posizione utile per disputare i playout sono Ischia e Messina. Nei confronti dei siciliani, il Barletta è in vantaggio negli scontri diretti, in virtù della vittoria dell'andata al "Puttilli" e dello 0-2 maturato al "San Filippo", mentre contro l'Ischia il Barletta disputerà l'ultimo turno del campionato, ma è forte del 3-1 con cui sono stati regolati gli uomini di Maurizi. Ed è per questo che manca davvero poco per chiudere i conti analizzando tutte le ipotesi possibili di penalizzazione. Con i riflettori meno puntati sulla salvezza in campo, gli interessi in questa settimana si sposteranno maggiormente sulle vicende societarie, sulle quali abbondano le indiscrezioni. C'è chi parla di un Berardo che sta pensando di defilarsi, altre voci segnalano una probabile conferenza congiunta dell'imprenditore che ha presieduto il Campobasso e l'attuale legale rappresentante del club biancorosso, Giuseppe Perpignano. Il sereno, però, tarda ad arrivare, e nemmeno i sorrisi per una meritata salvezza sul campo possono rendere totalmente positiva una stagione che è sempre in attesa del suo "happy ending".
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