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Calcio
Barletta Calcio, A.A.A. futuro chiaro cercasi
Dalle parole di Tatò ai rumors, quattro mesi di interrogativi
Barletta - mercoledì 26 febbraio 2014
10.45
"A.A.A. società sportiva di Prima Divisione Lega Pro con economia sana, parco giocatori di proprietà e ambiente ambizioso cerca acquirente e/o soci con serie intenzioni per stagione sportiva 2014/2015 e oltre. No perditempo". Se davanti alle porte di via Vittorio Veneto, sede fisica e sportiva del Barletta Calcio, al giorno d'oggi fosse appeso un cartello di annunci, sarebbe questo. Con il finale di stagione che ha poco da chiedere alla classifica e otto partite (quella di Nocera Inferiore non sarà disputata) da giocare, i biancorossi guardano soprattutto fuori dal campo, laddove ad oggi c'è una sola certezza: il 30 giugno Roberto Tatò porrà fine alla sua esperienza da presidente, come comunicato il 21 novembre nella più recente apparizione in pubblico.
Cosa accadrà? Che fine farà il Barletta Calcio? Di che colore e con quale identità sarà il futuro in via Vittorio Veneto? Gli interrogativi si susseguono, le domande si ripropongono, pastose e costanti, da mesi. «Se la squadra gioca bene, la società diventa degna di attenzioni. Da questa parte nessuno vuole la luna nel pozzo, ma se richiamiamo l'attenzione di qualche sano imprenditore allora le porte da parte mia saranno aperte. Non porrò nessuna difficoltà affinchè possa avvenire un passaggio societario» Così il patron biancorosso aveva parlato ai nostri microfoni sei giorni fa, interpellato in merito al finale di stagione di Camilleri e compagni. Ci muoviamo in un labirinto, pronti a capire cosa potrà accadere di qui a giugno: delle "voci di corridoio", provenienti dal Salento, la Liguria e dalla stessa Barletta, al momento si sono avuti pochi risvolti effettivi, come spiegato sempre da Tatò nelle sue parole. Qualcosa però nelle retrovie sembra muoversi, trapassando il silenzio.
Dopo un calciomercato che ha lentamente deprivato la rosa dei barlumi di esperienza presenti (vedi querelle-Allegretti) e con un presente fatta di tante speranze e ben poche certezze tecniche, con la squadra che non si scolla dal terz'ultimo posto da un anno e mezzo, l'opinione nella piazza resta spaccata tra chi vorrebbe non cambiare "la via vecchia per la nuova" e chi invece è rimasto deluso dalla parola "fine" posta da Tatò dopo una stagione partita nel segno del "sogno-playoff" e presto trascinata in un profilo "low", anche troppo. Nel mezzo, chi chiede chiarezza e programmi, a fronte di un futuro che nasconde incognite dietro ogni angolo: quattro mesi- tanti ci separano dal 30 giugno sul calendario sono tanti, ma nel calcio volano come traiettorie difficili da interpretare anche per il miglior portiere. La prima domanda è: il Barletta si iscriverà al prossimo campionato? E con quale dirigenza? In attesa di nuove, anche da parte dell'amministrazione comunale-assente speciale per ora- entro pochi giorni dovrebbe tenersi l'incontro tra il presidente Tatò e il Barletta Club "I Biancorossi". Una prima mano tesa per il futuro, in attesa che qualcuno prenda (o riprenda) per mano il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Cosa accadrà? Che fine farà il Barletta Calcio? Di che colore e con quale identità sarà il futuro in via Vittorio Veneto? Gli interrogativi si susseguono, le domande si ripropongono, pastose e costanti, da mesi. «Se la squadra gioca bene, la società diventa degna di attenzioni. Da questa parte nessuno vuole la luna nel pozzo, ma se richiamiamo l'attenzione di qualche sano imprenditore allora le porte da parte mia saranno aperte. Non porrò nessuna difficoltà affinchè possa avvenire un passaggio societario» Così il patron biancorosso aveva parlato ai nostri microfoni sei giorni fa, interpellato in merito al finale di stagione di Camilleri e compagni. Ci muoviamo in un labirinto, pronti a capire cosa potrà accadere di qui a giugno: delle "voci di corridoio", provenienti dal Salento, la Liguria e dalla stessa Barletta, al momento si sono avuti pochi risvolti effettivi, come spiegato sempre da Tatò nelle sue parole. Qualcosa però nelle retrovie sembra muoversi, trapassando il silenzio.
Dopo un calciomercato che ha lentamente deprivato la rosa dei barlumi di esperienza presenti (vedi querelle-Allegretti) e con un presente fatta di tante speranze e ben poche certezze tecniche, con la squadra che non si scolla dal terz'ultimo posto da un anno e mezzo, l'opinione nella piazza resta spaccata tra chi vorrebbe non cambiare "la via vecchia per la nuova" e chi invece è rimasto deluso dalla parola "fine" posta da Tatò dopo una stagione partita nel segno del "sogno-playoff" e presto trascinata in un profilo "low", anche troppo. Nel mezzo, chi chiede chiarezza e programmi, a fronte di un futuro che nasconde incognite dietro ogni angolo: quattro mesi- tanti ci separano dal 30 giugno sul calendario sono tanti, ma nel calcio volano come traiettorie difficili da interpretare anche per il miglior portiere. La prima domanda è: il Barletta si iscriverà al prossimo campionato? E con quale dirigenza? In attesa di nuove, anche da parte dell'amministrazione comunale-assente speciale per ora- entro pochi giorni dovrebbe tenersi l'incontro tra il presidente Tatò e il Barletta Club "I Biancorossi". Una prima mano tesa per il futuro, in attesa che qualcuno prenda (o riprenda) per mano il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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