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Politica
Risanata l'area verde in via Pappalettere
Incontro della commissione Lavori Pubblici con l'assessore Gammarota
Barletta - lunedì 18 gennaio 2016
Venerdì 15 gennaio, presso la Sala Consiliare del palazzo di Città, si è riunita la IV Commissione Consigliare Permanente "Lavori Pubblici" con lo scopo di esaminare le problematiche che interessano "l'area verde" (giardini) di Via Pappalettere. A tale incontro erano presenti: il Presidente della IV Commissione Flavio Basile, i Consiglieri Comunali Ruggiero Dicorato, Gennaro Calabrese e Antonio Damato e infine l'Assessore Politiche Urbane Giuseppe Gammarota.
La Redazione di BarlettaViva si era già occupata, diversi anni fa, dell'area in questione, sottolineando che, a causa della negligenza e dell'evidente degrado, il cittadino non può più usufruire dell'area verde. «La suddetta area – afferma il Presidente Flavio Basile- è collocata in una zona centrale della nostra città, dunque, essa dovrebbe rappresentare un fiore all'occhiello». L'intera zona, invece, è poco illuminata, il manto stradale è palesemente dissestato, all'interno del giardino l'erba non è curata e i rifiuti (comprese feci animali) vi si riversano quotidianamente; l'intera zona figura più che altro come una vergogna per la città. Tutti i presenti hanno affermato di essere concordi con quanto espresso dal Presidente della Commissione circa il desiderio di rintracciare la causa primaria di tale degrado. La Bar.S.A. è da considerarsi colpevole riguardo lo stato dell'area verde? A tal proposito l'assessore Giuseppe Gammarota, dopo aver appurato che la manutenzione dei giardini è affidata alla Bar.S.A., ha tuttavia evidenziato che la causa principale dell'incuria del sito è l'inciviltà del cittadino. Afferma l'assessore: «l'uso improprio dell'area e il continuo condurre i cani per i loro bisogni (senza l'accortezza, da parte del padrone, di raccogliere le feci) ha causato tale situazione».
Probabilmente si tratta di una casualità (al nostro lettore l'ardua sentenza), ma in seguito alla pubblicazione di alcuni video sul social network Facebook in cui si evince lo stato increscioso dell'area, e successivamente alla sollecitazione da parte della Commissione, poche ore prima rispetto al calcio d'inizio della riunione, la Bar.S.A. ha effettuato un ripristino dell'intera area verde. «La strada è ancora lunga - afferma il consigliere Gennaro Calabrese; i lavori conseguiti stamane [venerdì, ndr] rappresentano ciò che quotidianamente andrebbe fatto, nulla di più». «Poco conta se l'intervento è stato intrapreso in seguito alle diverse segnalazioni - così si è espresso il consigliere Ruggiero Dicorato - in quanto ciò che conta è che attualmente la riqualificazione del sito (seppur in parte) è avvenuta».
Le zone della città di Barletta che dovrebbero essere maggiormente tutelate e controllate sono molteplici. Consapevoli di tale situazione, la IV Commissione Consigliare Permanente "Lavori Pubblici", in particolare il Consigliere Dicorato ha citato la "zona Bastione" in via Mura San Cataldo e viale Ferdinando Cafiero, strada collocata lungo "il Fossato" (dove l'anno scorso una giovane ragazza perse la vita). Il cosiddetto Bastione andrebbe continuamente sorvegliato dalla Polizia Municipale perché ricettacolo di spaccio, mentre all'interno delle aree poco illuminate dovrebbero essere posizionati appositi lampioni. Confidiamo in tali propositi. Il cittadino ha le sue colpe; ciò non toglie che gli addetti ai servizi debbano esercitare il proprio lavoro.
La Redazione di BarlettaViva si era già occupata, diversi anni fa, dell'area in questione, sottolineando che, a causa della negligenza e dell'evidente degrado, il cittadino non può più usufruire dell'area verde. «La suddetta area – afferma il Presidente Flavio Basile- è collocata in una zona centrale della nostra città, dunque, essa dovrebbe rappresentare un fiore all'occhiello». L'intera zona, invece, è poco illuminata, il manto stradale è palesemente dissestato, all'interno del giardino l'erba non è curata e i rifiuti (comprese feci animali) vi si riversano quotidianamente; l'intera zona figura più che altro come una vergogna per la città. Tutti i presenti hanno affermato di essere concordi con quanto espresso dal Presidente della Commissione circa il desiderio di rintracciare la causa primaria di tale degrado. La Bar.S.A. è da considerarsi colpevole riguardo lo stato dell'area verde? A tal proposito l'assessore Giuseppe Gammarota, dopo aver appurato che la manutenzione dei giardini è affidata alla Bar.S.A., ha tuttavia evidenziato che la causa principale dell'incuria del sito è l'inciviltà del cittadino. Afferma l'assessore: «l'uso improprio dell'area e il continuo condurre i cani per i loro bisogni (senza l'accortezza, da parte del padrone, di raccogliere le feci) ha causato tale situazione».
Probabilmente si tratta di una casualità (al nostro lettore l'ardua sentenza), ma in seguito alla pubblicazione di alcuni video sul social network Facebook in cui si evince lo stato increscioso dell'area, e successivamente alla sollecitazione da parte della Commissione, poche ore prima rispetto al calcio d'inizio della riunione, la Bar.S.A. ha effettuato un ripristino dell'intera area verde. «La strada è ancora lunga - afferma il consigliere Gennaro Calabrese; i lavori conseguiti stamane [venerdì, ndr] rappresentano ciò che quotidianamente andrebbe fatto, nulla di più». «Poco conta se l'intervento è stato intrapreso in seguito alle diverse segnalazioni - così si è espresso il consigliere Ruggiero Dicorato - in quanto ciò che conta è che attualmente la riqualificazione del sito (seppur in parte) è avvenuta».
Le zone della città di Barletta che dovrebbero essere maggiormente tutelate e controllate sono molteplici. Consapevoli di tale situazione, la IV Commissione Consigliare Permanente "Lavori Pubblici", in particolare il Consigliere Dicorato ha citato la "zona Bastione" in via Mura San Cataldo e viale Ferdinando Cafiero, strada collocata lungo "il Fossato" (dove l'anno scorso una giovane ragazza perse la vita). Il cosiddetto Bastione andrebbe continuamente sorvegliato dalla Polizia Municipale perché ricettacolo di spaccio, mentre all'interno delle aree poco illuminate dovrebbero essere posizionati appositi lampioni. Confidiamo in tali propositi. Il cittadino ha le sue colpe; ciò non toglie che gli addetti ai servizi debbano esercitare il proprio lavoro.
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