
Calcio
Allegretti e La Mantia, da Prato al Prato: biancorossi a tinte alterne
Il capitano del Barletta non ci sarà nemmeno al "Lungobisenzio", l'attaccante rientra dopo un girone
Barletta - sabato 18 gennaio 2014
18.50
E se lentamente si potesse tornare all'antico, con Allegretti e La Mantia a fungere da anelli avanzati della spina dorsale biancorossa, quella che spesso è mancata in stagione al Barletta Calcio quanto a personalità e imprevedibiità? L'idea galleggia nella testa di tanti tifosi biancorossi e addetti ai lavori, ma ad oggi appare molto lontana dalla realtà. Storie diverse, assenze diverse, ma un minimo comune denominatore per il capitano e il centravanti ciociaro: il Prato, appunto il prossimo avversario del Barletta Calcio domani pomeriggio sul terreno del "Lungobisenzio".
A Prato, il 2 dicembre 2012, aveva fatto il suo esordio in biancorosso Riccardo Allegretti. Arrivato all'ombra di Eraclio in novembre per rinforzare la rosa allora allenata da Paolo Stringara, il centrocampista milanese bagnò la sua "prima" con il Barletta con una sconfitta in un grigio pomeriggio: decise Disabato alla mezz'ora, ma sei mesi dopo "Re" Riccardo (come molti tifosi lo chiamano) ebbe la soddisfazione più grande in un pomeriggio di inizio giugno ad Andria con la conquista della salvezza che per molti porta la sua firma. a 13 mesi di distanza dall'esordio con la maglia biancorossa, il presente di Allegretti è lontano dal Barletta Calcio. Ufficialmente out per mancanza dell'apposito "ok medico", autentico discrimen da due mesi a questa parte, ufficiosamente perchè fuori dai radar societari, anche domani Allegretti seguirà i suoi compagni da casa. Il tutto a discapito di quanto detto dallo stesso giocatore un mese fa, nella sua ultima e unica intervista degli ultimi tre mesi: «Io qui sto molto bene, la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Appunto, cosa pensa la società: al momento un dato non noto con chiarezza.
Per Andrea La Mantia, invece, la sfida del "Lungobisenzio" rappresenterà il riannodarsi di un filo, quello con il campo, interrotto quattro mesi fa, il 15 settembre, quando i lanieri passarono per 0-2 sul terreno del "Puttilli". Nel mezzo il ko al crociato in allenamento, l'intervento, la lunga riabilitazione e infine il ritorno in città all'Epifania: domani sarà del gruppo, probabilmente della lista dei 18 selezionati tra campo e panchina, per riassaporare il legame con il rettangolo verde e magari rivedere il campo per qualche minuto. «Tornerò più forte di prima: sono sicuro che nel girone di ritorno faremo bene come abbiamo fatto nello scorso anno» aveva spiegato a fine dicembre La Mantia ai nostri microfoni: Prato potrebbe essere la prima tappa per ritrovare questo piacere calcistico massimo per un attaccante, che a La Mantia manca dal 26 maggio 2013, 2-0 all'Andria in gara/1 dei playout. Allegretti e La Mantia, un tempo davanti a loro un Prato...verde. Oggi un Prato...di speranze, per i tifosi biancorossi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
A Prato, il 2 dicembre 2012, aveva fatto il suo esordio in biancorosso Riccardo Allegretti. Arrivato all'ombra di Eraclio in novembre per rinforzare la rosa allora allenata da Paolo Stringara, il centrocampista milanese bagnò la sua "prima" con il Barletta con una sconfitta in un grigio pomeriggio: decise Disabato alla mezz'ora, ma sei mesi dopo "Re" Riccardo (come molti tifosi lo chiamano) ebbe la soddisfazione più grande in un pomeriggio di inizio giugno ad Andria con la conquista della salvezza che per molti porta la sua firma. a 13 mesi di distanza dall'esordio con la maglia biancorossa, il presente di Allegretti è lontano dal Barletta Calcio. Ufficialmente out per mancanza dell'apposito "ok medico", autentico discrimen da due mesi a questa parte, ufficiosamente perchè fuori dai radar societari, anche domani Allegretti seguirà i suoi compagni da casa. Il tutto a discapito di quanto detto dallo stesso giocatore un mese fa, nella sua ultima e unica intervista degli ultimi tre mesi: «Io qui sto molto bene, la mia famiglia si è inserita bene e la mia bimba va a scuola. Ho fatto questa scelta e farò il possibile per rimanere. Da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare via, ma bisogna vedere anche cosa pensa la società». Appunto, cosa pensa la società: al momento un dato non noto con chiarezza.
Per Andrea La Mantia, invece, la sfida del "Lungobisenzio" rappresenterà il riannodarsi di un filo, quello con il campo, interrotto quattro mesi fa, il 15 settembre, quando i lanieri passarono per 0-2 sul terreno del "Puttilli". Nel mezzo il ko al crociato in allenamento, l'intervento, la lunga riabilitazione e infine il ritorno in città all'Epifania: domani sarà del gruppo, probabilmente della lista dei 18 selezionati tra campo e panchina, per riassaporare il legame con il rettangolo verde e magari rivedere il campo per qualche minuto. «Tornerò più forte di prima: sono sicuro che nel girone di ritorno faremo bene come abbiamo fatto nello scorso anno» aveva spiegato a fine dicembre La Mantia ai nostri microfoni: Prato potrebbe essere la prima tappa per ritrovare questo piacere calcistico massimo per un attaccante, che a La Mantia manca dal 26 maggio 2013, 2-0 all'Andria in gara/1 dei playout. Allegretti e La Mantia, un tempo davanti a loro un Prato...verde. Oggi un Prato...di speranze, per i tifosi biancorossi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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