La città
Via dei Muratori, dieci anni dopo: «Quando si passerà dalle parole ai fatti?»
L'imprenditore barlettano Aldo Musti torna sull'annosa questione
Barletta - venerdì 29 gennaio 2021
9.24
«La prima volta che avevamo interessato i lettori sull'affaire di via dei Muratori era il 2011, con una segnalazione "Via Muratori, ovvero la strada che non c'è". Siamo al 2021, ma l'ultimazione della strada non è ancora stata fatta. In compenso, non sono mancate le promesse dei nostri politici». Torna sulla questione l'imprenditore barlettano Aldo Musti, da anni impegnato nella risoluzione dell'annosa questione.
«In primis ricordiamo le parole dell'ex sindaco Nicola Maffei, il quale, con comunicato stampa del 2 settembre 2011, riferiva che "…investito direttamente da alcune delle ditte interessate dalla mancata attuazione della viabilità di Via dei Muratori, nella zona Merceologica Artigianale, ha convocato in due momenti differenti conferenze di servizio interne all'Amministrazione per acquisire, direttamente di dirigenti interessati, elementi di conoscenza per far luce sulla vicenda e per assumere le necessarie determinazioni".
Sono susseguite, poi, le parole del candidato sindaco Cosimo Cannito del 15 maggio 2013, con un articolo pubblicato sulla Gazzetta - Lo strano caso di via dei Muratori -: "…Quegli operatori commerciali, che ogni giorno per continuare a lavorare devono affrontare tante difficoltà nelle peggiori condizioni possibili, perché il comune così li ha lasciati, chiedono ai candidati a sindaco di prendere un impegno per la risoluzione di tale vicenda nei primi 100 giorni di governo cittadino. Il mio è quello di ripristinare, in questa città, la trasparenza amministrativa e, di conseguenza, la legalità".
E ancora, le parole del candidato sindaco Pasquale Cascella, con un articolo sulla Gazzetta del 18 maggio 2013, – Via dei Muratori caso esemplare su cui occorre fare piena luce -: "…La strada che non c'è non può diventare l'isola che non c'è. Al di là della battuta la vicenda di via dei Muratori costituisce una vera e propria metafora di tutto quello che a Barletta non ha funzionato e non deve più accadere: varianti a go go, opere realizzate e disconosciute, silenzio assenso, dinieghi taciti, documenti che si perdono e altri che non si riconoscono, rimpalli di responsabilità da ogni parte e per ogni dove…". Recentemente, i presenti alla seduta del consiglio comunale dell'8 marzo 2019, dopo l'approvazione del progetto preliminare delle urbanizzazioni primarie di via dei Muratori e via degli Artigiani, avevano potuto sentire, con le proprie orecchie, il Sindaco Cannito affermare davanti a tutti "…Adesso abbiamo un altro compito, quello di trovare i soldi altrimenti li avremo ingannati, altrimenti abbiamo fatto un provvedimento sulla carta ma li avremo ingannati, questo è ancora un altro compito che ci deve vedere tutti insieme alla ricerca di quei due milioni e mezzo che serviranno per fare quella strada, perché se abbiamo fatto il provvedimento sulla carta e non troviamo i soldi e non la realizziamo, continuiamo a determinare quelle situazioni di disagio di tutta quella maglia…".
Ancora, nella seduta del consiglio comunale del 9 novembre scorso, grazie ad una domanda di attualità del consigliere Bufo, è tornata alla ribalta dei nostri politici l'annosa questione di via dei Muratori, per la presenza di alcuni muri che ostacolano la circolazione - anche pedonale - nella zona merceologica della nostra città. Interviene sulla domanda l'attuale dirigente, architetto Lamacchia, con chiare e precise notizie al riguardo: "…Questo suolo è pervenuto al Comune di Barletta a seguito di una cessione nel 1982, è stato successivamente trascritto chiaramente in Conservatoria e concernente una concessione edilizia del 1983, rilasciata per la costruzione dell'opificio su una nuova strada di PRG in zona merceologica. L'atto di cessione recita che la cessione viene fatta alle seguenti condizioni – il terreno ceduto venga utilizzato per la formazione di una strada prevista in PRG – questa è una delle annotazioni registrate - e che ogni onere relativo alla costruzione, manutenzione e uso della strada sia a totale carico del Comune di Barletta". Ciò a confermare che il nostro comune rilasciava concessioni edilizie sin dal 1983, con l'impegno di costruire la relativa strada a suo totale carico, sull'area in questione.
Chiedeva di intervenire il nostro sindaco: "Volevo fare una domanda al dirigente Lamacchia. Mi sfugge questa informazione: nel piano Triennale delle Opere Pubbliche la strada è stata inserita? Il dirigente Lamacchia: "Sindaco, la strada è stata inserita per la prossima annualità, salvo trovare le risorse idonee per poterla finanziare". Il Sindaco conclude l'intervento, con un: "Va bene". Questa volta non è chiaro il "Va bene" del nostro sindaco. Sono stati trovati i soldi necessari? Quando si passerà dalle parole ai fatti?».
«In primis ricordiamo le parole dell'ex sindaco Nicola Maffei, il quale, con comunicato stampa del 2 settembre 2011, riferiva che "…investito direttamente da alcune delle ditte interessate dalla mancata attuazione della viabilità di Via dei Muratori, nella zona Merceologica Artigianale, ha convocato in due momenti differenti conferenze di servizio interne all'Amministrazione per acquisire, direttamente di dirigenti interessati, elementi di conoscenza per far luce sulla vicenda e per assumere le necessarie determinazioni".
Sono susseguite, poi, le parole del candidato sindaco Cosimo Cannito del 15 maggio 2013, con un articolo pubblicato sulla Gazzetta - Lo strano caso di via dei Muratori -: "…Quegli operatori commerciali, che ogni giorno per continuare a lavorare devono affrontare tante difficoltà nelle peggiori condizioni possibili, perché il comune così li ha lasciati, chiedono ai candidati a sindaco di prendere un impegno per la risoluzione di tale vicenda nei primi 100 giorni di governo cittadino. Il mio è quello di ripristinare, in questa città, la trasparenza amministrativa e, di conseguenza, la legalità".
E ancora, le parole del candidato sindaco Pasquale Cascella, con un articolo sulla Gazzetta del 18 maggio 2013, – Via dei Muratori caso esemplare su cui occorre fare piena luce -: "…La strada che non c'è non può diventare l'isola che non c'è. Al di là della battuta la vicenda di via dei Muratori costituisce una vera e propria metafora di tutto quello che a Barletta non ha funzionato e non deve più accadere: varianti a go go, opere realizzate e disconosciute, silenzio assenso, dinieghi taciti, documenti che si perdono e altri che non si riconoscono, rimpalli di responsabilità da ogni parte e per ogni dove…". Recentemente, i presenti alla seduta del consiglio comunale dell'8 marzo 2019, dopo l'approvazione del progetto preliminare delle urbanizzazioni primarie di via dei Muratori e via degli Artigiani, avevano potuto sentire, con le proprie orecchie, il Sindaco Cannito affermare davanti a tutti "…Adesso abbiamo un altro compito, quello di trovare i soldi altrimenti li avremo ingannati, altrimenti abbiamo fatto un provvedimento sulla carta ma li avremo ingannati, questo è ancora un altro compito che ci deve vedere tutti insieme alla ricerca di quei due milioni e mezzo che serviranno per fare quella strada, perché se abbiamo fatto il provvedimento sulla carta e non troviamo i soldi e non la realizziamo, continuiamo a determinare quelle situazioni di disagio di tutta quella maglia…".
Ancora, nella seduta del consiglio comunale del 9 novembre scorso, grazie ad una domanda di attualità del consigliere Bufo, è tornata alla ribalta dei nostri politici l'annosa questione di via dei Muratori, per la presenza di alcuni muri che ostacolano la circolazione - anche pedonale - nella zona merceologica della nostra città. Interviene sulla domanda l'attuale dirigente, architetto Lamacchia, con chiare e precise notizie al riguardo: "…Questo suolo è pervenuto al Comune di Barletta a seguito di una cessione nel 1982, è stato successivamente trascritto chiaramente in Conservatoria e concernente una concessione edilizia del 1983, rilasciata per la costruzione dell'opificio su una nuova strada di PRG in zona merceologica. L'atto di cessione recita che la cessione viene fatta alle seguenti condizioni – il terreno ceduto venga utilizzato per la formazione di una strada prevista in PRG – questa è una delle annotazioni registrate - e che ogni onere relativo alla costruzione, manutenzione e uso della strada sia a totale carico del Comune di Barletta". Ciò a confermare che il nostro comune rilasciava concessioni edilizie sin dal 1983, con l'impegno di costruire la relativa strada a suo totale carico, sull'area in questione.
Chiedeva di intervenire il nostro sindaco: "Volevo fare una domanda al dirigente Lamacchia. Mi sfugge questa informazione: nel piano Triennale delle Opere Pubbliche la strada è stata inserita? Il dirigente Lamacchia: "Sindaco, la strada è stata inserita per la prossima annualità, salvo trovare le risorse idonee per poterla finanziare". Il Sindaco conclude l'intervento, con un: "Va bene". Questa volta non è chiaro il "Va bene" del nostro sindaco. Sono stati trovati i soldi necessari? Quando si passerà dalle parole ai fatti?».