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Via Vecchia Canosa al buio ed in preda ai rifiuti, la denuncia del comitato di quartiere zona 167
La nota firmata da Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Barletta - venerdì 16 maggio 2025
14.45
«La scorsa notte, per l'ennesima volta, Via Vecchia Canosa è sprofondata in un blackout totale che sta generando forti disagi e una crescente indignazione tra i residenti. Un'intera comunità – composta da famiglie, bambini, anziani, strutture ricettive con ospiti – si ritrova letteralmente ostaggio di un disservizio tanto grave quanto inaccettabile che si manifesta puntualmente ogni qualvolta piove». Così i referenti del comitato di quartiere zona 167, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Il Comitato della Zona 167, raccogliendo le segnalazioni giunte dai cittadini, denuncia con forza una situazione che non può essere tollerata oltre: nessuna luce, nessuna risposta, nessuna assistenza. Le chiamate agli operatori restano senza risposta e i centralini risultano inaccessibili, mentre cresce l'angoscia di chi, ogni volta, non sa ancora quando e se il servizio verrà ripristinato.
Oltre all'assenza di illuminazione, si registrano effetti collaterali drammatici: molti abitanti sono rimasti chiusi in casa a causa dei cancelli automatici bloccati, e nelle campagne, dove manca un acquedotto pubblico, i pozzi elettrici non funzionano. Il risultato? Decine di famiglie senz'acqua, senza possibilità di lavarsi o cucinare, senza collegamenti per le comunicazioni, private dei più basilari diritti e servizi essenziali, circondati da rifiuti di ogni genere abbandonati lungo le strade. Strade, oltretutto, dissestate o manomesse e ripristinate in maniera opinabile come eloquentemente riprodotto fotograficamente dai residenti. E mentre i servizi pubblici latitano, la pressione fiscale sulle famiglie continua a crescere: vedasi l'aumento della TARI e di altri tributi locali. Una contraddizione intollerabile: i cittadini pagano sempre di più, ma ricevono sempre meno. È questa l'idea di equità e di amministrazione del territorio? Nel 2025, tutto ciò è semplicemente inaccettabile.
Chiediamo ad Enel Distribuzione e agli enti preposti un intervento immediato e trasparente. I cittadini hanno diritto a sapere cosa sta succedendo, quando verrà risolta l'emergenza e quali misure verranno adottate per evitare che una simile paralisi si ripeta in futuro. Non è più tempo di silenzi assordanti. Non ci accontenteremo di scuse o vaghe rassicurazioni. Pretendiamo risposte concrete e tempestive. Non si può più vivere nella paura di restare isolati, al buio e senz'acqua per ore – o giorni – senza alcun preavviso o assistenza. Il Comitato Zona 167, come sempre, continuerà a monitorare la situazione, raccogliere segnalazioni e sollecitare chi di competenza, dando voce a quei cittadini colpiti da questo grave disservizio e che non possono essere trattati da cittadini di serie B se non addirittura di serie C».
«Il Comitato della Zona 167, raccogliendo le segnalazioni giunte dai cittadini, denuncia con forza una situazione che non può essere tollerata oltre: nessuna luce, nessuna risposta, nessuna assistenza. Le chiamate agli operatori restano senza risposta e i centralini risultano inaccessibili, mentre cresce l'angoscia di chi, ogni volta, non sa ancora quando e se il servizio verrà ripristinato.
Oltre all'assenza di illuminazione, si registrano effetti collaterali drammatici: molti abitanti sono rimasti chiusi in casa a causa dei cancelli automatici bloccati, e nelle campagne, dove manca un acquedotto pubblico, i pozzi elettrici non funzionano. Il risultato? Decine di famiglie senz'acqua, senza possibilità di lavarsi o cucinare, senza collegamenti per le comunicazioni, private dei più basilari diritti e servizi essenziali, circondati da rifiuti di ogni genere abbandonati lungo le strade. Strade, oltretutto, dissestate o manomesse e ripristinate in maniera opinabile come eloquentemente riprodotto fotograficamente dai residenti. E mentre i servizi pubblici latitano, la pressione fiscale sulle famiglie continua a crescere: vedasi l'aumento della TARI e di altri tributi locali. Una contraddizione intollerabile: i cittadini pagano sempre di più, ma ricevono sempre meno. È questa l'idea di equità e di amministrazione del territorio? Nel 2025, tutto ciò è semplicemente inaccettabile.
Chiediamo ad Enel Distribuzione e agli enti preposti un intervento immediato e trasparente. I cittadini hanno diritto a sapere cosa sta succedendo, quando verrà risolta l'emergenza e quali misure verranno adottate per evitare che una simile paralisi si ripeta in futuro. Non è più tempo di silenzi assordanti. Non ci accontenteremo di scuse o vaghe rassicurazioni. Pretendiamo risposte concrete e tempestive. Non si può più vivere nella paura di restare isolati, al buio e senz'acqua per ore – o giorni – senza alcun preavviso o assistenza. Il Comitato Zona 167, come sempre, continuerà a monitorare la situazione, raccogliere segnalazioni e sollecitare chi di competenza, dando voce a quei cittadini colpiti da questo grave disservizio e che non possono essere trattati da cittadini di serie B se non addirittura di serie C».