Rincari-sigarette, dal 2014 le "bionde" costeranno di più

Il prezzo delle sigarette aumenterà in territorio italiano di circa 40 centesimi a pacchetto dal primo gennaio 2014. La novità è stata ratificata in Consiglio dei Ministri ed è contenuta in uno dei quattro decreti collegati alla Legge di Stabilità. Gli aumenti riguarderanno non solo le sigarette ma anche il tabacco trinciato, sempre più apprezzato e utilizzato dai fumatori per il costo minore. La bozza di collegato redatta dal Ministero del Tesoro prevede un aumento dell'accisa specifica sul prezzo medio ponderato dal 6% di oggi al 30%.

Una notizia che certo non lascerà indifferente l'economia del Belpaese. In Italia i fumatori sono 10,6 milioni, il 20,6% della popolazione sopra i 15 anni, ma quasi uno su 10 (il 13,4%) ha cominciato prima, mentre l'eta' media della prima 'bionda' si attesta attorno ai 17 anni. E' questa la fotografia scattata dal Rapporto 2013 sul fumo dell'Istituto superiore si sanita', dal quale emerge anche che il 12,2% di chi ha il vizio del fumo vorrebbe smettere nei prossimi sei mesi, e che in media chi decide di abbandonare il pacchetto ha superato i 40 anni (42,5%).

L'accisa minima passerà così per tutti i tipi di sigarette a 140 euro a chilogrammo, un aumento di 14,30 euro rispetto ai 125, 70 euro/kg oggi stabiliti. Un aumento che permarrà per il prossimo triennio, nell'ordine di cinque euro all'anno. Il piano, così come concepito dai tecnici del ministro Saccomanni, è quindi programmato per tappe: sarà di ben il 18,7% in tre anni. Dopo i 40 centesimi del 2014, infatti, seguiranno almeno due aumenti di 20 centesimi a pacchetto dal 2015 in poi. Rincari anche per il tabacco trinciato: la tassa minima in questo caso salirebbe dai 105,3 euro a chilogrammo attuali, a 115 nel 2014, 120 nel 2015 e 125 nel 2016: una crescita complessiva del 17,8%.
(Twitter: @GuerraLuca88)