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Zone Franche Urbane, da oggi accesso aperto al bando

Domande per via telematica, anche Barletta tra i comuni beneficiari

Da oggi si potrà accedere al bando per le Zone franche urbane pugliesi. Lo comunica l'assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico www.mise.gov.it alla sezione "Zfu convergenza" si potranno presentare le domande esclusivamente per via telematica con autenticazione di Posta elettronica certificata fino al prossimo 12 giugno. Come è noto, lo strumento mette a disposizione delle imprese fondi per agevolazioni consistenti nel risparmio delle imposte e riguarda alcuni comuni: Andria, Barletta, Foggia, Lecce, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in Colle e Taranto.

I comuni hanno diverse dotazioni finanziarie e in alcuni non ci sono riserve di scopo, per altri ci sono limitazioni territoriali (a Taranto nell'Isola Borgo Antico) o per imprese sociali o di nuova costituzione. Complessivamente per i comuni pugliesi ci sono a disposizione 58,8 milioni di euro: una boccata di ossigeno per le piccole e micro imprese che concorreranno al bando che potranno così vedere alleggerita parte della quota delle imposte sui redditi. Le somme sono a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) "Sviluppo locale" del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 e rilevante è stato il contributo regionale. Beneficiari sono le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali. Le agevolazioni infine consistono nell'esenzione delle imposte sui redditi, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta municipale propria; le imprese potranno inoltre essere esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro indipendente. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro, o di 100mila euro per le imprese del settore del trasporto su strada.

Sono "microimprese" le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, o un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro; mentre sono "piccole imprese" le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, o un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro. Possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa. Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all'interno del territorio della ZFU, disponendo, alla data di presentazione dell'istanza, di un ufficio o locale destinato all'attività, anche amministrativa, ubicato all'interno del territorio. Sono "ufficio o locale" le sedi legali, amministrative, produttive o qualsiasi altra sede secondaria o unità locale dell'impresa, così come risultante dal certificato camerale. Per le imprese che svolgono attività non sedentaria è, inoltre, richiesto che: - presso l'ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative; ovvero - almeno il 25% del volume di affari dell'impresa sia realizzato da operazioni effettuate all'interno del territorio della ZFU. Secondo il decreto, sono considerate non sedentarie le attività esercitate prevalentemente al di fuori di un ufficio o locale aziendale e svolte principalmente, se non esclusivamente, direttamente presso la clientela dell'impresa o in spazi pubblici.

Sul tema è intervenuto in una nota ufficiale il sindaco Pasquale Cascella: «Si può finalmente dare un senso all' "obbiettivo convergenza" che nell'ormai lontano 2006, quando la crisi della struttura produttiva cominciava a tradursi in disagio socio-economico, aveva animato il progetto delle zone franche urbane. E' quindi naturale raccogliere l'invito che l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, nella conferenza stampa tenuta stamane con la partecipazione di sindaci e amministratori degli 11 Comuni interessati sul bando varato dal governo, affinché i 58,8 milioni di euro ora disponibili per le agevolazioni in favore delle piccole e micro imprese, che costituiscono tanta parte del nostro tessuto produttivo, costituiscono un vero e proprio investimento sociale, da accompagnare con appropriate misure di riqualificazione delle aree in cui si interviene. I tempi sono stretti: a maggior ragione ciascuno dei soggetti coinvolti deve fare la propria parte, in modo che il limite che non ha fin qui consentito il pieno dispiegamento del progetto possa trasformarsi in una opportunità per agganciare la ripresa economica. Per questo sarà decisivo dare continuità alla prova odierna, che ha visto l'assessore regionale insieme ai rappresentanti dei Comuni, anche con il diretto coinvolgimento dei rappresentanti del governo, così da mettere rapidamente a disposizione nel territorio una struttura operativa di informazione e supporto a quanti vorranno cogliere questa occasione per rilanciare le proprie imprese e creare nuove potenzialità di lavoro e di coesione sociale».
  • Le agevolazioni concedibili:
Le imprese possono beneficiare di queste agevolazioni: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive, esenzione dall'imposta municipale propria, esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.

a) Esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef)
Il reddito derivante dallo svolgimento dell'attività svolta dall'impresa all'interno del territorio della ZFU, fino 100mila euro per ciascun periodo di imposta, è esente dalle imposte sui redditi, a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento della istanza di agevolazione. Limiti sono previsti a seconda dei periodi di imposta. II limite di 100mila euro è maggiorato, per ciascuno dei periodi di imposta, di un importo pari a 5mila euro, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo dipendente, residente nel territorio della ZFU e che nello stesso territorio svolga l'attività di lavoro dipendente, assunto a tempo indeterminato dall'impresa beneficiaria. Per questo si tiene conto delle nuove assunzioni che costituiscono un incremento del numero di dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, rispetto al numero di lavoratori, assunti con la medesima tipologia di contratto, in essere alla data di chiusura del periodo di imposta precedente a quello di decorrenza dell'esenzione. Nel caso in cui l'impresa richiedente svolga la propria attività anche al di fuori del territorio della ZFU, ai fini della determinazione del reddito prodotto all'interno del predetto territorio sussiste l'obbligo in capo all'impresa di tenere un'apposita contabilità separata.

b) Esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive (Irap)
Per ciascuno dei primi cinque periodi di imposta decorrenti da quello di accoglimento dell'istanza di agevolazione, dall'imposta regionale sulle attività produttive è esentato il valore della produzione netta nel limite di euro 300mila.

c) Esenzione dall'imposta municipale propria
Per gli immobili situati nel territorio della ZFU, posseduti e utilizzati per l'esercizio dell'attività d'impresa, è riconosciuta l'esenzione dall'imposta municipale propria per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell' istanza.

d) Esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente
Relativamente ai soli contratti a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, e a condizione che almeno il 30 per cento degli occupati risieda nel Sistema Locale del Lavoro in cui ricade la ZFU, è riconosciuto, l'esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.

I comuni e le somme:
Andria 6,259 milioni, Barletta 7,425 milioni, Foggia 4,946 milioni, Lecce 4,827 milioni (15% per imprese di nuova o recente costituzione, 15% per imprese sociali), Lucera (Fg) 4,511 milioni, Manduria (Ta) 4,336 milioni, Manfredonia (Fg) 4,610 milioni, Molfetta (Ba) 5,307 milioni (10% per imprese nuova o recente costituzione, 10% per imprese sociali), San Severo (Fg) 4,743 milioni, Santeramo in Colle (Ba) 3,836 milioni (10% imprese nuova o recente costituzione, 5% imprese femminili), Taranto 8,093 milioni (20% per le imprese della zona Isola-Borgo Antico). Totale 58,8 milioni.
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