Politica
Puzza nell'aria e inquinamento, bagarre tra Caracciolo e Movimento 5 Stelle
Polemiche anche sui fondi per il monitoraggio ambientale a Barletta
Barletta - venerdì 12 febbraio 2016
"Prima fanno l'ennesimo favore all'industria pesante e dopo hanno il coraggio di sfilare accanto agli operai". Questo il commento degli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle riguardo l'emendamento a firma congiunta del capogruppo PD Michele Mazzarano in Regione Puglia e del presidente della commissione ambiente Filippo Caracciolo (PD), attraverso il quale viene prorogato di un ulteriore anno, cioè ad aprile 2017, il termine per gli adempimenti previsti dalla legge sulle emissioni odorigene. Le aziende avevano già avuto il tempo necessario per adeguarsi alla normativa, ma è bastata l'ennesima "mancia" della maggioranza in consiglio regionale per prorogare ancora i termini.
La polemica del M5S sul monitoraggio a Barletta - "Il Movimento 5 Stelle - ricordano i pentastellati - facendosi portavoce delle richieste dei cittadini pugliesi la cui salute non viene in alcun modo salvaguardata dalla maggioranza se non a parole, ha chiesto vanamente il ritiro al consigliere primo firmatario Caracciolo, ritenendolo protagonista di un comportamento politico quantomeno 'schizofrenico': nella stessa seduta consiliare - proseguono - aveva infatti chiesto ed ottenuto un finanziamento di ben 100.000€ per il monitoraggio della qualità dell'aria nella sola città di Barletta. Ma tutto questo è passato purtroppo sotto traccia."
La replica del consigliere barlettano Caracciolo - "Mi sembra utile aggiungere alcune precisazioni a quelle puntuali già fornite dal collega Michele Mazzarano, cofirmatario con me dell'emendamento che regola le emissioni odorigene in Puglia. Segnalo - scrive il Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo - che nonostante la legge fosse in vigore da un anno non c'è stata sino a questo momento la possibilità di effettuare controlli, ispezioni e quindi sanzioni. L'emendamento va nella direzione di sanare tale situazione consentendo agli ispettori di fare il loro lavoro. Le eventuali garanzie procedimentali contenute nella legge sulle emissioni odorifere delle aziende non ledono minimamente il diritto alla salute dei cittadini. Nessuno può mettere in discussione l'impegno della Regione Puglia nella tutela dell'Ambiente e della Salute. Sgombrare il campo da equivoci e chiarire le regole - conclude il consigliere regionale Filippo Caracciolo – è il modo migliore per consentire a chi di competenza di vigilare sul rispetto delle norme e sulla correttezza dei comportamenti".
Ancora accuse dai pentastellati - "Caracciolo e Mazzarano si cimentano nell'arte di giustificare l'ingiustificabile, e il risultato ovviamente è un pastrocchio - dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - O forse hanno così poca stima dei pugliesi da arrivare a credere che non siano in grado di comprendere anche ciò che è lapalissiano. Sono ancora in tempo insieme al presidente Emiliano per dimostrare buona volontà facendo piuttosto un passo indietro e rimediare a questo pasticcio. Se così non sarà invitiamo tutti i cittadini che già da troppo tempo devono convivere con queste "molestie olfattive" e che a causa loro dovranno farlo ancora a lungo, a rivolgersi direttamente ai due consiglieri PD per ottenere le dovute spiegazioni. Nel frattempo aspettiamo di conoscere le decisioni di Michele Emiliano che l'anno scorso aveva dichiarato che chi avrebbe modificato la norma si sarebbe "posto fuori dal PD". Quanto valgono le sue parole?". Nel frattempo i pentastellati hanno lanciato sui social l'hashtag #OraFUORIdalPD.
La polemica del M5S sul monitoraggio a Barletta - "Il Movimento 5 Stelle - ricordano i pentastellati - facendosi portavoce delle richieste dei cittadini pugliesi la cui salute non viene in alcun modo salvaguardata dalla maggioranza se non a parole, ha chiesto vanamente il ritiro al consigliere primo firmatario Caracciolo, ritenendolo protagonista di un comportamento politico quantomeno 'schizofrenico': nella stessa seduta consiliare - proseguono - aveva infatti chiesto ed ottenuto un finanziamento di ben 100.000€ per il monitoraggio della qualità dell'aria nella sola città di Barletta. Ma tutto questo è passato purtroppo sotto traccia."
La replica del consigliere barlettano Caracciolo - "Mi sembra utile aggiungere alcune precisazioni a quelle puntuali già fornite dal collega Michele Mazzarano, cofirmatario con me dell'emendamento che regola le emissioni odorigene in Puglia. Segnalo - scrive il Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia Filippo Caracciolo - che nonostante la legge fosse in vigore da un anno non c'è stata sino a questo momento la possibilità di effettuare controlli, ispezioni e quindi sanzioni. L'emendamento va nella direzione di sanare tale situazione consentendo agli ispettori di fare il loro lavoro. Le eventuali garanzie procedimentali contenute nella legge sulle emissioni odorifere delle aziende non ledono minimamente il diritto alla salute dei cittadini. Nessuno può mettere in discussione l'impegno della Regione Puglia nella tutela dell'Ambiente e della Salute. Sgombrare il campo da equivoci e chiarire le regole - conclude il consigliere regionale Filippo Caracciolo – è il modo migliore per consentire a chi di competenza di vigilare sul rispetto delle norme e sulla correttezza dei comportamenti".
Ancora accuse dai pentastellati - "Caracciolo e Mazzarano si cimentano nell'arte di giustificare l'ingiustificabile, e il risultato ovviamente è un pastrocchio - dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - O forse hanno così poca stima dei pugliesi da arrivare a credere che non siano in grado di comprendere anche ciò che è lapalissiano. Sono ancora in tempo insieme al presidente Emiliano per dimostrare buona volontà facendo piuttosto un passo indietro e rimediare a questo pasticcio. Se così non sarà invitiamo tutti i cittadini che già da troppo tempo devono convivere con queste "molestie olfattive" e che a causa loro dovranno farlo ancora a lungo, a rivolgersi direttamente ai due consiglieri PD per ottenere le dovute spiegazioni. Nel frattempo aspettiamo di conoscere le decisioni di Michele Emiliano che l'anno scorso aveva dichiarato che chi avrebbe modificato la norma si sarebbe "posto fuori dal PD". Quanto valgono le sue parole?". Nel frattempo i pentastellati hanno lanciato sui social l'hashtag #OraFUORIdalPD.