Trasferimento uffici comunali
Trasferimento uffici comunali
La città

Uffici comunali, dalla periferia si torna in centro

La CISL scrive: «Anni fa si scelse di decongestionare il centro cittadino», e adesso?

Dal centro alla periferia, e adesso di nuovo in centro. Alcuni uffici comunali sono in fase di trasloco, e molti di essi verranno accorpati nel centro cittadino, con la preoccupazione - ben espressa dalla seguente nota diramata dalla CISL - che il lavoro possa congestionarsi a causa dell'accorpamento, a discapito dei cittadini, contestualmente alla difficoltà nel trovare parcheggio nelle vicinanze degli uffici centrali.

«Si viene a conoscenza, dalla consultazione dell'albo pretorio informatico, della approvazione della deliberazione di G.C. n. 266 del 09/12/2019 con cui è stato riapprovato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2020 nonché gli indirizzi per la razionalizzazione e logistica di uffici e servizi - scrive appunto in una lettera il delegato territoriale CISL FP Gaetano Depalo - Tralasciando, ancora una volta, la mancata informazione dell'atto deliberativo summenzionato ai soggetti sindacali, sia consentito alla scrivente Organizzazione Sindacale di esprimere alcune considerazioni in merito agli indirizzi contenuti nel medesimo atto relative al piano di razionalizzazione logistica di uffici e servizi.

Tutto è fuori che un piano di razionalizzazione, così come previsto dagli intendimenti che l'Amministrazione vorrebbe dare con la sua approvazione. Riportare nel centro della città di Barletta alcuni uffici, servizi e settori, che sino ad oggi hanno svolto egregiamente il loro servizio verso l'utenza per tanti anni, rientra in una logica oggi al di fuori di ogni cosa concepibile.

Allorquando diversi anni fa fu individuato l'immobile di viale Marconi per il Settore Manutenzioni, nonché la scelta di allocare il Servizio Tributi presso l'immobile di via Vanvitelli e gli sportelli comunali per il rilascio delle certificazioni anagrafiche e carte di identità presso la sede di via Ofanto e di viale Marconi, si scelse la strada di decongestionare il centro cittadino da tali realtà che avevano ed hanno un impatto notevole con l'utenza specifica (parte tecnica) che con tutta la cittadinanza.

Oggi, contrariamente ad ogni logica, anche ambientale, si approva il congestionamento del centro della città con tutti gli annessi e connessi. Viene facile rivolgere da subito una domanda: "Ma ci si rende conto cosa succederà per un cittadino che deve recarsi per una certificazione anagrafica o per una verifica presso il Servizio Tributi, presso l'immobile ex Principe di Napoli, ubicato in Piazza Plebiscito?". Tale immobile così come quello della ex Banca d'Italia risentono proprio per la loro particolare ubicazione di una carenza, ormai risaputa, dei posti macchina da destinare a tutta l'utenza che si rivolge a tali servizi. Così come ci si chiede: "È stato sufficientemente analizzato il fatto dove allocare il parco macchine degli uffici e settori che si delocalizzano in centro? "

Un altro aspetto, di non poco conto, su cui la scrivente organizzazione sindacale intende far riflettere è sull'ammontare delle risorse economiche necessarie all'allestimento delle sedi e al trasferimento degli uffici summenzionati. La scrivente O.S. intende, sia ben chiaro, dare un contributo per riflettere sul piano stabilito dalla deliberazione di G.C. 266/2019 prima di avviare il cronoprogramma degli interventi previsti. Con la deliberazione si intende accorpare l'area tecnica tutta presso l'immobile Ex Banca d'Italia; la cosa è condivisibile sul principio che tutta l'area tecnica deve lavorare presso un unico edificio ma non presso tale immobile ubicato al corso Garibaldi proprio per le motivazioni innanzi riportate. Allora si individui un immobile comunale, e ce ne sono, dove allocare l'area tecnica tutta ma non presso la ex Banca d'Italia.

L'immobile di via Zanardelli, con un po' di buon senso, era l'ideale per tutta l'area tecnica di questo Comune anche in considerazione dell'ottimo spazio destinato a parcheggio, sufficiente per tutto il parco macchine dell'area medesima».
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