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La città

«Sul PUG di Barletta bisognerebbe cominciare a scrivere pagine più trasparenti»

L'appello dell'imprenditore Aldo Musti per superare le «opacità del passato»

«Rieccolo! Così si potrebbe dire del Piano Urbanistico Generale (PUG) di Barletta, riciclando una fortunata espressione utilizzata da Montanelli per Amintore Fanfani. Dove eravamo rimasti?». Si legge così nella nota dell'imprenditore Aldo Musti.

«Il Consiglio comunale di Barletta, nella seduta del 23 settembre 2019 (DCC n. 71) con riferimento alla procedura del PUG di Barletta, in coerenza con le disposizioni di legge e con quanto definito nella delibera consiliare 54/2018 di adozione del DPP, deliberava di avviare la formazione del P.U.G. di Barletta, con la presa d'atto dei contenuti dell'istruttoria tecnica dei progettisti, sulle osservazioni al D.P.P. adottato.

Oggi, dopo gli incontri partecipativi per la realizzazione del P.U.G. (Piano Urbanistico Generale) della Città di Barletta di qualche giorno fa, un paio di considerazioni andrebbero fatte.

Se la Regione Puglia, con delibera della Giunta Regionale n. 8614/1979, approvava la variante al P.R.G. per la zona merceologica, aumentando le traverse da 3 a 5 (tra via Foggia e via degli Artigiani e rispettivamente: via dei Muratori, via dei Falegnami, via dei Fornai, via dei Fabbri e via dei Calzolai), e se il consiglio comunale di Barletta ha confermato la stessa Variante '79, con le delibere 51/2011, 32/2015, 54/2018 e 71/2019 (con l'emendamento approvato n. 9), perché via dei Calzolai non è riportata graficamente negli elaborati del P.U.G., pubblicati sul sito comunale "barlettapartecipa.ir", in particolare nei grafici da me visionati: PS_10_1, PS-IO-2, e PS_10_3?

Se il P.U.G. – come si legge sul sito comunale - "è uno strumento chiave finalizzato a chiarire le contraddizioni urbanistiche/edificatorie che hanno condizionato la Città di Barletta e a rilanciare le potenzialità per il futuro", non sarebbe il caso di voltare pagina e cominciare a scrivere pagine più trasparenti?

I consiglieri comunali dovrebbero ricordare, infatti, che dopo alcune varianti al PRG vigente del 1971, in particolare, la variante del 1979 della Zona merceologica di via Foggia e la variante di adeguamento del PRG alla l.r. 56/80 del 2003, non vi sono tracce dell'indirizzo politico, ovvero dell'emendamento del consiglio comunale che porta alla eliminazione della previsione della contro strada della ss. 16 di via Foggia.

Chi di dovere ponga rimedio, aggiornando tempestivamente gli elaborati del P.U.G con la rappresentazione grafica di via dei Calzolai e della contro strada di via Foggia.

Tanto nell'auspicio che il futuro sviluppo della nostra Città non conosca le opacità del passato».
  • Piano Urbanistico Generale
  • Aldo Musti
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