
Calcio
Azionariato popolare, 10mila euro raccolti da "I Biancorossi"
Digiorgio: «Soddisfatti dei numeri, chiederemo cambio Statuto per ingresso trust»
Barletta - lunedì 19 maggio 2014
E' stato uno dei sassolini lanciati nel mare magnum biancorosso per evitare uno tsunami che spazzi via di anni e serie il calcio locale: ora che gli orizzonti su via Vittorio Veneto propongono nubi sempre più diradate e un'evoluzione della trattativa per il passaggio di quote azionarie sull'asse Tatò-Perpignano, con Pasquale Di Cosola a fare da spettatore attivo e interessato, il progetto di azionariato popolare avviato da quattro mesi dal Barletta Club "I Biancorossi" potrebbe assumere forme ancora più attive nel futuro della Società Sportiva Barletta Calcio.
Al momento il club, che raccoglie un eterogeneo vulnus di componenti tra le sue fila, annovera all'incirca 200 iscritti e ha raccolto-attraverso una formula di donazioni che va da un minimo di 10 euro a un massimo di 5mila euro- circa 10000 euro, pronte a far parte delle case biancorosse e di chi le amministrerà nella stagione sportiva 2014/2015. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%, e soprattutto di far sedere un componente nel Consiglio di Amministrazione della società, alla stregua di quanto avviene già in alcune pregiate realtà calcistiche, italiane e soprattutto all'estero (Barcellona e Bayern Monaco ne sono esempi fulgidi). L'obiettivo del Barletta Club "I Biancorossi" è quello di rilevare gratuitamente una quota di minoranza del pacchetto azionario della S.S. Barletta Calcio. I fondi raccolti serviranno come contributo per le spese della Stagione Sportiva 2014/15, in proporzione alla percentuale che sarà in possesso dei tifosi aderenti all'iniziativa.
Imprescindibile sarà anche la modifica dello Statuto della S.S. Barletta Calcio, se così non fosse non avrebbe luogo l'ingresso dei tifosi del club in un Consiglio di Amministrazione formato almeno da 3 componenti. Uno di questi tre componenti sarebbe nominato dai tifosi, votato democraticamente secondo il principio "una testa, un voto", da tutti coloro che hanno contribuito all'azionariato popolare. Scegliendolo da una lista di nominativi proposti dal Consiglio Direttivo del Barletta Club "I Biancorossi", rispondenti ad alte qualità morali, grandi capacità e forte attaccamento ai colori sociali. Nel caso siano previsti più di 3 Consiglieri di Amministrazione (ma sempre in numero dispari), la rappresentanza dei tifosi avrà l'obiettivo di essere superiore alla singola unità.
Fulcro ispiratore dell'iniziativa de "I Biancorossi" sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012: il macro-obiettivo del neonato club, sostenuto anche da tanti volti celebri del calcio barlettano, da Savino Daleno a Vincenzo Lanotte passando per Francesco Sfrecola e Roberto Scarnecchia- che ha annunciato la sua vicinanza al progetto su Facebook ("Questo è per una città ...non solo per una squadra di calcio! Per Barletta azionariato popolare...io sarò il primo sottoscrittore delle quote! Forza e onore!"), è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere il club e al tempo stesso ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. Un'iniziativa che non è in contraddizione con il tifo organizzato, come spesso spiegato dai componenti del club: si tratta di due realtà separate che in alcuni casi si intrecciano.
«Per quanto riguarda l'azionamento popolare siamo molto soddisfatti della raccolta fondi e, nonostante i pochi giorni di raccolta, siamo vicini a superare la soglia dei 10mila euro -ha spiegato il presidente del Club Francesco Digiorgio- Se dovesse esserci il passaggio di proprietà i nostri obiettivi non cambiano: chiederemo ugualmente il cambio dello Statuto sociale in modo che sia adeguato all'ingresso del trust nella compagine sociale. Siamo certi che il Presidente Tatò nel caso passi le consegne agevoli il nostro compito, avendo dimostrato stima nei nostri confronti e fiducia nel nostro progetto».
La campagna "Entra in azione", reclamizzata attraverso volantini e social network, è arrivata nel vivo. In altro i nostri colori, barlettani.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Al momento il club, che raccoglie un eterogeneo vulnus di componenti tra le sue fila, annovera all'incirca 200 iscritti e ha raccolto-attraverso una formula di donazioni che va da un minimo di 10 euro a un massimo di 5mila euro- circa 10000 euro, pronte a far parte delle case biancorosse e di chi le amministrerà nella stagione sportiva 2014/2015. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%, e soprattutto di far sedere un componente nel Consiglio di Amministrazione della società, alla stregua di quanto avviene già in alcune pregiate realtà calcistiche, italiane e soprattutto all'estero (Barcellona e Bayern Monaco ne sono esempi fulgidi). L'obiettivo del Barletta Club "I Biancorossi" è quello di rilevare gratuitamente una quota di minoranza del pacchetto azionario della S.S. Barletta Calcio. I fondi raccolti serviranno come contributo per le spese della Stagione Sportiva 2014/15, in proporzione alla percentuale che sarà in possesso dei tifosi aderenti all'iniziativa.
Imprescindibile sarà anche la modifica dello Statuto della S.S. Barletta Calcio, se così non fosse non avrebbe luogo l'ingresso dei tifosi del club in un Consiglio di Amministrazione formato almeno da 3 componenti. Uno di questi tre componenti sarebbe nominato dai tifosi, votato democraticamente secondo il principio "una testa, un voto", da tutti coloro che hanno contribuito all'azionariato popolare. Scegliendolo da una lista di nominativi proposti dal Consiglio Direttivo del Barletta Club "I Biancorossi", rispondenti ad alte qualità morali, grandi capacità e forte attaccamento ai colori sociali. Nel caso siano previsti più di 3 Consiglieri di Amministrazione (ma sempre in numero dispari), la rappresentanza dei tifosi avrà l'obiettivo di essere superiore alla singola unità.
Fulcro ispiratore dell'iniziativa de "I Biancorossi" sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012: il macro-obiettivo del neonato club, sostenuto anche da tanti volti celebri del calcio barlettano, da Savino Daleno a Vincenzo Lanotte passando per Francesco Sfrecola e Roberto Scarnecchia- che ha annunciato la sua vicinanza al progetto su Facebook ("Questo è per una città ...non solo per una squadra di calcio! Per Barletta azionariato popolare...io sarò il primo sottoscrittore delle quote! Forza e onore!"), è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere il club e al tempo stesso ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. Un'iniziativa che non è in contraddizione con il tifo organizzato, come spesso spiegato dai componenti del club: si tratta di due realtà separate che in alcuni casi si intrecciano.
«Per quanto riguarda l'azionamento popolare siamo molto soddisfatti della raccolta fondi e, nonostante i pochi giorni di raccolta, siamo vicini a superare la soglia dei 10mila euro -ha spiegato il presidente del Club Francesco Digiorgio- Se dovesse esserci il passaggio di proprietà i nostri obiettivi non cambiano: chiederemo ugualmente il cambio dello Statuto sociale in modo che sia adeguato all'ingresso del trust nella compagine sociale. Siamo certi che il Presidente Tatò nel caso passi le consegne agevoli il nostro compito, avendo dimostrato stima nei nostri confronti e fiducia nel nostro progetto».
La campagna "Entra in azione", reclamizzata attraverso volantini e social network, è arrivata nel vivo. In altro i nostri colori, barlettani.
(Twitter: @GuerraLuca88)

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