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Calcio
Allegretti, il futuro del capitano a Barletta è un rebus
Il procuratore Zavaglia spiega: «Nessun problema in Puglia», ma i dubbi sulla permanenza restano
Barletta - venerdì 3 gennaio 2014
13.45
«Allegretti non ha problemi a Barletta. E' un calciatore di categoria per il quale c'è l'interesse di diversi club del torneo: in tanti sono alla finestra». Getta acqua sul fuoco ai microfoni di Barlettalife.it Franco Zavaglia, procuratore del capitano del Barletta Calcio, lontano dai campi di gioco ormai da due mesi e mezzo e ancora privo di una ufficiale data di rientro sul rettangolo verde. Resta un rebus il futuro del 35enne milanese, leader dentro e fuori dal campo, che oggi si allena a parte dal gruppo degli arruolabili e degli altri infortunati e certamente non versa in buoni rapporti con il dg Gabriele Martino.
Le voci sull'addio di Riccardo Allegretti a Barletta si susseguono ormai da un mese a questa parte, pur parzialmente smentite dalla società e da mister Orlandi. «Io qui sto molto bene- aveva spiegato in una recente intervista Allegretti- la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Un Barletta che con 11 punti all'attivo, 8 reti fatte e una sola vittoria è ancora inchiodato al terzultimo posto: «Gli obiettivi societari sono cambiati in corsa, adesso si punta sulla crescita dei giovani- aveva spiegato Allegretti- cerchiamo di migliorare ogni domenica in una stagione che per adesso non sta dando soddisfazioni a nessuno».
Le porte del mercato di gennaio sono intanto aperte e di certo c'è che in via Vittorio Veneto, dopo l'addio anticipato da patron Tatò ha avuto il via la "spending review", acclarata dai recenti addii di Prutsch e Picci. Il progetto sventolato ai quattro venti è quello di "valorizzare i giovani", ma la sensazione è che si stia togliendo quella patina di celebrità che avvolgeva in estate il giovane e incerto prodotto chiamato Barletta Calcio al fine di indorarlo: alzino la mani quanti tra i tifosi biancorossi hanno ancora in mente il gol-salvezza di capitan Allegretti contro l'Andria . Immagini lontane, che oggi nessuno può assicurare rivedremo al "Puttilli".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Le voci sull'addio di Riccardo Allegretti a Barletta si susseguono ormai da un mese a questa parte, pur parzialmente smentite dalla società e da mister Orlandi. «Io qui sto molto bene- aveva spiegato in una recente intervista Allegretti- la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Un Barletta che con 11 punti all'attivo, 8 reti fatte e una sola vittoria è ancora inchiodato al terzultimo posto: «Gli obiettivi societari sono cambiati in corsa, adesso si punta sulla crescita dei giovani- aveva spiegato Allegretti- cerchiamo di migliorare ogni domenica in una stagione che per adesso non sta dando soddisfazioni a nessuno».
Le porte del mercato di gennaio sono intanto aperte e di certo c'è che in via Vittorio Veneto, dopo l'addio anticipato da patron Tatò ha avuto il via la "spending review", acclarata dai recenti addii di Prutsch e Picci. Il progetto sventolato ai quattro venti è quello di "valorizzare i giovani", ma la sensazione è che si stia togliendo quella patina di celebrità che avvolgeva in estate il giovane e incerto prodotto chiamato Barletta Calcio al fine di indorarlo: alzino la mani quanti tra i tifosi biancorossi hanno ancora in mente il gol-salvezza di capitan Allegretti contro l'Andria . Immagini lontane, che oggi nessuno può assicurare rivedremo al "Puttilli".
(Twitter: @GuerraLuca88)
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